Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

STEMMA COMUNALE E IDENTITÀ CIVICA IN PROVINCIA DI MESSINA

Una riflessione di Guglielmo Scoglio sugli stemmi di alcuni paesi della provincia di Messina
Monforte San Giorgio, 18 giugno 2015- In una ricerca (http://www.monfortesi.it/ nuovosito/ images/stories/download/identita.pdf ) dedicata al giornalista e intellettuale Santo Coiro scomparso lo scorso anno, Guglielmo Scoglio, studioso di Monforte San Giorgio ricostruisce la storia dello stemma civico della cittadina dei Peloritani ma estende le sue riflessioni ad altri centri della Provincia di Messina. Partendo dalla considerazione che ogni stemma comunale dovrebbe raccontare, con pochi elementi grafici l’identità di un centro abitato e del suo territorio in modo da far percepire la sua storia, la religiosità ed i valori in cui esso si identifica, egli rileva che invece gli stemmi di molti paesi di origine feudale in provincia di Messina (Castell’Umberto, Condrò, Ficarra, Fiumedinisi, Gallodoro, Graniti, Mandanici, Mojo Alcantara, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Montalbano Elicona, Motta Camastra, Oliveri, Roccalumera, San Pier Niceto, Santo Stefano di Camastra, Saponara, Venetico) non rispondono a questa doverosa regola ma invece si presentano con un affastellamento di simboli che si ispirano alle figure araldiche dello stemma borbonico del Regno delle Due Sicilie.
Scoglio col suo articolo intende far presente ai cittadini dei suddetti centri questo stato di fatto, ma ritiene che non sia opportuno modificare gli stemmi anche perché le popolazioni sono ormai abituate ad essi e forse addirittura amano la ricchezza di figure e di colori. Ritiene più utile affiancare un logo identificativo che richiami in modo evidente la storia e la realtà dei singoli comuni da utilizzare nelle occasioni non ufficiali.

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