Caso Ranucci Report: il giornalismo presidio ineliminabile della nostra vita democratica

Caso Ranucci Report.  Dichiarazione del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, prof. Pasquale Stanzione, sull'indipendenza dell'Autorità.  Garante privacy a Ranucci: Autorità indipendente a tutela della legalità Roma, 23-24 ottobre 2025 -  In relazione alle gravissime affermazioni rese dal dott. Sigfrido Ranucci in data odierna nel corso della conferenza stampa al Parlamento europeo di Strasburgo, il Garante privacy, nella totalità dei componenti, ribadisce l’assoluta indipendenza e trasparenza del proprio operato a difesa della legalità.  L’Autorità si riserva ogni necessaria iniziativa a propria tutela. Dichiarazione del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, prof. Pasquale Stanzione, sull'indipendenza dell'Autorità Viene in rilievo, in queste ore, una questione di particolare rilevanza per la tenuta degli equilibri istituzionali sui quali si fonda il sistema democratico. Il dott. Sigfrido Ranucci, nel corso della confere...

PROVINCE, RITARDI E DIFFICOLTA' NELLA FASE ATTUATIVA DELLA LEGGE

Ritardi e difficoltà nella fase attuativa, in particolare per quanto riguarda il riordino delle funzioni delegate o trasferite alle Province. Guardando le leggi che sono state approvate in 4 Regioni e i testi approvati nelle Giunte e in discussione nei Consigli regionali, “emergono criticità che condizionano l’efficacia della legge"

13/05/2015 - A poco più di un anno dall’entrata in vigore della legge 7 aprile 2014, n. 56, “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di Comuni” , che ha ridisegnato confini e competenze dell'amministrazione locale, la Corte dei conti procede ad una prima valutazione di quelli che sono stati gli effetti della normativa sugli andamenti finanziari delle Province, sugli equilibri, sul rispetto del Patto di stabilità e sull’erogazione dei servizi al cittadino.
La Corte sottolinea che “Il progetto […] sta incontrando ritardi e difficoltà nella fase attuativa, in particolare per quanto riguarda il riordino delle funzioni delegate o trasferite alle Province”.
Guardando le leggi che sono state approvate in 4 Regioni e i testi approvati nelle Giunte e in discussione nei Consigli regionali, “emergono criticità che condizionano l’efficacia della legge”.

Tali criticità riguardano:
a) talune incertezze nella individuazione della nuova titolarità delle funzioni non fondamentali;
b) il rinvio a successivi atti per la concreta riallocazione delle funzioni;
c) la previsione di interventi legislativi e/o provvedimentali per la riallocazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie;
d) la mancata attuazione del principio di sussidiarietà nel senso indicato dalla legge ed, al contrario, alla diffusa tendenza ad un accentramento in capo alla Regione delle funzioni amministrative svolte dalle Province;
e) l’assenza di specifiche disposizioni sulla determinazione degli ambiti territoriali ottimali per l’esercizio delle funzioni;
f) la mancata applicazione del comma 90 dell’articolo unico della l. n. 56/2014 per la conservazione in capo alle Regioni dei servizi a rilevanza economica; alla mancata considerazione dello stretto legame previsto dalla l. n. 56/2014 tra funzioni – risorse – patrimonio – personale.

Inoltre le verifiche sulla gestione finanziaria degli enti territoriali, svolte dalle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti per gli esercizi pregressi, hanno fatto emergere profili critici sintomatici di un graduale, e pressoché diffuso, deterioramento della finanza provinciale, suscettibili di incidere negativamente sulla tenuta degli equilibri di bilancio.
Un quadro che è diventato ancora più complicato per gli effetti della legge di stabilità.


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