Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

INDIPENDENTISTI SCOZZESI, IL SUCCESSO ELETTORALE UNA ULTERIORE LEGITTIMAZIONE DEL DIRITTO ALLA INDIPENDENZA

Palermo, 09/05/2015 - Il successo del Partito Nazionalista Scozzese, nelle recenti consultazioni elettorali del 7 maggio in Gran Bretagna, dimostra – fra l’altro – quanto sia importante, improcrastinabile e di scottante attualità, in Europa, la SOLUZIONE della problematica relativa alle “Nazioni senza Stato”, inglobate, nel tempo - e spesso con la violenza – negli Stati “dominanti”. Ferme restando, ovviamente, le peculiarità di ogni singola Nazione e di ogni singola “QUESTIONE”. Quelle Nazionali sono “QUESTIONI” niente affatto “archiviabili”. Si pensi, ad esempio, al fatto che gli Scozzesi riproporranno presto un altro REFERENDUM sull’INDIPENDENZA.

In questo senso, gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu si congratulano ed inviano auguri particolari di buon lavoro agli Indipendentisti della Scozia. E, nell’ambito della Unione Europea, a quelli delle altre Nazionalità in situazioni analoghe. Popoli e Nazionalità che, pur avendo essi stessi dato vita alla Civiltà Europea, oggi, da più parti, si tenta di “abrogare”. Anche a costo di violare i princìpi politici, giuridici e morali che nel secolo scorso avevano portato alla costituzione dell’ONU.
Una particolare attenzione, certamente, merita la “QUESTIONE SICILIANA”. Al riguardo è, infatti, doveroso ricordare che il Popolo Siciliano si trova in presenza della violazione unilaterale di quel “PACTUM” sulla cui base, - il 15 maggio del 1946, - era stato varato lo STATUTO SPECIALE DI AUTONOMIA per la Regione Siciliana.

“PACTUM” e conseguente Statuto Speciale che avevano preceduto la “nascita” della Repubblica Italiana (2 giugno 1946) nonchè la stessa Costituzione Italiana. Quest’ultima sarebbe entrata in vigore il 1° gennaio del 1948. Per la cronaca: lo Statuto Siciliano ne sarebbe diventato parte integrante.
Va sottolineato che il PACTUM, di fatto, fu un “compromesso” fra tutti i Componenti del Governo Italiano ed i rappresentanti del Separatismo Siciliano (anche di quello “armato”) per porre fine ad ulteriori spargimenti di sangue.

Ovviamente, le “condizioni” poste da parte del Governo Italiano furono: la fine della guerriglia indipendentista, condotta dall’Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia, e la rinunzia alla scelta “separatista”. In cambio, la Sicilia avrebbe avuto un’ampia autonomia amministrativa e legislativa da ….. semi-Stato (questa definizione è di Attilio Castrogiovanni). La reciproca accettazione di siffatti elementi sinallagmatici, inscindibili, costituirono di fatto una specie di “CONDITIO SINE QUA NON” per arrivare, - attraverso le conseguenti vie formali ed istituzionali, - alla redazione ed alla emanazione, appunto, dello Statuto Speciale di Autonomia per la Regione Siciliana.
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Riportiamo un particolare, a sostegno della esistenza e dell’importanza di quel PACTUM. Avvenne, cioè, che a migliaia di giovani combattenti dell’EVIS fosse contestualmente accordato, con effetto immediato, una AMNISTIA eccezionale (non estensibile, però, ai Componenti delle bande armate) ed a prescindere da quella che sarebbe stata, poi, la cosiddetta “AMNISTIA TOGLIATTI”.

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Il fatto che lo Statuto Speciale per la Regione Siciliana, (mai applicato integralmente), l’Autonomia ed i diritti costituzionali del Popolo Siciliano vengano, da tempo, calpestati, ripropone e con forza la QESTIONE SICILIANA. Anche nella logica del “PACTUM” al quale abbiamo fatto riferimento. Nonchè per le conseguenze ben comprensibili.

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Non può impedire che ciò avvenga neppure la tristissima “realtà” dei tradimenti, delle complicità, dell’ascarismo di tanti, troppi “politici e politicanti”, eletti in Sicilia e collocati ad ogni livello. E neppure possono impedirlo le grandi manovre dei militanti dell’ANTISICILIA, né quelle degli PSEUDO-SICILIANISTI che, di fatto, mirano a disgregare ed a frantumare in mille pezzi l’unità del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana, nonché l’integrità territoriale della Sicilia. Il tutto sulla scia del vecchio e logoro principio del “DIVIDE ET IMPERA”.
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Per concludere: dobbiamo, - noi Indipendentisti FNS, - riaffermare che la situazione politico-istituzionale, il dramma della disoccupazione, la crisi economica, la corruzione, il clientelismo, le lottizzazioni, la MAFIA, le condizioni di colonia interna dello Stato italiano in cui versa la Sicilia, la mancanza di una strategia siciliana per l’economia siciliana ed i tanti mali che ci affliggono, non ci scoraggiano né ci inducono alla rassegnazione ed alla passività. Al contrario, ci spronano a lottare di più e meglio, democraticamente, per la libertà, per l’Indipendenza, per il progresso del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana. Nonchè per la pace e per la collaborazione fra tutti i Popoli e le Nazioni del Mediterraneo, dell’Europa, del Mondo. Senza compromessi e senza “contaminazioni” di segno contrario. Ancora auguri alla Nazione Scozzese!

Giuseppe SCIANO’

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