Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

WOJTYLA,10 ANNI FA, IL 2 APRILE 2005, MORIVA PAPA GIOVANNI PAOLO II

Domenica 12 giugno 1988 il pellegrinaggio di Giovanni Paolo II a Tindari, frutto di una richiesta presentata in Vaticano, prima ancora che giungesse l’invito ufficiale da parte della Conferenza Episcopale Siciliana. La visita di Papa Wojtyla fu legata alla visita pastorale alle Diocesi di Messina e Reggio Calabria: a Messina fu beatificata la clarissa Eustochia e nella mattinata del giorno successivo il S. Padre fece quella che potremmo chiamare un’“apparizione” a Tindari

02/04/2015 - Il 2 aprile 2005 moriva, all'età di 85 anni, Papa Giovanni Paolo II, Karol Jozef Wojtyla. Lo ricorda – ripercorrendo anche i ventisei anni del suo pontificato - il direttore di “Famiglia Cristiana” Antonio Sciortino, ospite di “Il giorno e la storia”, cronache, fatti e protagonisti del giorno, in onda giovedì 2 aprile alle 00.10, e in replica alle 08:30, alle 11.30, alle 14.00 e alle 20.30, su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 TivùSat. Tra le altre ricorrenze del giorno, l’invasione delle Falkland, il 2 aprile 1982, da parte dell’esercito argentino per ordine del generale Leopoldo Galtieri, presidente dello stato sudamericano. È l’inizio delle ostilità tra Argentina e Gran Bretagna per il controllo delle isole nell’Atlantico meridionale. Il conflitto termina in giugno con la vittoria delle forze britanniche. Ci saranno più di 900 morti, per lo più da parte argentina, e almeno 2.000 feriti. L’episodio segna l’inizio del declino per Galtieri e la sua Giunta militare al potere in Argentina, mentre dà grande popolarità al primo ministro Margaret Thatcher in Gran Bretagna.


Papa Francesco al termine dell’udienza generale ha ricordato che domani cade il decimo anniversario della morte di San Giovanni Paolo II. Ce ne parla Sergio Centofanti per Radio Vaticana: Dieci anni fa, il 2 aprile 2005, alla vigilia della Domenica della Divina Misericordia a lui tanto cara, Giovanni Paolo II tornava alla casa del Padre. Papa Francesco ha ricordato questo anniversario, tra gli applausi dei presenti, salutando i pellegrini giunti dalla Polonia:

“Lo ricordiamo come grande Testimone di Cristo sofferente, morto e risorto, e gli chiediamo di intercedere per noi, per le famiglie, per la Chiesa, affinché la luce della risurrezione risplenda su tutte le ombre della nostra vita e ci riempia di gioia e di pace”.

Rivolgendo poi il suo pensiero ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli, così li ha esortati ricordando Papa Wojtyla:

“Il suo esempio e la sua testimonianza sono sempre vivi tra noi. Cari giovani, imparate ad affrontare la vita con il suo ardore e il suo entusiasmo; cari ammalati, portate con gioia la croce della sofferenza come egli ci ha insegnato; e voi, cari sposi novelli, mettete sempre Dio al centro, perché la vostra storia coniugale abbia più amore e più felicità”.

Ma per un ricordo di Giovanni Paolo II ascoltiamo le voci di alcuni fedeli raccolte in Piazza San Pietro da Elvira Ragosta:

R. - Io ho un ricordo speciale perché nel momento in cui ha iniziato a stare molto male, a perdere la voce, era così anche mia madre, e lui ha saputo dare la forza agli ammalati e mia madre ha avuto una santa forza che gli ha trasmesso San Giovanni Paolo II.

R. - Io l’ho visto per tre volte.

D. – Cosa ricorda in particolare?

R. – L’umanità e l’amore per la gente.

R. - Noi abbiamo un bel ricordo perché ci siamo sposati e sono nati i nostri figli durante il suo Pontificato. Lo abbiamo incontrato ad Assisi. E il Papa che ci ha dato un impulso ad andare avanti con coraggio.

R. – Io ricordo la particolare forza che ha avuto fino all’ultimo momento per darla a noi e se io oggi sono qua, una parte di forza l’ho presa da lui. Io ogni anno sono qui proprio per lui. Ha lasciato un esempio molto bello. Vedendo i suoi sacrifici allora mi sento che io piccola donna mi devo sacrificare per gli altri.

R. – Ricordo la Giornata della gioventù nelle Filippine dove si radunarono circa 4 milioni di persone. Fu una giornata molto bella. E poi ricordo il suo “Non abbiate paura, prendete il largo, non vi spaventate”. L’altro ricordo è: “Se sbaglio, mi corriggerete!” (Da Radio Vaticana)

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