Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

CROCETTA A MATTARELLA: LA SICILIA PRIMA REGIONE D'EUROPA LIBERATA DALLA DITTATURA NAZIFASCISTA

La nostra Isola è anche la Regione che nel '900 esprime alcuni tra gli scrittori e artisti più famosi al mondo. Noi siamo fieri di questa storia, che rappresenta un argine forte contro ogni tentativo di sgretolare la coesione sociale e il dialogo tra i popoli. Il discorso del Presidente della Regione Rosario Crocetta rivolto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Villa Zito, avvenuta oggi a Palermo

20 giugno 2015 - Porgo un saluto caloroso al Signor Presidente della Repubblica che ci onora della Sua presenza in occasione di un evento che valorizza fortemente il grande patrimonio culturale della Sicilia. Saluto tutte le autorità presenti e ringrazio la fondazione Sicilia, la fondazione Culturale “Lauro Chiazzese”, per la promozione dell'iniziativa.
I beni culturali storici, archeologici e monumentali della Sicilia sono i veri giacimenti di una ricchezza diffusa e presente in modo consistente in tutta l'Isola.
Poche Regioni al mondo possiedono tale patrimonio costituito da beni materiali e immateriali, che testimoniano la grandezza della storia dell'Isola.
In Sicilia esistono le testimonianze diffuse delle grandi civiltà che hanno caratterizzato la storia delle nazioni del Mediterraneo e dei suoi popoli.
In un unicum irripetibile, la Sicilia attraversa la civiltà fenicia, quella romana, quella greca, quella araba, normanna ed altre civiltà europee.
Una Sicilia che non ha soltanto condiviso la storia delle civilizzazioni e delle antiche civiltà, dove si manifesta la coesistenza e la condivisione della religiosità mediterranea, caratterizzata dalla fede monoteistica all'unico Dio dei cristiani, degli ebrei e dei musulmani, che diventa storia mondiale dell'umanità.
La Sicilia partecipa anche fortemente allo sviluppo dell'età comunale in Italia, prima tra le regioni italiane, partecipa al grande movimento umanistico, alle correnti artistiche del Rinascimento, dell'età barocca, ai movimenti di pensiero illuminista e a quelli democratici e liberali che hanno contribuito all'unificazione della Nazione italiana in un unico Stato, Con la presenza attiva non solo di intellettuali, ma anche di artisti, musicisti e di una parte notevole del suo popolo, ha partecipato all'intrapresa della unificazione della Patria.
La Sicilia è anche la prima Regione d'Europa liberata dalla dittatura nazifascista.
La nostra Isola è anche la Regione che nel '900 esprime alcuni tra gli scrittori e artisti più famosi al mondo.
Noi siamo fieri di questa storia, che rappresenta un argine forte contro ogni tentativo di sgretolare la coesione sociale e il dialogo tra i popoli.
Questa storia e questa cultura fanno di noi il popolo del dialogo e dell'accoglienza, di fronte a un mondo che sembra mettere in discussione, in nome degli egoismi, i tratti fondativi delle civiltà mediterranee ed europee.
La Sicilia che deve ripartire dalla presa di coscienza della propria identità storica e culturale, che costituisce occasione non soltanto di progresso sociale, ma anche di crescita e di sviluppo.
La Sicilia Signor Presidente come tutte le isole soffre la strutturale carenza di collegamenti e dell'alto costo dei trasporti, che rendono non competitive le nostre merci e i paradisi di bellezza naturalistica, storica e artistica della Regione.
A ciò si aggiungono gap infrastrutturali interni che rallentano lo sviluppo.
Ho apprezzato, Signor Presidente, fin dal primo giorno del Suo insediamento, il riferimento continuo che Ella fa in merito all'eliminazione del divario tra regioni ricche e povere del Paese.
Il nostro destino è anche legato al rispetto di quel secondo comma, articolo tre della Costituzione, che Ella ha richiamato, nel Suo intervento di insediamento alla Presidenza della Repubblica, laddove Ella afferma che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli materiali che si oppongono all'uguaglianza formale.
Grazie, Signor Presidente, per i Suoi ammonimenti e per il richiamo incessante che quotidianamente esprime, rivolto ad eliminare ingiustizie che hanno radici antiche e che devono essere risolte, per contribuire alla crescita economica e sociale dell'Italia.



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