Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

IMMIGRATI: MENTRE I PARTITI LITIGANO MIGLIAIA DI MIGRANTI IN ARRIVO, BUONI AFFARI IN VISTA

E' arrivata nel porto di Catania la nave della Marina militare britannica 'Bulwark' con a bordo 1.143 migranti, tra cui nove donne incinte. I migranti sono stati tratti in salvo ieri in otto distinti interventi al largo della Libia, sette dei quali compiuti dall'unitá navale britannica e uno dalla nave della Marina Militare ''Fasan''. Immigrazione: il dibattito nelle Regioni. Le reazioni del Governo a posizioni di alcune regioni. Renzi,incentivi a Comuni che accolgono migranti: "Daremo incentivi, anche nel patto di stabilità, a quei comuni che ci danno una mano" nel gestire l'accoglienza dei migranti". Lo ha detto premier Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa dal G7 in Germania

Roma,08/06/2015 - Riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti: è la promessa che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, interpellato sui nuovi sbarchi, a margine di un evento alla Scala di Milano, ha fatto il 7 giugno. “È un fatto gravissimo – ha detto Maroni ai cronisti - io scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini”. Poi l’8 giugno precisa meglio. “Farò quello che ho detto – ha spiegato Maroni - io non faccio proclami o annunci, faccio quello che ho detto". Del tema, ha spiegato il Presidente lombardo, è stato incaricato di occuparsi l'assessore Massimo Garavaglia: "Stiamo facendo una serie di proposte. Si può fare? Certamente sì, si può fare e lo farò. Parlo dei fondi della Regione non di quelli del governo”.

Alle obiezioni dei costituzionalisti sulla legittimità dell'iniziativa, Maroni si è limitato a rispondere: "Non si preoccupino". E “se il problema è che l'Europa non prende parte alla ripartizione dei clandestini e degli immigrati, Renzi vada in Europa, picchi i pugni sul tavolo, prenda per il bavero i ministri dell'Interno dei vari paesi ottenga quello che non è riuscito a ottenere”, ha ribadito a margine dell'assemblea 2015 di Confcommercio.

“La Lega di Maroni e Salvini continua a scaricare su altri i problemi legati all'immigrazione. La ventilata minaccia del governatore della Lombardia di ridurre i trasferimenti ai comuni che accolgono i migranti è totalmente anti-costituzionale e quindi inefficace". A sostenerlo è il Presidente della Sicilia, Rosario Crocetta. “Maroni sa benissimo che i migranti non possono essere rigettati in mare e sa benissimo che le coste interessate agli approdi sono quelle della Sicilia e delle regioni del Sud che non possono rifiutarsi di accoglierli - aggiunge - In ogni caso, dietro il pensiero di Maroni e della Lega c'è ancora una volta l'idea di penalizzare il Mezzogiorno che dovrebbe gestire l'accoglienza con i propri centri che sono pieni. Altro che visione nazionale, la Lega continua a dimostrare di poggiarsi su logiche antimeridionaliste". Per Crocetta "il problema dell'immigrazione va risolto a monte con quote di profughi programmate". "Tutte le regioni d'Italia e tutti i Paesi dell'Ue hanno il dovere di condividere l'accoglienza dividendosi le quote - conclude Crocetta - Questa è l'unica linea possibile, il resto è antimeridionalismo e xenofobia”.

L’approccio del Presidente della Lombardia è stato sostanzialmente condiviso dal presidente del veneto, Luca Zaia, secondo il quale ormai “siamo alla follia, con un governo inadeguato che sui documenti ufficiali ci invita a gestire 'la fase acuta' dell'immigrazione. Quando invece sappiamo tutti che non è acuta, è cronica”.  Anche la Liguria, con il neoletto Presidente Giovanni Toti, appoggia la tesi del presidente lombardo: “l'intervento di Maroni è legittimo. La Liguria non accoglierà altri migranti come faranno Lombardia e Veneto”, ha detto Toti nel corso dell'intervista di Maria Latella su Sky. Per Toti “si tratta di un problema da risolvere a monte e invece viene scaricato a valle”.Pol il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha aggiunto che sta pensando ad “azioni disincentivanti per i Comuni liguri che non saranno coerenti con le linee regionali sull'immigrazione.

Di diverso avviso il presidente della Regione Piemonte e della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, che - a margine della riunione della giunta piemontese del 9 giugno– è piuttosto categorico: “credo che il governo debba ignorare la posizione di Maroni e dare disposizione ai prefetti perché tutte le Regioni diano accoglienza ai migranti”. Già in precedenza il presidente Chiamparino aveva definito strumentali le posizioni di Maroni ed aveva spiegato che “è sbagliato dare segnali di divisione tra le regioni proprio mentre Renzi fa battaglia in Europa perché il problema immigrazione sia affrontato in modo coordinato e unitario.”.

Il presidente della Regione Toscana ,Enrico Rossi, ha detto che è necessario “riconoscere alle Regioni, in modo chiaro e formale, un ruolo nella gestione dell'accoglienza dei migranti, a supporto di enti locali e prefetture, ma soprattutto in una logica di condivisione nazionale del problema”. "L'ultimo colpo che si può assestare alle Regioni è quello di pensarle come staterelli che possono fare come credono, ognuno per suo conto - sottolinea Rossi, richiamando proprio le affermazioni del presidente della Regione Lombardia - In questo modo si possono dividere solo le coscienze, senza risolvere i problemi, anzi, se possibile riuscendo persino ad aggravarli."

Le posizioni di Maroni e di alcuni amministratori del nord Italia sono "irresponsabili e inaccettabili". Lo ha dichiarato il presidente della regione Calabria Mario Oliverio in una intervista al Tg3. "Un paese civile - ha aggiunto - non può non avere rispetto per i tanti diseredati, bambini e disperati che arrivano sulle nostre coste".

____________________
“Dobbiamo dare incentivi, anche nel patto di stabilità, a quei comuni che ci danno una mano" nel gestire l'accoglienza dei migranti. Si è espresso così il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa dal G7 in Germania, l’8 giugno. "Inviterei tutti, anche i governatori della regioni, a recuperare il buon senso e il principio della buona amministrazione”, ha aggiunto.
Il giorno prima irenzi era stato più duro replicando alle esternazioni del presidente della Lombardia: “Basta con la demagogia e lo scaricabarile. Non basta fare comunicati stampa e slogan", dice il presidente del consiglio. Anche perché "alcuni di quei governatori che si lamentano erano al governo quando è stata decisa la politica che ha condotto alle attuali regole".

“Così come sono - ha chiarito Renzi - le cose non vanno e il problema esiste e va affrontato, ma serve un ragionamento strategico. Gli sforzi dell'Ue al momento sono largamente sufficienti e quindi la partita non si gioca qui (al G7 - ndr), ma il 25 giugno al consiglio europeo", ma “è difficile” parlare di immigrazione "quando alcune Regioni del tuo Paese dicono che il problema non li riguarda". Sui migranti, invece, "servono regole per non lasciare l'Italia da sola" e su questo "stiamo cercando di coinvolgere i nostri partner europei" e "tutti abbiano il buon senso di ricordare a se stessi chi ci ha portato in questa situazione".

Commenti

  1. I CLANDESTINI NON ENTRANO IN NESSUN PAESE DEL MONDO. BOLDRINI-RENZI-KYENGE FATEMI UN SOLO ESEMPIO. IN AUSTRALIA LI MITRAGLIANO, TRA MESSICO E USA C'E' UN MURO DI 8 METRI CON MITRAGLIE SPIANATE, 30 KM DI FILO SPINATO A SUD DELLA BULGARIA, 160 km A SUD DELL’UNGHERIA (CONFINE TURCO), RETI ELETTRIFICATE ALTE 8 METRI A MELILLA (SPAGNA PER IMPEDIRE AI MAROCCHINI DI ENTRARE CLANDESTINAMENTE) ECC. https://secure.avaaz.org/it/petition/AL_GOVERNO_ITALIANO_UN_REFERENDUM_CHE_PERMETTA_AGLI_ITALIANI_DI_DIRE_SI_O_NO_AI_MIGRANTI/?launch

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.