Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

“NON SONO UN ASSASSINO”, FRANCESCO CARINGELLA PRESENTA IL SUO LEGAL THRILLER A MESSINA

L’incontro con l’autore in programma venerdì 27 marzo 2015, ore 17.30, al Monte di Pietà
Messina, 26/03/2015 - La verità processuale e la verità storica, una dicotomia che si rafforza nella deprecabile immutabilità del pensiero umano: questo il fil rouge che anima il romanzo "Non sono un assassino" di Francesco Caringella, possibile candidato al Premio Strega 2015, cui presentazione a Messina si terrà venerdì 27 marzo 2015, ore 17.30. L’Ordine degli Avvocati di Messina e la locale sezione dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) con il patrocinio della Provincia Regionale di Messina saranno lieti di ospitare l’Autore nel suggestivo scenario del Monte di Pietà. L’autore, barese d'origine ma romano d'adozione, è Consigliere di Stato dal 1997 e, attualmente, è anche componente della Commissione di Garanzia presso l’AGCom. Autore di numerose pubblicazioni giuridiche di diritto amministrativo, civile e penale, è riconosciuto come uno dei maggiori autori di saggi in materie giuridiche.

Dopo “Il colore del vetro”, suo romanzo d’esordio, Caringella si ripropone ai lettori con un interessante legal thriller che trae spunto dalle esperienze maturate agli inizi della sua carriera giudiziaria, avendo ricoperto anche la funzione di giudice penale presso il Tribunale di Milano. L’Autore conosce bene il dramma di chi, accusato di omicidio, farà di tutto per affermare la propria innocenza e la lacerazione di un giudice chiamato a decidere del destino di un uomo. Ed è per questo che, nel suo romanzo, racconta un’altalenante vicenda umana vissuta tra l’angoscia di una condanna e la speranza di un’assoluzione, una vita sospesa tra aule di tribunale e opprimenti celle carcerarie lungo tutta una trama in cui la verità e la menzogna processuale viaggiano parallele e si intrecciano vorticosamente, fino a condurre ad un sorprendente finale che appassionerà i lettori attirati dalla sempre più crescente e coinvolgente tensione del racconto.

“E’ il dilemma dell’uomo, – afferma Caringella – nella vita quotidiana distinguere la verità e la menzogna è difficile. Per un giudice questo dramma dell’individuo è ancora più accentuato perché il magistrato ha un compito disumano, giudicare e decidere la vita di un altro uomo e quest’incarico deve svolgerlo con una sfida infernale, accertare la verità in un processo in cui tutti mentono. In passato esistevano due realtà, quella storica e quella processuale; si poneva il problema se la verità processuale coincidesse con quella reale, cioè se il giudice trovasse le chiavi per accedere all’autenticità. Adesso c’è una terza verità, quella mediatica che viene stabilita da un tribunale televisivo e giornalistico e che non ha luoghi, non ha tempi, non ha modi, non ha regole. La realtà mediatica arriva prima di quella processuale perché immediata, spesso è inappellabile e convince l’opinione pubblica di una effettività rispetto alla quale la verità processuale arriverà tardi e potrà risultare inutile. I processi mediatici creano delle fazioni, innocentisti e colpevolisti, il pubblico si affeziona alla tesi più seducente e non all’ipotesi più vera, a quella che crea più interesse e più morbosità. Questa situazione rischia di condizionare i giudici che, prima di valutare, probabilmente hanno seguito i talk-show, si sono fatti un’idea che, poi, è difficile modificare nell’ambito del processo”.

Alla conversazione con lo scrittore pugliese prenderanno parte il dott. Filippo Romano, Commissario straordinario della Provincia Regionale di Messina, l’avv. Vincenzo Ciraolo, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, l’avv. Alberto Vermiglio, membro della Giunta nazionale Aiga e l’avv. Frida Simona Giuffrida, presidente di Aiga Messina. Introdurrà l’incontro il direttore della Gazzetta del Sud, Alessandro Notarstefano, e seguiranno gli interventi del dott. Roberto Chieppa, consigliere di Stato e segretario AGCOM e del prof. Fabio Cintioli, ordinario di diritto amministrativo. Modererà l’incontro la giornalista Gisella Cicciò.

L’evento è patrocinato anche dalla Libreria Bonanzinga e dalla Caronte & Tourist.

Commenti