21/08/2015 - Il funerale show di Vittorio Casamonica a Roma in stile 'Il Padrino' diventa un caso politico, ed è bufera. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha chiesto una dettagliata relazione al prefetto Franco Gabrielli. Vittorio Casamonica, 65 anni, uno dei maggiorenti dell'omonimo clan che viene ritenuto responsabile di attività illecite come usura, racket e traffico di stupefacenti nell'area sud est della città, è stato omaggiato con una carrozza antica trainata da sei cavalli neri, petali di rose lanciati da un elicottero, manifesti e note del film "Il padrino"al termine del rito religioso celebrato nella Basilica di San Giovanni Bosco a Cinecittà. Il feretro era arrivato su una carrozza nera con bassorilievi dorati. Ad accoglierlo, all' esterno, un'orchestra che ha suonato la canzone del celebre film di Francis Ford Coppola interpretato da Marlon Brando. Sulla bara un'immagine di padre Pio. [ANSA]
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Boss, gangster e funerali: da De Pedis ai Casamonica
Le esequie di "Renatino" nella stessa chiesa oggi nella polemica
Non è la prima volta che l'immagine di Roma esce appannata per il trattamento riservato nel dare l'ultimo saluto a criminali che si sono "distinti" - si fa per dire - per le proprie azioni nella Capitale. E non è la prima volta che le stesse chiese al centro delle cerimonie e addirittura delle sepolture finiscono nell'occhio del ciclone. Prima delle polemiche odierne scatenate dalle esequie in stile mafioso celebrate nella parrocchia romana di San Giovanni Bosco per Vittorio Casamonica, uno dei casi che più di recente ha suscitato perplessità e critiche è quello di Enrico De Pedis, considerato uno dei boss della banda della Magliana.
Renatino, come era soprannominato, fu ucciso in un regolamento di conti il 2 febbraio 1990 a Campo de' Fiori. Dove si svolsero i suoi funerali? Nella stessa parrocchia di San Giovanni Bosco, nel quartiere romano di Cinecittà, dove oggi si sono svolti i funerali di Casamonica; e dove nel dicembre 2006 i familiari di Piergiorgio Welby, l'attivista pro-eutanasia che, gravemente malato, scelse per di far staccare il respiratore che lo teneva in vita, avrebbero voluto celebrare i funerali del proprio congiunto, prima che arrivasse il "no" del Vicariato. De Pedis tra l'altro fu poi sepolto in un'altra chiesa romana, la centralissima Sant'Apollinare, prima che le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi inducessero gli inquirenti ad una ricognizione complessiva nella chiesa, con l'apertura anche della tomba di De Pedis, i cui resti furono rimossi e trasferiti.
Facendo un "salto di qualità" anche nello spessore mafioso dei protagonisti, esequie di tutto rispetto, addirittura entrate nella leggenda, ebbero malviventi e mafiosi del calibro di Lucky Luciano il 29 gennaio 1962 a Napoli, con la bara sistemata in una barocca carrozza ricca di fregi; e di Carlo Gambino, che il 18 ottobre 1976 ebbe un vero e proprio bagno di folla a Brooklyn con oltre 150 persone. (ANSA)
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