Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

ROCCALUMERA: AMORE CRIMINALE, 2 GIOVANI MORTI A COLPI DI PISTOLA

Si erano lasciati, i genitori di lei erano contrari per la differenza di età in quanto lui ha 33 anni e lei 21. Lui però non si era arreso all'idea di perderla. Oggi dovevano vedersi per parlare, ma Tringali ha sparato alla ragazza perchè lei non voleva tornare con lui
07/05/2015 - I cadaveri di un ragazzo e una ragazza sono stati ritrovati in contrada Piana a Roccalumera, nel Messinese, in un parcheggio in due automobili diverse. I due sarebbero stati uccisi con alcuni colpi di pistola. Sono in corso indagini dei carabinieri. I due ragazzi morti sono Stefania Ardì, 20 anni, e Andrea Tringali, di 33. Gli investigatori sospettano che si tratti di un omicidio-suicidio. Il giovane avrebbe sparato alla testa della Ardì, con cui aveva una relazione, e poi si sarebbe ucciso, sparandosi con la stessa pistola. Secondo i primi accertamenti, i genitori della giovane non accettavano la storia d'amore tra i due.

Sindaco, era un bravo ragazzo - "Sono addolorato per quello che è accaduto, conoscevo molto bene il giovane Andrea Tringali che era un ragazzo mite e proviene da un famiglia per bene, deve essere stato un momento di follia. Mi spiace molto per lui e la giovane". A dirlo è Gaetano Argiroffi, sindaco di Roccalumera. "Il ragazzo lavorava in una agenzia di pompe funebri con il cugino. Da quello che mi è stato riferito ha preso la pistola del padre che la deteneva regolarmente e la conservava in un cassetto ed è andato dall'ex ragazza di 22 anni con l'intento di un incontro chiarificatore".

"Da circa un mese si erano lasciati e lui stesso mi ha riferito - prosegue - che i genitori di lei erano contrari per la differenza di età in quanto lui ha 33 anni e lei 21. Lui però non si era arreso all'idea di perderla e ogni tanto si sentivano ancora. Oggi dovevano vedersi per parlare, ma a quanto mi hanno raccontato i testimoni, Tringali ha sparato alla ragazza perchè lei non voleva tornare con lui ed è salita nella sua auto e stava andando via". (Ansa)

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