Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

PEPPINO IMPASTATO, NELLA NOTTE FRA 8 E 9 MAGGIO 1978 I SICARI DELLA MAFIA LO ASSASSINARONO

Palermo, 07/05/2015 - Gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU ricordano, con profonda emozione, che in questi giorni ricorre il trentasettesimo anniversario della tragica morte di PEPPINO IMPASTATO, giovane e coraggioso giornalista ed esponente d’avanguardia di quella Intellighentia siciliana, impegnata nel “sociale” e, soprattutto, nella lotta contro la MAFIA.
Non a caso, infatti, i sicari della MAFIA lo assassinarono spietatamente, a Cinisi, nella notte fra l’8 ed il 9 maggio del 1978. Il cadavere dell’eroico Peppino,- come si è successivamente accertato, - fu trascinato sui binari della locale ferrovia e poi fatto saltare in aria in mille pezzi con una carica di esplosivo, mettendo in moto una macabra messinscena, con la quale si tentò di far credere che si fosse trattato di un incidente occorsogli mentre lo stesso Peppino Impastato avrebbe tentato di compiere un attentato.

Una “tesi”, questa, che inizialmente trovò alcune ostentate, sospette, condivisioni, ma che poi fu smentita clamorosamente. E ciò, grazie soprattutto alla tenace battaglia per la Verità intrapresa dalla altrettanto eroica madre Felicia BARTOLOTTA e dal fratello Giovanni. E grazie all’impegno civile di tanta gente onesta e di buona volontà, all’interno ed all’esterno delle Istituzioni.
La macabra messinscena mafiosa del falso attentato avrebbe avuto, pertanto, un “effetto BOOMERANG”, con il trionfo sostanziale della VERITA’. Anche se rimangono tanti dubbi, sospetti e responsabilità da chiarire.

Peppino Impastato è, comunque, ancora oggi, idealmente presente nel dibattito politico sulla “QUESTIONE SICILIANA”. Ed è vivo nel cuore e nella mente dei Siciliani onesti. Le sue ”denunzie” continuano ad essere valide ed attuali. Anzi: SCOTTANTI, oggi più di ieri.

Va, peraltro, detto che, - a giudizio dell’FNS “Sicilia Indipendente”, - la MAFIA, da quel lontano 1978, è stata certamente ridimensionata, seppure con ulteriori sacrifici altissimi in termini di numerose, troppe, vite umane.
Va, altresì, sottolineato – e non è un fatto di poco conto – che la coscienza antimafia del Popolo Siciliano è notevolmente cresciuta, Ed è anche questo un merito da attribuire, in gran parte, a Peppino.

Ma, proprio per tutte queste considerazioni, non dobbiamo - a nostra volta – sottovalutare la gravità del fatto che la PIOVRA MAFIOSA continui ad esistere e ad essere, comunque, presente sul territorio e nella vita, nell’economia, nel mondo degli affari. E, purtroppo, persino nella “politica politicata e politicante”. In Sicilia come altrove. Come, peraltro, confermano le più recenti cronache giornalistiche e giudiziarie.
Non bisogna, pertanto, abbassare la guardia. Né dimenticare o sottovalutare le intuizioni sulle “complicità” che Peppino Impastato aveva avuto e diffuso nelle sue mitiche trasmissioni radiofoniche.
Detto questo, gli Indipendentisti FNS ritengono doveroso ribadire – a se stessi ed agli altri – l’assioma del Sicilianismo forte e puro, in base al quale ….. << LA SICILIA SARA’ VERAMENTE LIBERA ED INDIPENDENTE SE SI SARA’, PRIMA, LIBERATA DALLA MAFIA >>.

Giuseppe SCIANO’

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