Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

EQUITALIA: NOVITA' IN VISTA, RIAPERTI I TERMINI PER PAGARE LE PENDENZE

Se avete ricevuto una cartella pazza da Equitalia oggi è possibile sospenderla anche online dal proprio pc di casa, saltando code allo sportello. Basta collegarsi alla pagina dedicata alle "Sospensioni online" nel sito di Equitalia e compilare il form, entro entro 90 giorni dal ricevimento della cartella. Per farlo occorre avere sottomano alcuni documenti, come spiegato di seguito

09/03/2015 - La riapertura dei termini per pagare a rate le proprie pendenze con il fisco. Ma anche la sentenza del tribunale di Busto Arsizio in base alla quale si pagano le proprie cartelle esattoria in base al proprio reddito e ai propri guadagni. Novità in vista, insomma, nel rapporto tra contribuente ed Equitalia; questo il tema della puntata di martedì 10 marzo di “Fuori tg”, lo spazio di approfondimento del Tg3 in diretta alle 12.25 su Rai3, a cura di Massimo Angius e Paola Sensini.
Ospiti di domani: il professore di Diritto tributario dell’università di Tor Vergata di Roma Raffaello Lupi e il presidente di Adiconsum Pietro Giordano. Conduce in studio Maria Rosaria De Medici.

Con la sentenza Il Tribunale di Busto Arsizio (VA) oggi è possibile "tagliare" il debito, il Tribunale di Busto Arsizio infatti ha approvato uno dei primi "Piani del consumatore" che consente di risolvere definitivamente situazioni debitorie complessa. Nel caso di una impiegata un debito di circa 86mila euro verso Equitalia si è ridotto a circa 11mila euro in seguito alla sentenza in questione, con un ripsrmo del - 87%. L'importo da pagare è stato individuato in base alle attuali possibilità economiche dell'impiegata debitrice nei confronti di Equitalia. E’ la recente Legge 3/2012 sulla “Composizione della crisi da sovraindebitamento”, che ha consentitop ciò. Si tartta di una legge ancora poco conosciuta ma che potrebbe essere di sostanziale sollievo per cho è grave in difficoltà economica.

La Legge 3/2012 ("Composizione della crisi da sovraindebitamento"), introdotta per la prima volta nell'ordinamento giuridico italiano, dà la possibilità di instaurare una procedura con la quale consumatori, piccoli imprenditori, etc. possono proporre la ristrutturazione dei debiti (pure fiscali) ottenendo, se vi sono le condizioni, la riduzione dell'importo dovuto in base alle proprie capacità economiche.
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Se avete ricevuto una cartella pazza da Equitalia oggi è possibile sospenderla anche online dal proprio pc di casa, saltando code allo sportello. Basta collegarsi alla pagina dedicata alle "Sospensioni online" nel sito di Equitalia e compilare il form, entro entro 90 giorni dal ricevimento della cartella. Per farlo occorre avere sottomano:
- la cartella di pagamento e/o altro atto della procedura cautelare ed esecutiva per il quale si vuole chiedere la sospensione;
- la documentazione che giustifica la richiesta di sospensione (es. copia del pagamento, sospensione giudiziale o amministrativa, sentenza favorevole, ecc);
- un documento di identità.
Sulla pagina un'avvertenza consiglia di non inserire un indirizzo di posta elettronica certificata o accertarsi che il proprio gestore non abbia parametri restrittivi di invio/ricezione solo verso/da mail pec.

Nuova opportunità riservata a chi per legge ha perso il beneficio della
rateizzazione alla data del 31 dicembre 2014. Secondo quanto stabilito dal
decreto Milleproroghe (decreto legge 192/2014, convertito con modificazioni
dalla legge 11/2015) i contribuenti interessati potranno richiedere fino a un
massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda entro il prossimo 31 luglio
(moduli disponibili nella sezione Modulistica - Rateazione del sito
www.gruppoequitalia.it). Ci sono però alcuni limiti rispetto alle regole generali
sulla rateizzazione: il nuovo piano concesso non è prorogabile e decade in caso
di mancato pagamento di due rate anche non consecutive (anziché 8 rate).
«La riapertura delle rateizzazioni rappresenta un’importante occasione per le
imprese e per i cittadini più colpiti dalla crisi economica – dice l’amministratore
delegato di Equitalia, Benedetto Mineo – Grazie a questo provvedimento i
contribuenti possono usufruire di nuove condizioni favorevoli per regolarizzare i
pagamenti e allo stesso tempo viene agevolato il recupero degli importi dovuti
allo Stato e ai vari enti pubblici creditori».
Oggi circa la metà delle riscossioni di Equitalia avviene tramite il pagamento
dilazionato. Nei primi due mesi del 2015 sono pervenute in media circa 20 mila
nuove richieste alla settimana, portando l’ammontare complessivo di rateazioni
a 2 milioni 650 mila per un importo di circa 28,5 miliardi di euro (sul sito i dati
per provincia). Per quanto riguarda i volumi riscossi, i 7,4 miliardi di euro
recuperati nel 2014 rappresentano un’inversione di tendenza rispetto a quanto
registrato negli ultimi anni, con un incremento del 4% rispetto al 2013. In
particolare è aumentato il recupero delle risorse per lo Stato: Erario +4%, Inps
+15% e Inail +17,5%. Nei primi due mesi del 2015 Equitalia ha riscosso circa
1,2 miliardi di euro, un importo in linea con il corrispondente periodo dell’anno
precedente che peraltro aveva beneficiato di quasi 300 milioni di incasso
derivanti dalla definizione agevolata dei ruoli. Le attività di Equitalia si
concentrano sulle fasce di inadempienza più elevate: nel 2014 p

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