Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

TORREGROTTA, PRIMA IL PIANO REGOLATORE E POI LE LOTTIZZAZIONI

Lettera aperta ai consiglieri comunali, alle forze politiche, alle associazioni, ai cittadini torresi
17/06/2015 - Come preannunciato è stato presentato al TAR di Catania il ricorso di annullamento della delibera di C.C. n. 71 del 15/12/14, con la quale è stata negata l’approvazione del “piano di lottizzazione per la costruzione di un insediamento residenziale in Scala-Torregrotta ”.
Il ricorso di parte, a sostegno delle proprie ragioni, fa riferimento a posizioni ed argomenti riferibili a quanto in varie occasioni operato o sostenuto dagli Uffici del Comune.
Come dire che il privato potrebbe far valere le proprie ragioni in quanto risultano condivise dalla struttura comunale, ad onta delle valutazioni e determinazioni del Consiglio.
Come se ciò non bastasse, qualche consigliere favorevole al diniego, pentito di essere rimasto per un momento fuori dal coro e morendo dalla voglia di ritornare all’ovile, sta già pensando all’annullamento in autotutela prendendo a spunto il rischio di eventuale risarcimento danni.

Questo Consiglio, a nostro avviso, non può concedersi di subire ulteriori umiliazioni!
Alla fine la remora del Consiglio, a parte qualche riserva di ordine tecnico, riguarda sostanzialmente la mancata adozione del PRG, esitato dalla Regione sin dal 2010, rimasto tuttora fermo nel cassetto dei vari Uffici, senza il quale diventa difficile deliberare altre lottizzazioni, anche perché da tante fonti risulta che, nelle more dell’adozione del piano, la cubatura utilizzata sarebbe di gran lunga superiore di quella disponibile. Dopodichè il Consiglio sicuramente prenderà volentieri in esame eventuali piani di insediamenti residenziali, ma in queste condizioni è apparsa una “forzatura”, se si considera che il vigente Programma di Fabbricazione è scaduto da oltre 30 anni, che la densità abitativa è di kmq.2.103,55 e che mancano mq.105.116 di aree per servizi.

Sostanzialmente quella del Consiglio è stata una valutazione etico-politica, estranea alla competenza del TAR. L’Amministrazione sicuramente per dovere d’ufficio si costituirà in giudizio, ma che indicazione darà per la difesa delle ragioni dell’Ente quando ha mostrato di pensarla diversamente dal Consiglio? Ricorre continuamente questa forma di conflitto istituzionale all’interno del Comune di Torregrotta, che sebbene più volte posto all’attenzione continua ad essere sottovalutato dalla maggior parte dei consiglieri e dalle varie Autorità che ne sono venuti a conoscenza e quindi, ancora oggi, mai seriamente affrontato.
Stando così le cose restano due vie. Se il ricorso venisse respinto, il Consiglio si imponga per far approvare il PRG e riesamini il piano di lottizzazione dentro la previsione del piano, dimostrando mancanza di ostilità preconcetta verso la iniziativa privata.
Se il ricorso venisse accolto, la lottizzazione ritornerà in Consiglio, il quale dovrebbe imporsi di approvare prima il PRG e poi riesaminare il Piano di lottizzazione.

Se non riuscirà a riesaminare la lottizzazione alla stregua del nuovo PRG e non ha nel frattempo cambiato idea dovrà utilizzare argomenti tecnici, e ce ne sono, a cominciare dalla presenza di eventuale porzione agricola, alla previsione all’interno della lottizzazione di opere di urbanizzazione secondaria (obbligatoria in assenza di PRG), al controllo dei parametri di legge (tipo rapporto fra popolazione da insediare rispetto all’area utilizzata nella zona d’interesse), ecc.
Sono tutte iniziative che il Consiglio potrà fare in tutta autonomia senza suggerimenti né pressioni da parte di chicchessia, né timori di sorta, trattandosi di atti compiuti in perfetta buona fede e nell’interesse del Paese troppo soffocato che sconta l’imperdonabile ritardo nella pianificazione del territorio. Ma il Consiglio in questo difficile contesto non deve essere lasciato solo, è indispensabile che le forze politiche, le associazioni, i gruppi di opinione, i cittadini si esprimano e diano sostegno a quanti hanno il gravoso compito di decisioni complesse e difficili.

E’ indispensabile che il Consiglio, soprattutto negli ambiti di competenza esclusiva rivendichi ed eserciti il suo ruolo istituzionale rifiutando le interferenze di quanti lo vogliono mortificare.
Diversamente, se lo scempio del territorio continua indisturbato, qualche complicità ci sarà !!!
consigliere Rosalia Bernava

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