Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

STRAGI DI CAPACI E VIA D'AMELIO: GIORNATA DELLA LEGALITA', I PROGRAMMI RAI

[23/05/2015] - Numerosi gli appuntamenti informativi e di approfondimento, su Reti e Testate tv e radio del servizio pubblico, per commemorare la strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Quasi 2 mesi dopo, il 19 luglio, in un’altra strage perderà la vita l’amico e collega magistrato Paolo Borsellino e con lui
5 agenti di scorta.

Si comincia giovedì 21 maggio con “La vita in diretta” per arrivare a sabato
23 maggio (il giorno della strage avvenuta nel 1992) con la diretta dall’Aula
bunker di Palermo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella.

Le testate giornalistiche TG1, Tg2e TG3
garantiranno ampia copertura informativa alla ricorrenza in tutte le edizioni
dei telegiornali mentre il Canale all news RaiNews24 dedicherà gran parte
della sua programmazione agli appuntamenti istituzionali previsti nel corso
della giornata del 23 maggio. Tra questi, in collaborazione con la TGR Sicilia,
le iniziative che coinvolgono i giovani e la diretta degli interventi istituzionali
dall’aula bunker di Palermo. La TGR realizzerà collegamenti dalle piazze
coinvolte nell’iniziativa (Reggio Emilia, Firenze, Cosenza, Palermo, Corleone,
Milano) trasmessa su Rai1, a cura del Tg1. Nell’ambito dei notiziari locali
sono previsti servizi e collegamenti dedicati alla giornata. Tutte le edizioni di
Gr1, Gr2 e Gr3 dedicheranno ampi servizi all’anniversario.

Già nel corso della settimana all’interno di “UnoMattina”, in onda su Rai1
dalle 6:45 alle 11:00 saranno proposte interviste ad alcune personalità
sul tema della legalità. Sempre su Rai1, giovedì 21 maggio, il programma
“La vita in diretta”, in onda dalle 16:00 alle 18:50 riserverà uno spazio di
approfondimento alla ricorrenza. Venerdì 22 maggio il Tg1, all’interno del
rotocalco “Tv7”, in onda alle 23:15, trasmetterà un servizio sulla ricorrenza.
Venerdì 22 maggio numerosi appuntamenti sono previsti anche sulle
altre reti e canali specializzati Rai. Su Rai3, la trasmissione condotta da
Gerardo Greco “Agorà”, in onda alle 8:00 ricorderà l’anniversario con uno
spazio di approfondimento. Un ampio spazio sarà dedicato alla ricorrenza
anche su Rai2 all’interno della trasmissione ‘’I Fatti Vostri’’, in onda dalle
11:00 alle13:00. Si torna poi su Rai3 con il programma ‘’Il tempo e la Storia
- Legalità’’ che alle 13:10 proporrà una puntata dedicata al valore della
legalità, agli uomini che l’hanno perseguita, ai fatti in cui è venuta meno,
agli esempi da condividere. La puntata andrà poi in onda in replica su Rai
Storia alle 20:50 e alle 23:30. Sempre su Rai3, alle 20.10, ‘’#TreTre3’’ con
una puntata totalmente dedicata alla ricorrenza (all’interno saranno proposti
brani di repertorio di programmi della Terza Rete - come ‘’Telefono giallo’’
- sulla strage di Capaci).

La giornata di sabato 23 maggio, in cui si commemora la strage di Capaci, si
presenta ricca di appuntamenti. Su Rai1 il ricordo dell’anniversario troverà
spazio all’interno di “UnoMattina in famiglia”, in onda dalle 8:25 alle10:50.
Poi una lunga diretta a cura del Tg1: lo “Speciale Tg1-Palermo chiama Italia”,
in onda dalle 10:55 alle 12:45, condotto da Franco di Mare e Francesca
Fialdini, a cura di Rai 1/TG1, in collaborazione con la TgR. La trasmissione,
che si terrà dall’aula bunker di Palermo, alla presenza del Presidente della
Repubblica Mattarella, e in collegamento con Milano, Firenze, Reggio Emilia,
Napoli, Corleone e Rosarno, prevede gli interventi dei rappresentanti delle
associazioni antimafia e degli studenti delle scuole vincitrici del concorso
nazionale “Riprendiamoci i nostri sogni”. Interverranno, tra gli altri, il Ministro
della Giustizia Andrea Orlando, il Procuratore Nazionale Antimafia Franco
Roberti, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania
Giannini e la professoressa Maria Falcone. La cerimonia si concluderà con
l’esibizione di tutti gli studenti presenti in aula che intoneranno la canzone
“Pensa” di Fabrizio Moro.

Ancora su Rai1 appuntamento con “A Sua Immagine”, alle 17:15, in cui verrà
raccontata la storia del capo scorta di Giovanni Falcone Antonio Montinaro.
Chi era, quali valori lo muovevano, cosa rappresentava per lui il giudice
Falcone. A raccontaro in studio la sorella, Tilde Montinaro, e, nei servizi, la
moglie Tina e il giudice Giancarlo Caselli.

In prima serata, sempre su Rai1, sarà proposto il film diretto da Pif “La Mafia
uccide solo d’estate”, con Pif e Cristiana Capotondi: crescere e amare nella
Palermo della mafia. Un racconto lungo vent’anni attraverso gli occhi di un
bambino, Arturo, che diventa grande in una città affascinante e terribile, ma
dove c’è ancora spazio per la passione e il sorriso. La mafia uccide solo d’estate
è, infatti, una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il
cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle
elementari e che vede come una principessa. Sullo sfondo di questa tenera
ma divertente storia, scorrono e si susseguono gli episodi di cronaca accaduti
in Sicilia tra gli anni ‘70 e ‘90. Un modo nuovo di raccontare la mafia. Un film
che dissacra i boss e restituisce l’umanità dei grandi eroi dell’antimafia. Un
sorriso ironico e mai banale sugli anni terribili degli omicidi eccellenti.
In coda al film sarà trasmesso il cortometraggio “Convitto Falcone” di Pasquale
Scimeca con Enrico Lo Verso e Donatella Finocchiaro.

Nel giorno dell’anniversario, il 23 maggio, Rai3 per “Gli archivi del ‘900”,
propone alle 18.00 una puntata di Correva l’anno dal titolo “Falcone – Riina.
Caccia mortale”, di Francesco Linguiti. Giovanni Falcone e Totò Riina: il giudice
coraggioso e il criminale mafioso. È la storia di uno dei latitanti più ricercati
d’Italia e di un magistrato che gli darà la caccia nonostante tutto. Perché molti
sono gli ostacoli che Falcone incontrerà sulla sua strada: omicidi, minacce
ed attentati, ma anche dissapori e veleni all’interno del pool antimafia. I
loro destini sono strettamente incrociati, eppure i due non si incontreranno
mai. Falcone sarà trasferito a Roma, al Ministero di Grazia e Giustizia, alla
direzione Affari Penali, mentre a Palermo comincerà il maxiprocesso a Cosa
Nostra. Ma Totò Riina aspetta che il giudice torni nella sua terra e allora sarà
un massacro. Il 23 maggio 1992 a Capaci un’esplosione fa saltare in aria
Falcone, sua moglie e gli uomini di scorta.
Dopo due mesi è la volta di Paolo Borsellino, amico di Falcone e candidato
alla direzione della superprocura antimafia. L’ultima bestiale impresa di Totò
“u curto” che sarà arrestato nel gennaio 1993.

Alle 20.10, ancora su Rai3, il programma condotto da Fabio Fazio ‘’Che fuori
tempo che fa’’ dedicherà alla giornata uno spazio di approfondimento.
Rai5, alle 21.15 e in replica domenica 24 maggio alle 16:00 e giovedì
28 maggio alle10:00, trasmetterà “Novantadue” – una pièce teatrale
inedita di Claudio Fava. Solo un numero nel titolo: ‘92. L’anno delle
stragi di Cosa Nostra in Sicilia e degli attentati mortali ai giudici Falcone
e Borsellino. Nel 2012, vent’anni dopo quella sanguinosa stagione,
nella drammaturgia di Claudio Fava, figlio di Pippo Fava, giornalista
d’inchiesta vittima della mafia, essa viene ricordata con uno spettacolo
semplice, ma di rigorosa onestà intellettuale e di straordinaria efficacia
sul piano della denuncia delle diverse responsabilità che sottesero a
quei fatti tremendi. Un’opera potente nel comunicare l’urgenza di non
dimenticare, di non abbassare la guardia.

Numerosi gli appuntamenti su Rai Storia. Si comincia con ‘’Il tempo
e la Storia - Legalità’’, in onda alle 6:00, alle 8:50 e alle 14:20. Una
puntata dedicata al valore della legalità, agli uomini che l’hanno
perseguita, ai fatti in cui è venuta meno, agli esempi da condividere. A
seguire, alle 10.30, “Una giornata particolare – Contromafia”: Don Luigi
Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di “Libera” - Associazioni, nomi e
numeri contro le mafie - proporrà un percorso nelle Teche Rai sul tema
della mafia e della lotta alla criminalità organizzata. Una giornata
particolare per ripercorrere alcuni tra i momenti più drammatici della
nostra storia, nell’anniversario della strage di Capaci, che causò la
morte del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo
e degli agenti della scorta.

Alle 16.00 sarà trasmesso “Diario Civile - Un fatto umano – Le parole di
Giovanni Falcone”, con un ricordo del Procuratore Nazionale Antimafia,
Roberti. Un ritratto del magistrato ucciso con la moglie e gli uomini
della scorta nella strage di Capaci. A raccontare Falcone è il Procuratore
Nazionale Antimafia, Franco Roberti, che ricorda gli anni in cui hanno
lavorato congiuntamente per alcune inchieste sui rapporti tra mafia e
camorra. Le parole del giudice, nelle interviste rilasciate ai giornalisti
Rai e i suoi interventi nei più importanti programmi televisivi di
approfondimento dell’epoca, fanno da sfondo e da snodo al racconto
del Procuratore Nazionale Antimafia, che spiega l’importanza del
metodo investigativo di Falcone, l’eredità del magistrato e quella di
Paolo Borsellino. “C’è un prima e un dopo Falcone e Borsellino - spiega
Roberti - ed è dal loro lavoro che sono partite le linee guida per la
moderna concezione della Procura Nazionale Antimafia”.

Alle 17.00 andrà in onda “Vite contro la mafia”, con un’introduzione
del Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti. Il lavoro di
reporter di Giuseppe Marrazzo ha formato generazioni di giornalisti,
ma soprattutto ha indicato la strada disvelando segreti e retroscena
della vita criminale italiana.
In questa puntata, con il contributo del giornalista Attilio Bolzoni, gli
stralci di tre documentari di Giuseppe Marrazzo che ripercorrono le
figure di Boris Giuliano, Cesare Terranova e Piersanti Mattarella: un
poliziotto, un magistrato e un politico uccisi in meno di otto mesi a
Palermo.

Alle 18.00 per “Binario Cinema sarà proposto il film Fortapàsc”, per
la regia di Marco Risi con Libero De Rienzo, Ennio Fantastichini e Michele
Riondino. Giancarlo Siani è un giovane praticante, impiegato “abusivo” per il
Mattino col sogno di un contratto giornalistico e di un’inchiesta contro i boss
camorristi e i politici collusi. Lucido e consapevole, Siani si muove tra Napoli
e Torre Annunziata, un avamposto abbattuto dal terremoto e frequentato
dagli “scagnozzi” armati di Valentino Gionta. Indaga, si informa, verifica i
fatti e poi scrive pagine appassionate e impetuose contro i clan camorristi.
Era il 1985 quando Vasco Rossi cantava “ogni volta che viene giorno” e un
giornalista di ventisei anni moriva assassinato per “ogni volta che era stato
coerente”…
Nuovo appuntamento con “Il tempo e la Storia – Giovanni Falcone: una vita
contro la mafia”, con il prof. Salvatore Lupo, in onda alle 20:50 e alle 23:30,
In replica il 24 maggio alle 6:00, alle 8:50 e alle 14:20. Questa storia inizia
nel 1979, anno dell’arrivo di Falcone all’Ufficio istruzione del tribunale e si
conclude il 23 maggio del 1992, quando cento chili di esplosivo pongono
fine alla sua esistenza e alla sua guerra contro Cosa Nostra. Lo storico
Salvatore Lupo, uno dei massimi studiosi di mafia in Italia, spiega che già
nella sua prima inchiesta sul costruttore narcotrafficante Rosario Spatola
Giovanni Falcone imprime subito quello che resterà il suo metodo e cioè
“seguire i soldi”. Quell’inchiesta porterà il magistrato e il pool antimafia al
maxiprocesso di Palermo e a raccogliere le dichiarazioni del pentito Tommaso
Buscetta, decisive per il procedimento. Fu “la prima vera vittoria dello Stato
contro la mafia”, commenta Salvatore Lupo.
Alle 21.30 per “Eco della Storia – La strage di Capaci”. Una puntata speciale
del programma condotta da Gianni Riotta per raccogliere tutti gli echi della
storia che dal 1982 arrivano sino a noi. A seguire, alle 22.30, “Diario Civile
- Le donne della scorta”. Nel giorno della legalità, Rai Storia ricorda e onora
l’impegno contro la mafia, raccontando le storie di impegno civile di figure
poco raccontate e ricordate, ma che ogni giorno scendono in campo per la
legalità e che in molti casi ne sacrificano la vita. Sono gli agenti che scortano
magistrati, politici e uomini e donne minacciati dalle organizzazioni mafiose.
Fino agli anni ’80 erano solo uomini. Storie di coraggio, dedizione e impegno
civile. Ma durante il Maxiprocesso di Palermo, le donne fecero il loro ingresso
nel gruppo degli agenti di scorta. Erano poche e assegnate a piccoli incarichi,
ma col tempo diventarono sempre di più. Nel documentario realizzato se
ne intervistano molte, dalla prima donna agente di scorta, alle colleghe e
compagne degli agenti uccisi durante la strage del ’92, a quelle in servizio
oggi, a Roma e Palermo, sino ad arrivare alla Caserma di Abbasanta, dove
vengono formate le nuove agenti.
Sarà raccontata la storia di Emanuela Loi, la prima donna della Polizia a
restare uccisa in servizio, nella strage di via D’Amelio. La sua storia è quella di
una ragazza normale, nata in Sardegna, che faceva il suo lavoro con impegno
e passione, fino al giorno in cui morì, in una assolata domenica di luglio.
Rai Movie, sempre il 23 maggio, alle 14.00, trasmetterà il film ‘’I cento
passi’’, per la regia di Marco Tullio Giordana con Luigi Lo Cascio, Luigi Maria
Burruano, Lucia Sardo. A Cinisi, paesino siciliano schiacciato tra la roccia e
il mare, nei pressi dell’aeroporto, utile quindi per il traffico di droga, cento
passi separano la casa di Peppino Impastato da quella di Tano Badalamenti,
il boss locale.
Ancora appuntamenti il 23 maggio, questa volta sul Canale Rai Scuola. Alle
16.30 sarà proposto “Per Falcone: il documentario biografico racconta la vita di
Giovanni Falcone”. Una ricostruzione evocativa della vita del famoso giudice
che, attraverso interviste, testimonianze e immagini del passato, descrive il
percorso professionale ed esistenziale di un uomo che ha sacrificato la sua
vita per combattere la mafia.

Alle 19.30 “Un patriota siciliano”, un omaggio a Giovanni Falcone con la
testimonianza dei collaboratori dell’FBI USA Carmine Russo e Rudolph
Giuliani e l’intervento di Andrea Camilleri. A seguire, alle 20.00, “Le idee
restano” . Il talento di Falcone e Borsellino nelle indagini contro le infiltrazioni
mafiose nell’imprenditoria e nell’economia del paese. Poi, alle 20.30, “La terra
degli infedeli”: nel 1979 Giovanni Falcone arriva all’Ufficio istruzione del
tribunale di Palermo. Nel 1980 riceve l’incarico dal consigliere Chinnici di
avviare la prima grande inchiesta sulla mafia imprenditrice. Dopo l’uccisione
di Chinnici il nuovo capo dell’ufficio, Nino Caponnetto crea il pool antimafia,
mutuando l’esperienza della lotta al terrorismo. Pochi magistrati guidati dal
carisma di Falcone indagano su Cosa Nostra e costruiscono il monumentale
atto d’accusa del maxiprocesso. Il documentario ricostruisce la storia di quel
ristretto gruppo di giudici e investigatori, non più di trenta in tutto, che
mise in ginocchio l’organizzazione criminale prima che polemiche e accuse
infondate lo minassero riducendolo all’impotenza.

Fra gli intervistati gli ex componenti del pool dell’ufficio istruzione, De
Francisci, Guarnotta e Natoli, il pubblico ministero Giuseppe Ayala, gli
investigatori che affiancarono Falcone e Borsellino, i generali, allora capitani,
Gibilaro della GdF e Pellegrini dei Carabinieri, il capo della polizia Alessandro
Pansa, allora responsabile delle indagini economiche per conto del pool, il
segretario dell’ufficio addetto al settore informatica Giovanni Paparcuri, già
autista di Chinnici, due giornalisti, Saverio Lodato e Franco Nicastro.

Per la Radio venerdì 22 maggio Radio1Rai proporrà alcuni programmi
che anticiperanno le tematiche legate all’anniversario della strage: “Radio
anch’io”, “Restate scomodi”, “Italia sotto inchiesta”. In particolare, “Restate
scomodi” (dalle15:30 alle16:30) andrà in onda dall’Auditorium della sede
Rai di Palermo con la diretta di un concerto dell’orchestra sinfonica giovanile
“Falcone Borsellino” di Catania. Sabato 23 maggio, sempre su Radio1, si
comincia con “Inviato Speciale”, in onda dalle 9:00 alle 10:00 e a seguire lo
“Speciale Gr1 – Il coraggio e la paura, storie di eroi dell’antimafia”, in onda dalle
10:30 alle12:00. Sono previsti inoltre spazi in diretta sulle manifestazioni
istituzionali

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