Nuovo Bonus Mamme: oltre 580 mila pagamenti già disposti per circa 242 milioni di euro.

INPS, Nuovo Bonus Mamme: oltre 580 mila pagamenti già disposti per circa 242 milioni di euro. Fava: “Digitalizzazione e semplificazione per risposte rapide e affidabili alle lavoratrici” Roma, 19.12.2025 - L’INPS completa oggi il pagamento di oltre 580 mila Bonus Mamme, per un importo complessivo pari a circa 242 milioni di euro, a sostegno delle lavoratrici madri con due o più figli. La misura, prevista dall’articolo 6 del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, convertito dalla legge 8 agosto 2025, n. 118, è stata disciplinata dalla circolare INPS n. 139 del 28 ottobre 2025 e rappresenta un intervento strutturale di integrazione al reddito a favore dell’occupazione femminile. A fronte di circa 675.000 domande pervenute, l’Istituto ha già disposto 580.238 pagamenti, confermando un’elevata capacità di risposta e una significativa riduzione dei tempi di lavorazione. Per le lavoratrici che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2025, sarà possibile presentare domanda fino al 31 gennaio 2...

COMITATI NO INCENERITORE VALLE DEL MELA: NO ALLA RICONVERSIONE DELLA CTE EDIPOWER/A2A, UNA VITTORIA DI TUTTI

La nota stampa dei 'Comitati No Inceneritore Valle del Mela' sulla decisione unanime del Consiglio di San Filippo del Mela di dire no alla combustione di rifiuti o suoi derivati, nella CTE di Archi
San Filippo del Mela - 02/04/2015 - Finalmente il Consiglio Comunale di San Filippo del Mela ha preso una posizione netta contro la riconversione della CTE Edipower/A2A a inceneritore di CSS (rifiuti urbani indifferenziati). La decisione è stata presa all'unanimità, meglio tardi che mai, viene da dire. Per noi, comitati No Inceneritore Valle del Mela, è una scelta per la vita, una scelta che chiaramente afferma come vada cercata una soluzione per i 370 lavoratori dell'impianto (tra strutturati e indotto) che non preveda però l'incenerimento dei rifiuti. Già 12 comuni del comprensorio avevano approvato delibere simili, ma quella adottata oggi a San Filippo del Mela ha un valore particolare, dato che è nel territorio di questo comune che ricade l'impianto. Oltre ad avere una funzione amministrativa precisa nelle eventuali procedure istruttorie di VIA e VIS (rispettivamente valutazione di impatto ambientale e sanitario), la delibera rompe, senza indugio, il ricatto occupazionale che ha assassinato il comprensorio della Valle del Mela negli ultimi sessanta anni.


Le donne e gli uomini dei comitati No Inceneritore Valle del Mela sono felici perché vedono i
risultati concreti di una campagna di informazione e coscientizzazione che non ha saputo,
giustamente, sollevare il dibattito su un tema di vitale importanza. Scendere in strada e affermare le
proprie ragioni, quelle di chi vuole vivere libero da tumori e affini e chiede di poter vivere di
qualcosa di diverso che non puzzi di petrolio o spazzatura, è servito e continuerà a servire.
La battaglia non è purtroppo finita. Resta ancora la volontà chiara di A2A di voler riconvertire la
CTE a spazzatura. Resta, in maniera più pericolosa, la spada di Damocle dell'art.35 sbloccaitalia,
che istituisce la rete nazionale degli inceneritori.

Non conosciamo ancora quali impianti la presidenza del consiglio abbia individuato a livello nazionale. Le voci di corridoio dicono che la lista sia compilata e che circoli già una bozza definitiva. Chiediamo di sapere immediatamente cosa bolle in pentola e cosa ci riservano i nostri cari “politici”. Sappiano lassù a Roma, che le donne e gli uomini della Valle del Mela non sono più disposti a farsi incenerire le vite, i sogni e il futuro dai signori della spazzatura e del petrolio. Con troppi morti e povertà abbiamo già contribuito ai loro profitti.

Infine un appello ai lavoratori. Sediamoci insieme, con gli amministratori dei comuni della Valle e
troviamo una soluzione capace di salvare i vostri posti di lavoro e portare sviluppo diffuso senza
uccidere niente e nessuno. Uniamoci nel chiedere tavoli tecnici a tutti i livelli istituzionali per
delineare progetti che guardino alle energie rinnovabili e al trattamento dei materiali risultanti dalla
raccolta differenziata ormai implementata da molti dei comuni del comprensorio. Né tumore né
disoccupazione.

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