Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

CINGHIALI PERICOLOSI E TUBERCOLOSI BOVINA, VERTICE IN PREFETTURA A MESSINA

Si è svolta nella mattinata odierna presso la Prefettura di Messina una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto dott. Stefano Trotta con la partecipazione dei responsabili delle Forze di Polizia, per un ulteriore esame della questione concernente la segnalata presenza di cinghiali in alcune zone del centro abitato cittadino.

Messina, 31/08/2015 - Alla riunione è stato invitato anche il dr. Santi La Macchia, Dirigente del Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale, per l’esame della potenziale situazione di rischio sanitario conseguente all’avvenuta diagnosi di tubercolosi bovina su una carcassa di cinghiale abbattuto durante la passata stagione venatoria. A tale riguardo il Dirigente dell’ASP, nel precisare che la percentuale di casi di animali affetti da tale patologia è in linea con il dato registrato a livello nazionale, ha sottolineato l’importanza di procedere ad una mirata campagna informativa rivolta sia alla popolazione, che va allertata sul rischio derivante dal consumo di carne di cinghiale cruda (come nel caso di salumi) o poco cotta, sia ai cacciatori, i quali devono essere opportunamente sensibilizzati sulla necessità di sottoporre a scrupoloso, preventivo controllo veterinario i capi abbattuti.

Il Prefetto ha preliminarmente delineato la normativa che, dal punto di vista della profilassi, disciplina il settore prevedendo le competenze di vari Enti operanti a livello sia statale (Istituto Zooprofilattico Sperimentale, con sede operativa a Barcellona Pozzo di Gotto) sia regionale (Assessorato all’Agricoltura, presente sul territorio attraverso le Ripartizioni Faunistiche Venatorie) sia provinciale (Azienda Sanitaria Provinciale, con il dipendente Servizio Veterinario).

Ha quindi assicurato che interesserà la competente Ripartizione Faunistica Venatoria di Messina affinché inserisca all’interno del regolamento in corso di adozione per la prossima stagione di caccia al cinghiale – il cui inizio è previsto per il 1° novembre prossimo – un espresso obbligo a carico dei cacciatori di sottoporre le carcasse degli animali abbattuti a previ controlli sanitari da parte delle Autorità competenti.

Il rappresentante del Governo, nell’ambito delle competenze riferite alle Forze di Polizia statali, ha poi impartito opportune disposizioni affinché siano svolte più incisive verifiche all’interno del piano integrato di controllo del territorio in atto, segnatamente nelle zone ove sono stati più frequenti gli avvistamenti di tale specie selvatica, raccomandando una tempestiva attivazione del Corpo Forestale, dell’Azienda Sanitaria Provinciale e del Comune, che dovranno operare in un congiunto raccordo sinergico per la prevenzione e repressione del fenomeno in esame.

Ha inoltre incaricato il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste di Messina, nella sua duplice qualità di responsabile del corpo di polizia forestale e di funzionario regionale, di partecipare alla riunione indetta sull’argomento dal Comune di Messina per mercoledì 2 settembre p.v., con invito a trasferire in tale sede gli esiti dell’odierno incontro.
Il Prefetto ha infine auspicato che vengano prontamente sensibilizzati dall’Amministrazione comunale i rappresentanti delle Associazioni dei cacciatori affinché, per il loro tramite, siano veicolate agli iscritti opportune indicazioni anche sanitarie di profilassi.

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