Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

LIBERI CONSORZI E CITTÀ METROPOLITANE, CERRETI SU FLOP DDL CROCETTA: “TANTO RUMORE PER NULLA”

Messina, 08/04/2015 - A volte, nella vita politica e soprattutto quando si ha a che fare con i reali interessi democratici del territorio, bisognerebbe mettere da parte l’innovazione legislativa a tutti i costi ed a fini esclusivamente mediatici, magari recependo con umiltà i dettami e gli insegnamenti provenienti dalla più ampia esperienza parlamentare nazionale. Dopo l’ennesimo e devastante flop del Governatore Crocetta e della sua maggioranza, da Consigliere Provinciale uscente e capogruppo del Movimento Liberi Insieme, viene spontaneo chiedersi e porgere agli scienziati di Palazzo d’Orleans, una domanda banale ma che rende il senso dell’ulteriore magra figura che la Sicilia di Crocetta oggi consegna alla storia della nostra Regione, ovvero il perché non si è voluto semplicemente recepire la “LEGGE 7 aprile 2014, n. 56”, meglio conosciuta come Legge Delrio, frutto di dibattito ed interazione nazionale democratica e con le parti sociali? Perché quest’ulteriore vergogna per la storia legislativa siciliana?
La risposta sta nell’arroganza di chi non ritiene e non ha ritenuto fondamentale, salvaguardare interessi democratici e partecipazione pubblica, e che oggi dona come frutto del proprio ennesimo disastro, solo ed esclusivamente la conferma di quel che il sottoscritto ed il proprio movimento hanno sostenuto nei mesi scorsi e nel ricorso avverso alla norma presentato nel 2013, ovvero la realizzazione della “super casta dei commissari delle province” con mandato sine die.

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