Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SICILIA TRADITA E PRIVATA DEI DIRITTI “COSTITUZIONALI” DA MAFIA E POLITICA, MA PURE DALLE RIFORME

Sicilia tradita e privata dei diritti “costituzionali”, anche in sede delle “ riforme “ in corso, che assomigliano tanto ad un golpe bianco. Occorre una rivoluzione culturale e politica che delegittimi la corruzione, il malcostume e le manovre dell’antiSicilia. E che faccia assumere a tutti la responsabilità della eventuale vanificazione del “pactum” del 1946

Palermo, 12/03/2015 - L’FNS “SICILIA INDIPENDENTE” denunzia ancora una volta il pericolo che, con le riforme costituzionali in corso, si torni a quel “CENTRALISMO STATALE” che aveva caratterizzato lo stato Italiano dal 1860 al 1948. Non si salvano neppure le apparenze e si fanno, anzi, prevalere le ragioni della “ FORZA NUMERICA”, di volta in volta compatta. A ciò si aggiunga che si rafforza, ad ogni piè sospinto il potere esecutivo, anche a discapito del principio in base al quale il parlamento è espressione e “RAPPRESENTAZIONE” concreta della volontà popolare. Ed è per tanto l’essenza di ogni ordinamento democratico degno di tale nome.
Ciò vale a maggior ragione per il parlamento Italiano che è bicamerale così come voluto dalla Costituzione. Bicameralismo, questo, che oggi sembra condannato a morte. Sarebbe stato meglio piuttosto cercare dei migliorarne il funzionamento ed il ruolo.

Per essere più chiari: oggi si marcia nella direzione di una “MONARCHIA” del “CAPO DI GOVERNO” un concentramento di poteri, cioè, che comincia ad assomigliare, sotto molti aspetti, a quello vagheggiato ( ed attuato) da Benito Mussolini nel secolo scorso. MUTATIS MUTANDIS, ovviamente. Non manca del resto nè mancherà un certo “culto della personalità”, del quale si comincia a notare qualche avvisaglia.

Per la Sicilia, in particolare, si continuerebbe ad andare di male in peggio. Mentre lo Statuto Siciliano, - già oggi pesantemente disatteso e calpestato,- diventerebbe carta straccia a tutti gli effetti. Con grande gioia soltanto per i militanti dell’”ANTISICILIA” e degli esponenti dell’”ASCARISMO “ più pericoloso.

Il tutto a discapito degli interessi generali e dei diritti fondamentali del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana e delle aspettative di progresso e di riscossa. La eventuale (anzi:probabile) acquiescenza dei deputati eletti in Sicilia ed oggi seduti sugli scranni dei Parlamenti di Palermo, di Roma e di Bruxelles non legittimerebbe quella che sarebbe oltretutto una plateale, totale, unilaterale violazione del “PACTUM” fra gli esponenti del governo Italiano ed i rappresentanti del separatismo rivoluzionario Siciliano contratto nel mese di marzo del 1946. “PACTUM” sulla basa del quale fu sancito il “ compromesso autonomistico” e furono fissa ti i principi fondanti dell’Autonomia “SPECIALE”. Non ci pare “QUESTIONE” di poco conto. E, si sa, “ PACTA SUNT SERVANDA”.

Ci permettiamo infine di puntualizzare che la corruzione e gli scandali che in questi giorni ed anche negli anni precedenti, hanno particolarmente caratterizzato il dibattito politico, le cronache giornalistiche e quelle giudiziarie. Non sono legate all’Autonomia ma alla “POLITICA POLITICANTE E POLITICATA”, attuata in Sicilia in condizioni di emulazione e di complicità servile con quanto avviene nella parte continentale dello Stato Italiano, ad ogni livello e ad ogni occasione. E ciò non soltanto nell’ente Regione Siciliana ma anche nelle altre istituzioni ad ogni livello. Così come avviene per le interferenze della MAFIA e delle altre organizzazioni criminali di ogni tipo.

Certamente, in Sicilia, esistono alcune aggravanti che non si possono sottovalutare. MAFIA e CORRUZIONE, ad esempio, sono state sin dal 1860 strumento di “conquista” prima e del mal governo dopo. MAFIA e CORRUZIONE sono state ieri e continuano ad esserlo oggi strumenti del colonialismo interno sulla Sicilia, utili, se non necessari per spalleggiare quei fenomeni dell’ ASCARISMO e dell’ANTISICILA dei quali abbiamo parlato. “Strumenti” che impediscono la rinascita e la riscossa del popolo SICILIANO.

L’FNS “Sicilia Indipendente” da queste considerazioni vede rafforzare il proprio convincimento sulla necessità di una grande rivoluzione culturale e morale, oltre che politica del Popolo Siciliano. Che sarà anche un momento fondamentale della lotta per la Indipendenza che sarà anche una lotta nella legalità e per la legalità costituzionale.

GIUSEPPE SCIANO'

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