Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

TRAPPITELLO: TENTA IL SUICIDIO PER AMORE MA I CARABINIERI LO SALVANO

Il giovane non aveva accettato la fine della relazione. Non ce la faceva più quella donna e aveva deciso anche di trasferirsi. Proprio mentre la stesura della denuncia proseguiva la donna ha ricevuto un messaggio dall’ex. L’uomo le ha inviato una foto con un cappio al collo

Trappitello (ME). 05 aprile 2015Un giornata particolare il Venerdì Santo che avrebbe potuto assumere contorni tragici se non vi fosse stato il tempestivo intervento dei militari dell’Arma dei Carabinieri che hanno evitato un drammatico epilogo. Una donna si era presentata in evidente stato di agitazione presso la Stazione di Calatabiano e stava cominciando a raccontare al Maresciallo la sua storia recente segnata dagli atteggiamenti minacciosi e persecutori del suo ex convivente.

Un ragazzo di meno di trenta anni che non aveva accettato la fine della relazione e che ogni giorno cercava di riallacciare il rapporto con atteggiamenti spesso violenti. Ne avevano fatto le spese la stessa vittima e alcuni suoi amici. Non ce la faceva più quella donna e, presa dalla paura di reazioni violente nei propri confronti e nei confronti dei suoi cari, aveva deciso anche di trasferirsi. Proprio mentre la stesura della denuncia proseguiva la donna ha ricevuto un messaggio dall’ex. L’uomo le ha inviato una foto con un cappio al collo palesando il chiaro desiderio di farla finita.

La donna ha subito mostrato il messaggio ai Carabinieri che erano con lei ed ha riconosciuto il luogo ritratto nella foto, un casolare in una zona isolata a Trappitello (ME). Attimi concitati e i Carabinieri di Calatabiano hanno contattato la Centrale Operativa della Compagnia di Taormina. L’operatore ha subito contattato la pattuglia della Radiomobile indicando la via per raggiungere il casolare. Da lontano i militari hanno visto il giovane che armeggiava con una corda nei pressi di una trave di legno di un casolare. I Carabinieri hanno abbandonato la vettura per raggiungere a piedi la zona impervia dove era il ragazzo che alla vista delle divise ha cercato di allontanarsi. Il cappio è stato recuperato e l’uomo accompagnato presso l’Ospedale civile di Taormina dove ha confermato il suo desiderio autolesionista e spontaneamente ha poi accettato il ricovero.

Pochi minuti di ritardo e avremmo raccontato un’altra storia e invece si può parlare di un bell’esempio di efficienza e connessione tra Reparti dell’Arma che operano ogni giorno sul territorio nazionale sino alle zone periferiche.

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