Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

STEMMA COMUNALE E IDENTITÀ CIVICA IN PROVINCIA DI MESSINA

Una riflessione di Guglielmo Scoglio sugli stemmi di alcuni paesi della provincia di Messina
Monforte San Giorgio, 18 giugno 2015- In una ricerca (http://www.monfortesi.it/ nuovosito/ images/stories/download/identita.pdf ) dedicata al giornalista e intellettuale Santo Coiro scomparso lo scorso anno, Guglielmo Scoglio, studioso di Monforte San Giorgio ricostruisce la storia dello stemma civico della cittadina dei Peloritani ma estende le sue riflessioni ad altri centri della Provincia di Messina. Partendo dalla considerazione che ogni stemma comunale dovrebbe raccontare, con pochi elementi grafici l’identità di un centro abitato e del suo territorio in modo da far percepire la sua storia, la religiosità ed i valori in cui esso si identifica, egli rileva che invece gli stemmi di molti paesi di origine feudale in provincia di Messina (Castell’Umberto, Condrò, Ficarra, Fiumedinisi, Gallodoro, Graniti, Mandanici, Mojo Alcantara, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Montalbano Elicona, Motta Camastra, Oliveri, Roccalumera, San Pier Niceto, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Venetico) non rispondono a questa doverosa regola ma invece si presentano con un affastellamento di simboli che si ispirano alle figure araldiche dello stemma borbonico del Regno delle Due Sicilie.
Scoglio col suo articolo intende far presente ai cittadini dei suddetti centri questo stato di fatto, ma ritiene che non sia opportuno modificare gli stemmi anche perché le popolazioni sono ormai abituate ad essi e forse addirittura amano la ricchezza di figure e di colori. Ritiene più utile affiancare un logo identificativo che richiami in modo evidente la storia e la realtà dei singoli comuni da utilizzare nelle occasioni non ufficiali.

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