Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SCUOLA, ISCRIZIONI ON LINE, LA SICILIA NON E' ALL'ULTIMO POSTO MA QUASI

Iscrizioni on line: procedura sempre più utilizzata, ma non ovunque: nelle regioni del sud l’utilizzo diminuisce fino a registrare percentuali pari al 40,3% in Puglia, 41,8% in Campania, 43,5% in Sicilia
La collaudata procedura informatica delle IscrizioniOnLine, avviata lo scorso 15 gennaio e
conclusa alla mezzanotte di domenica 15 febbraio 2015, ha riscosso anche quest’anno il
consenso di buona parte di utenti, registrando un gradimento crescente da parte delle famiglie.
Addirittura il 90% delle famiglie si sono dichiarate soddisfatte del servizio e il 66,3% lo ha
trovato molto vantaggioso in termini di risparmio di tempo (+6,3% rispetto al 2014).
Ben il 68% delle famiglie ha inviato la domanda di iscrizione alle scuole in modo autonomo,
attraverso un proprio computer; mentre il 32% ha effettuato l’iscrizione on line utilizzando le
dotazioni informatiche delle segreterie scolastiche, che anche quest’anno hanno
riprogrammato le proprie attività quotidiane in occasione dell’annuale, massivo evento delle
iscrizioni.

Tali risultati mostrano però differenze territoriali non trascurabili. In particolare, a fronte di un
utilizzo del servizio che raggiunge quote superiori all’80% nelle regioni del nord (Friuli Venezia
Giulia 84,8%, Lombardia 83,7%, Veneto 83,1%), nelle regioni del sud l’utilizzo diminuisce fino
a registrare percentuali pari al 40,3% in Puglia, 41,8% in Campania, 43,5% in Sicilia.
Particolarmente delicato il dato registrato nelle regioni Campania, Basilicata (56,3%) e Molise
(52,9%) che registra un calo di oltre 3 punti percentuali rispetto a quello rilevato lo scorso anno.
(Cfr. Graf. 1).

Le domande di iscrizione alle classi prime di scuola primaria e secondaria di primo e secondo
grado presentate alle scuole sono state in totale 1.588.781; di queste il 97,2% sono state
indirizzate alle scuole statali.

Inoltre, novità del corrente anno, sono 27.458 le domande inoltrate ai Centri di formazione
professionale (CFP) delle Regioni che hanno deciso di usufruire del servizio delle iscrizioni on
line.
A partire da quest’anno, infatti, il MIUR ha messo a disposizione delle regioni, a titolo gratuito,
l’applicazione delle iscrizione on line così da consentire agli alunni che terminano la scuola
secondaria di I grado di poter iscriversi anche ai corsi di istruzione e formazione professionale
accedendo da un unico portale.
Scuole primarie e scuole secondarie di primo grado: aumenta la richiesta di orario
ordinario
I modelli d’iscrizione prospettati nell’applicazione delle Iscrizioni OnLine visualizzano tutti i
tempi scuola previsti per le scuole primarie e secondarie di primo grado (artt. 4 e 5 del D.P.R.
n.89/2009). La scelta del tempo scuola viene, infatti, esercitata dalle famiglie mentre alle
istituzioni scolastiche è stata data la possibilità di indicare, in fase di personalizzazione dei
modelli, quali tempi scuola non sono attivi nell’anno scolastico corrente 2014/2015.
In particolare le famiglie hanno mostrato di preferire il tempo ordinario sia per le scuole
primarie (27 ore settimanali) che per le scuole secondarie di I grado (30 ore settimanali). La
richiesta del tempo ordinario nelle primarie aumenta soprattutto nel sud con un incremento
significativo in Campania (che passa dal 45% dello scorso anno al 51,2% del corrente), in
Calabria (dal 23,2% al 28,6%) e in Sicilia (dal 56,8% al 61,8) (Cfr. Tav. 1).
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica Pag. 4
Dopo il primo ciclo: una scelta tra istruzione e formazione professionale
Gli studenti che si sono iscritti al primo anno di un percorso di istruzione/formazione superiore
sono circa 545mila. Più precisamente, il 95% di questi ha scelto di proseguire il proprio
percorso nel sistema di istruzione secondaria superiore, comprendendo in questo valore anche
il numero degli iscritti che ha optato per l’offerta sussidiaria integrativa di IeFP (pari al 4%) e
sussidiaria complementare (0,8%); il restante 5% ha scelto di proseguire frequentando
esclusivamente i percorsi IeFP presso strutture Formative accreditate dalle Regioni (Cfr. Graf.2
e Tav. 2).

Gli studenti che, terminata la scuola “media”, hanno scelto di proseguire la loro formazione
presso le Strutture Formative accreditate dalle Regioni sono 27.458, in aumento rispetto allo
scorso anno (erano 21.529, pari al 3,9%). Questo incremento si ripercuote in un decremento
del numero degli iscritti ai percorsi IeFP presso le scuole e finalizzati al conseguimento della
qualifica professionale (da 19,7% dello scorso anno a 13,3% del corrente). (Cfr. Graf. 3).

Le scelte nell’ambito dell’istruzione: “il liceo sempre più in alto”

Il 50,9% degli studenti (pari a 263.374) ha deciso di proseguire gli studi presso un liceo. In
particolare, piace il liceo scientifico (15,1%), all’interno del quale l’opzione scienze applicate e
l’indirizzo sportivo vedono un leggero incremento rispetto all’anno precedente (rispettivamente:
+0,4 e +0,5). In aumento anche le iscrizioni verso il liceo linguistico (+0,3).
Il 30,5% degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado ha optato, invece, per
un Istituto tecnico, che segna così una leggera flessione rispetto all’anno precedente (-0,3) ma
con un incremento nel settore tecnologico (+0,2). Il 18,6% degli studenti (pari a 157.822),
infine, ha scelto di iscriversi presso un Istituto professionale, che registra quindi un calo di 0,8
punti percentuali rispetto all’anno precedente (Cfr. Tav.3).

Guardando alle scelte effettuate in base al genere degli studenti, rispetto allo scorso anno,
nulla è cambiato: più ragazze ai licei (ed in particolare al liceo classico) e meno ragazze agli
istituti tecnici; di contro, i ragazzi preferiscono il liceo scientifico e gli istituti tecnici. Più o meno
pari, infine, sui banchi degli istituti professionali (Cfr. Tav. 4).
Dalla distribuzione percentuale degli iscritti per area geografica emerge che il liceo piace, in
particolare, agli studenti del centro Italia (56,7%) e meno a quelli del nord-est (45%) che
prediligono soprattutto gli istituti tecnici (35,8%) (Cfr. Graf. 7).

Sono 96.411 i ragazzi che hanno scelto un Istituto tecnico, pari al 30,5% del totale nazionale.
In particolare il 18,6% si è orientato verso un indirizzo del settore tecnologico mentre l’11,9%
ha optato per il settore economico. Nell’ambito, poi, del settore economico piace un po’ meno
l’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” (-0,4 punti percentuale rispetto allo scorso
anno) e un po’ più il “Turismo” (+0,1); nel settore tecnologico aumentano invece gli iscritti per
l’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni” (+0,3) (Cfr. Graf. 4.1).

Tra i giovani che si iscrivono ad un Istituto professionale è il settore dei “Servizi” che raccoglie il
maggior numero di iscrizioni (14,1%) mentre il 3,7% opta per il settore “Industria e Artigianato”.
Considerando gli indirizzi specifici del percorso risulta che “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” è quello che raccoglie il maggior numero delle iscrizioni (9%) anche se,
rispetto all’anno precedente, mostra una lieve diminuzione (Cfr. Graf.4.2).

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica

I percorsi IeFP presso i Centri di Formazione Professionale (CFP) delle regioni
Fino allo scorso anno Stato e Regioni hanno gestito le iscrizioni alla formazione professionale
attraverso processi separati, con l’evidente limite, da un lato, di non poter controllare il
fenomeno delle doppie iscrizioni (con danno diretto per le Regioni in quanto l’iscrizione ai CFP
comporta anche l’erogazione di contributi finanziari ai frequentanti) e, dall’altro, della mancanza
della tracciatura completa del percorso formativo di ogni singolo alunno, anche ai fini del
contrasto della dispersione scolastica.

Per tale motivo, il Miur ha proposto alle regioni di integrare i sistemi delle iscrizioni ai percorsi
IeFP attraverso l’utilizzo di un unico portale, quello delle Iscrizioni OnLine, consentendo,
oltretutto, alle famiglie di effettuare le domande d’iscrizione attraverso un’unica procedura.
Le Regioni che hanno aderito facendone esplicita richiesta sono state: Piemonte, Lombardia,
Veneto e Molise.

Il sistema integrato ha funzionato perfettamente e, forse, l’incremento importante del numero
dei percorsi IeFP presso i CFP (che passa da 80,3% dello scorso anno a 86,7%) può essere
ricondotto, almeno in parte, al miglioramento dell’intera procedura (Cfr. Graf. 3).
La partecipazione ai corsi IeFP offerti sia dalle strutture regionali che dalle scuole in regime di
sussidiarietà complementare fa emergere come la figura di “operatore del benessere” sia
quella maggiormente richiesta (22,1% per gli iscritti in modalità complementare e 23,1% per gli
iscritti presso i CFP) seguita dalla figura di ”operatore della ristorazione” (21,1% e 20,6%
rispettivamente) (Cfr. Graf.6 e Graf.9).

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