Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

EDIPOWER, IL COMUNE DI S. FILIPPO DEL MELA CONVOCATO D'URGENZA A CAUSA DELLA GRAVE CRISI AMBIENTALE E SANITARIA

Comune di San Filippo del Mela, gli atti depositati stamane al protocollo del comune di San Filippo del Mela, su riconversione Centrale Termoelettrica Edipower, determinazioni di indirizzo in termini di tutela della Salute Pubblica, Ambientale e Occupazionale

S. Filippo del Mela (Me), 16/03/2015 - Riconversione Centrale Termoelettrica Edipower/a2adi San Filippo del Mela. Determinazioni di indirizzo in termini di tutela della Salute Pubblica, Ambientale e Occupazionale. I Consiglieri Comunali,Silvia Di Giovanni; Felice Bartolone; Caterina Sgrò; Giuseppe De Mariano;Caterina Bisbano, ricordando che gli Amministratori di cui all’art. 77 c. 2 del T.U.E.L., devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado, ai sensi dell’artt. 78 c. 2 del T.U.E.L., 15 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale del Comune di San Filippo del Mela;

Premesso che:
- Con decreto Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente del 4 settembre 2002 il Territorio del Comune di San Filippo del Mela è stato inserito all’interno dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale del comprensorio del Mela;
- Con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare del 11 agosto 2006 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.256 del 3 novembre 2006, il territorio del Comune di San Filippo del Mela ricade nel “sito di bonifica di interesse nazionale dell’ Area Industriale di Milazzo”;
- La perdurante grave crisi ambientale ricadente nel comprensorio della Valle del Mela – Milazzo, e la mancata attuazione delle tanto annunciate bonifiche, hanno contribuito a destabilizzare la serenità dei cittadini e di numerose Associazioni e Comitati ambientalisti, costretti a vivere in uno stato di sconforto e crescente preoccupazione sulle possibili ricadute in termini ambientali, del sito industriale del comprensorio del Mela;
- La perdurante grave crisi economica ed occupazionale, unitamente alle reiterate dichiarazioni di volontà espresse da più di un anno dall’azienda Edipower/A2A, senza dar mai seguito a importanti e concrete azioni industriali, hanno portato i dipendenti della Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela e le maestranze dell’indotto, a vivere sempre più uno stato di sconforto e crescente preoccupazione sul futuro produttivo degli impianti e sul rischio di perdita di posti di lavoro;

Considerato:
- L’aumento di morbosità e mortalità della popolazione residente nel comprensorio del Mela, correlabili a fattori di inquinamento ambientale come confermato da numerosi studi scientifici;

- Il principio di precauzione, finalizzato a garantire un alto livello di protezione dell’ambiente, grazie a prese di posizione preventive in caso di rischio, di cui all’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (UE);

Visto:
- Il testo unico delle Leggi Sanitarie;
- Il Decreto 14 febbraio 2013, n. 22;
- La Legge nr. 6 del 06.02.2014, con la quale è stato convertito il D.D.L. 136/13;
- Il D.Lgs. nr. 152 del 03.04.2006 in vigore da 29.03.2014 e successive modifiche;
- Le osservazioni di Legambiente sulla VIA di Edipower sulla co-combustione del CSS da rifiuti, riguardanti il progetto presentato da a2a/Edipower per la riconversione della CTE di Brindisi Nord;

Ravvisata la necessità di dover porre nel breve periodo, importanti e concrete azioni a tutela della salute pubblica, degli attuali livelli occupazionali e dell’Ambiente;

Tenuto conto che:
- Il gruppo a2a/Edipower, è una Multi utility, protagonista nel settore ambientale, con circa 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti trattati dei quali oltre la metà utilizzati per produrre energia elettrica;
- In natura il concetto di rifiuto non esiste, in quanto tutto ciò che termina il proprio ciclo di vita naturale viene assorbito dall’ambiente e rimesso in circolo e che a tale scopo, diviene oggi prioritaria, la promozione di una corretta gestione dei rifiuti, da considerare non più come un problema bensì come risorsa immediatamente disponibile, favorendo piani di raccolta differenziata, in una politica che ambisca al traguardo “rifiuti zero”, attraverso il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti, da parte delle Pubbliche Amministrazioni nell’esercizio delle loro rispettive competenze, previsto dalla vigente normativa;
- L’Unione Europea, con la Direttiva 2008/98/CE, ha proposto un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclo e definendo anche le misure di prevenzione da adottare prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventino un rifiuto;
- La direttiva 96/62/CE, che ha come obiettivi quelli di: definire e stabilire obiettivi di qualità dell’aria ambiente nella Comunità europea al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente nel suo complesso (art. 1);
- A tutt’oggi ci sono tesi discordanti sulle conseguenze in termini di impatto ambientale e di salute pubblica, riconducibili all’utilizzo di nuovi combustibili, quali il Combustibile Solido Secondario;
- Una riduzione dei livelli di emissioni attualmente prodotte dalla CTE Edipower, ed in alternativa, la possibile produzione di nuove sostanze/elementi inquinanti, non assicurerebbe le adeguate garanzie a tutela della salute pubblica e ciò potrebbe equivalere a considerare ancora più pericolose le nuove sostanze inquinanti seppur con livelli emissivi inferiori, rispetto quelle attuali;

Preso atto che:
- Conseguentemente alla combustione del Combustibile Solido Secondario, possono esservi emissioni in atmosfera, contenenti particelle di diossine, furani, mercurio, metalli pesanti, polveri sottili etc., così come anche il deposito di ceneri tossiche/cancerogene di scarto, rientranti tra i rifiuti speciali e per tali ragioni da smaltire in apposite discariche dedicate;

Propongono di deliberare:

- La netta contrarietà ad ogni tipo di trattamento dei rifiuti indifferenziati e ad ogni ipotesi (inceneritori e/o termovalorizzatori) di nuova realizzazione e/o utilizzo degli esistenti impianti per la produzione di energia elettrica di termovalorizzazione e ossidazione termica, di qualsiasi sostanza, presso la CTE a2a/Edipower di San Filippo del Mela;

- La netta contrarietà all’utilizzo nel territorio di San Filippo del Mela e presso la CTE a2a/Edipower di Archi,di impianti, tecnologie, prodotti e/o combustibili, che possono in qualsiasi caso, incrementare l’impatto ambientale in tutte le sue accezioni e immettere in odorigeni e altri nuovi agenti inquinanti, nocivi per la salute pubblica), rispetto quelli che attualmente sono presenti, al fine di non aggravare qualitativamente e quantitativamente la già precaria situazione ambientale del nostro territorio;

- Di impegnare il Sindaco, affinché si adoperi in tutte le sedi opportune, ed in particolare con il Gruppo a2a, al fine di formulare nel brevissimo tempo, proposte concrete che non prevedano nel nostro territorio, ulteriori sacrifici di posti di lavoro, tuttavia, nel rispetto della prioritaria salvaguardia della salute pubblica e della sostenibilità ambientale;

- Di dare mandato al Sindaco, alla Giunta comunale, ai dirigenti delle aree interessate, secondo i rispettivi livelli di competenza, di provvedere all’adozione degli ulteriori atti, che si rendessero necessari all’esecuzione dell’odierna deliberazione;

- Di impegnare il Sindaco a trasmettere copia della presente deliberazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dei Beni Culturali, Ministero dello Sviluppo Economico,Ministero della Salute, alla VIII Commissione della Camera dei Deputati, alla 13ª Commissione del Senato della Repubblica, Presidenza Regione Siciliana, Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Assessorato Regionale Energia, Assessorato Regionale Attività Produttive, Assessorato Regionale alla Salute, III^ e IV^ Commissione ARS Sicilia, Prefettura di Messina, Commissario Straordinario Provincia Regionale di Messina; Società a2a;

- Dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo, ai sensi dell’art. 134 comma 4 del
D.Lgs n. 267 del 18/08/2000.

In ultimo esprimono:

- Solidarietà alle Associazioni e Comitati cittadini ambientalisti, ai lavoratori della Centrale Termoelettrica di Archi e alle maestranze, tutti portatori di interessi, i quali, possono ritenere l’intero Consiglio Comunale, presente e vicino in ogni iniziativa che intraprenderà a tutela della salute pubblica, dell’ambiente e della salvaguardia dei livelli occupazionali.




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