Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PALERMO: ALTRA INTIMIDAZIONE ALLE MURA DELLE CATTIVE, LA TERZA IN POCHI GIORNI

Gippetto: “Mi chiedo chi voglia mantenere questo spazio non fruibile”
Palermo, 14/07/2015 - Stamattina le
Mura delle Cattive sono state trovate chiuse con una pesante catena e un catenaccio. Un gesto di ignoti. Sul posto è giunta la polizia che, insieme a un fabbro, ha provveduto a rimuovere la catena. È soltanto l’ennesimo episodio di intimidazione nei confronti di Extroart che da qualche settimana ha preso in concessione dal Comune le Mura delle Cattive, per lo svolgimento di attività culturali e ludiche, nell’ambito di un grande progetto patrocinato da Expo 2015, che vedrà fino a ottobre una serie di iniziative, fra presentazioni di libri, concerti, dibattiti, laboratori per bambini, arte e teatro dialettale.

“Qualche giorno fa – spiega Ludovico Gippetto, presidente di Extroart – avevamo già subito una rappresaglia di balordi, che durante la notte avevano distrutto un casotto in legno adibito a deposito e avevamo già fatto una prima denuncia. Due notti fa, poi, ho trovato l’interruttore della mia moto posteggiata davanti alle Mura manomesso e il filo dell’allarme staccato e, inoltre, accanto alla stessa c’era una bottiglia con all’interno una pallottola. Anche su questo episodio ho presentato denuncia. Adesso, il terzo in pochi giorni. Mi domando, a questo punto, chi vuole che le Mura delle Cattive tornino ad essere non fruibili e dimenticate. Noi andiamo avanti, perché riteniamo che sia possibile fare cultura in questa città e non dovere sottostare a logiche occulte, che appesantiscono il clima di chi svolge onestamente il proprio lavoro”.

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