Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

MILAZZO: IL SINDACO ALLA RAFFINERIA MEDITERRANEA, TUTTI NOI ABBIAMO IL DIRITTO DI SAPERE COME SALVARCI

Il sindaco Giovanni Formica ha inviato una lettera al direttore sanitario dell’Ospedale di Milazzo per sapere se nella giornata di ieri ci sono state delle prestazioni al pronto soccorso legate alle emissioni provenienti dalla torcia della Raffineria Mediterranea di Milazzo: "Tutti noi abbiamo il diritto di sapere che questo può verificarsi e ciò deve avvenire con una preventiva comunicazione da parte dell’azienda. In quel modo potremo organizzare un sistema di controllo e di monitoraggio. Caso contrario ogni evento sarà da considerarsi una emergenza

Milazzo (Me), 20/7/2015 - Il sindaco Giovanni Formica questa mattina ha inviato una lettera al direttore sanitario dell’Ospedale di Milazzo per sapere se nella giornata di ieri ci sono state delle prestazioni al pronto soccorso legate alle emissioni provenienti dalla torcia della raffineria, a causa del disservizio registratosi nella giornata di domenica.
“Voglio avere il quadro completo della situazione – ha detto Formica – per capire quali conseguenze, oltre a quelle dell’immagine della città, ha avuto questo problema. Dall’Arpa, che ho fatto immediatamente intervenire nell’immediatezza della fumata attendo i riscontri relativi al possibile danno ambientale, mentre le valutazioni dell’Asp sono importanti per capire il nesso emissioni-conseguenze per la salute. Ho letto la nota della Raffineria in cui spiega quanto accaduto, ma riten-go, interpretando anche il pensiero dei miei concittadini che al di là di ogni cosa il problema è legato alla gestione dell’informazione. I dirigenti della Ram hanno spiegato in buona sostanza che quanto avvenuto è stato sì fastidioso ma rientra nella norma e non provoca danno né all’ambiente, né alla salute. E soprattutto che in certe condizioni può capitare.


Bene, se questo è vero e soprattutto se tutto è routine all’interno di un polo industriale, non lo è af-fatto per la città che ospita l’azienda. Tutti noi abbiamo il diritto di sapere che questo può verificarsi e ciò deve avvenire con una preventiva comunicazione da parte dell’azienda. In quel modo, non solo saremo tutti consapevoli, ma potremo organizzare un sistema di controllo e di monitoraggio che magari andrà poi – almeno così mi auguro - a confermare quanto riferisce l’azienda petroliera. Caso contrario ogni evento – e dico io giustamente – sarà da considerarsi una emergenza. E come tutte le emergenze determina le reazioni alle quali stiamo assistendo. In una sola parola la Raffineria deve cambiare il modo di interagire col territorio e il mio impegno, vi posso assicurare, andrà in questa direzione”.

Il gruppo consiliare “Ora Milazzo” attraverso il capogruppo Nino Italiano, il vice presidente del consiglio Maurizio Capone e il presidente della seconda commissione "salvaguardia del territorio" Pietro Formica ha diramato la nota – allegata al presente comunicato – con la quale chiede lumi su quanto sta accadendo all'interno dello stabilimento industriale della Raffineria di Milazzo.

"Diversi cittadini preoccupati ci hanno contattato per segnalare fumo nero proveniente dalla torcia" ha dichiarato il vice presidente Capone. "Giunti sul lungomare Garibaldi notiamo diversi turisti immortalare l'evento e lamentarsi dell'accaduto. Milazzo deve diventare una città turistica ma tali eventi ledono l'immagine della nostra terra classificandola puramente di matrice industriale" ha
aggiunto il capogruppo Italiano. Il presidente Formica ha tenuto a precisare che "nelle prossime ore saranno chiesti chiarimenti a chi di competenza".

Sull’inconveniente di domenica alla Raffineria è intervenuto con una nota il capogruppo del Pdr, Gaetano Nanì. “Quando accadono episodi come quelli di domenica legati alla riattivazione di una ciminiera della raffineria di Milazzo – evidenziato il consigliere - tutti siamo portati ad una conclusione: non è possibile andare avanti sperando che non accada la catastrofe ambientale e poi magari si elogiano i due o tre anni senza incidenti!
I milazzesi hanno chiaramente indicato, nell’ultima tornata elettorale, la strada da seguire per far rinascere il territorio e la chiave di volta è il turismo. Per favorire tutto questo – evidenzia il Pdr - dovrà essere garantita la modifica del sistema dei controlli ambientali esistenti, puntando su una nuova rete di monitoraggio che in tempo reale segnali cosa stia avvenendo in caso di episodi come quelli di domenica scorsa.

Non va infatti sottaciuto che “se anche tutto è nella norma”, di sicuro resta il danno d’immagine di una comunità che per mano dell’Amministrazione comunale e degli operatori turistici sta investendo somme consistenti nella promozione turistica, mentre bastano poche ore di fiammate per bruciare il volto nuovo che si vuole dare alla Città del Capo".

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