Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

LAMPEDUSA: LA POLONIA INTENDE AIUTARE L’ITALIA CON DECISIONI VOLONTARIE MA NON IMPOSTE DALL'ALTO

Lampedusa al centro dell’attenzione della Polonia che "si rende conto della situazione di emergenza che l'Italia sta affrontando per il flusso massiccio di immigrati, di cui tanti richiedenti asilo". Ma per noi "la solidarietà deve essere sostenibile, è un valore umano ed etico; per questo è importante che siano accettate dalla popolazione e non vissute come imposizioni dall'alto"

Palermo, 28 mag. 2015 - Il 27 maggio l’Ambasciatore della Polonia Tomasz Orłowski si è recato all’isola di Lampedusa dove ha incontrato il sindaco Giusi Nicolini e le autorità competenti in termini di soccorsi in mare. "Siamo venuti qui per portare un messaggio di solidarietà" ha detto l'ambasciatore alle autorità durante l'incontro.  "Vogliamo inoltre riuscire ad avere un'informazione quanto più completa su quello che sta accadendo per poter comprendere in che modo e con quali strumenti poter essere di aiuto. La Polonia si rende conto della situazione di emergenza che l'Italia sta affrontando determinata dall’afflusso massiccio di immigrati di cui tanti richiedenti asilo" ha sottolineato.

Come gli altri Paesi europei la Polonia ha condiviso la missione congiunta che si sta portando avanti. Ma per noi "la solidarietà deve essere sostenibile, è un valore umano ed etico. Non può essere intesa come frutto di una divisione matematica" ha spiegato l'ambasciatore. È chiaro che operazioni del genere producono effetti economici, sociali e culturali; per questo è importante che siano accettate dalla popolazione e non vissute come imposizioni dall'alto".

È di questi giorni la decisione di Varsavia di accogliere a breve circa trecento Siriani provenienti dai campi di profughi nel Medio Oriente. La Polonia porta il suo contributo anche attraverso il rafforzamento della missione Triton. Il nostro paese invierà un aereo di pattugliamento di tipo Skutruck e personale altamente qualificato per la valutazione delle richieste d’asilo. Per quanto riguarda la ricollocazione di rifugiati, Varsavia sta studiando le modalità per poterle attuare e ha intenzione di aiutare l’Italia attraverso decisioni autonome e volontarie, non imposte. "L’aiuto non va portato sulla base di quote obbligatorie proposte dalla Commissione, non è questa la risoluzione del problema. Va trovata una soluzione sostenibile sia per l’accoglienza che per l’integrazione di rifugiati nei paesi membri" ha precisato Orlowski.

A spiegare il sistema di accoglienza del CPSA, dove la delegazione si è recata, è stato il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Il Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini ha invece sottolineato che i paesi membri possono trovare altre forme di sostegno: non solo portare aiuto nella distribuzione dei rifugiati, ma promuovere il fascino unico dell’isola di cui l'immagine è stata danneggiata dalla diffusione di notizie eccessivamente allarmanti. I paesi dell'UE possono pertanto portare un prezioso contributo al rilancio del turismo, cruciale per il rilancio dell'economia dell'isola e per la piccola comunità che stenta a vivere normalmente.
Agli incontri ha partecipato anche l’Ambasciatore dell’Estonia Celia Kuningas-Saagpakk

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