La nota stampa dei 'Comitati No Inceneritore Valle del Mela' sulla decisione unanime del Consiglio di San Filippo del Mela di dire no alla combustione di rifiuti o suoi derivati, nella CTE di Archi
San Filippo del Mela - 02/04/2015 - Finalmente il Consiglio Comunale di San Filippo del Mela ha preso una posizione netta contro la riconversione della CTE Edipower/A2A a inceneritore di CSS (rifiuti urbani indifferenziati). La decisione è stata presa all'unanimità, meglio tardi che mai, viene da dire. Per noi, comitati No Inceneritore Valle del Mela, è una scelta per la vita, una scelta che chiaramente afferma come vada cercata una soluzione per i 370 lavoratori dell'impianto (tra strutturati e indotto) che non preveda però l'incenerimento dei rifiuti. Già 12 comuni del comprensorio avevano approvato delibere simili, ma quella adottata oggi a San Filippo del Mela ha un valore particolare, dato che è nel territorio di questo comune che ricade l'impianto. Oltre ad avere una funzione amministrativa precisa nelle eventuali procedure istruttorie di VIA e VIS (rispettivamente valutazione di impatto ambientale e sanitario), la delibera rompe, senza indugio, il ricatto occupazionale che ha assassinato il comprensorio della Valle del Mela negli ultimi sessanta anni.
Le donne e gli uomini dei comitati No Inceneritore Valle del Mela sono felici perché vedono i
risultati concreti di una campagna di informazione e coscientizzazione che non ha saputo,
giustamente, sollevare il dibattito su un tema di vitale importanza. Scendere in strada e affermare le
proprie ragioni, quelle di chi vuole vivere libero da tumori e affini e chiede di poter vivere di
qualcosa di diverso che non puzzi di petrolio o spazzatura, è servito e continuerà a servire.
La battaglia non è purtroppo finita. Resta ancora la volontà chiara di A2A di voler riconvertire la
CTE a spazzatura. Resta, in maniera più pericolosa, la spada di Damocle dell'art.35 sbloccaitalia,
che istituisce la rete nazionale degli inceneritori.
Non conosciamo ancora quali impianti la presidenza del consiglio abbia individuato a livello nazionale. Le voci di corridoio dicono che la lista sia compilata e che circoli già una bozza definitiva. Chiediamo di sapere immediatamente cosa bolle in pentola e cosa ci riservano i nostri cari “politici”. Sappiano lassù a Roma, che le donne e gli uomini della Valle del Mela non sono più disposti a farsi incenerire le vite, i sogni e il futuro dai signori della spazzatura e del petrolio. Con troppi morti e povertà abbiamo già contribuito ai loro profitti.
Infine un appello ai lavoratori. Sediamoci insieme, con gli amministratori dei comuni della Valle e
troviamo una soluzione capace di salvare i vostri posti di lavoro e portare sviluppo diffuso senza
uccidere niente e nessuno. Uniamoci nel chiedere tavoli tecnici a tutti i livelli istituzionali per
delineare progetti che guardino alle energie rinnovabili e al trattamento dei materiali risultanti dalla
raccolta differenziata ormai implementata da molti dei comuni del comprensorio. Né tumore né
disoccupazione.
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