Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

CLAUDIO FAVA: MESSINA DENARO, PROBABILI VIAGGI IN GERMANIA E COLOMBIA

Possibile si appoggi sulla ‘ndrangheta
10/08/2015 - “Certamente Messina Denaro può recarsi più facilmente in Sudamerica e in Paesi in cui ci sono ancora rapporti criminali intensi. Penso ai Paesi produttori di coca, in particolare Perù e Colombia: l’asse con la Colombia ha garantito profitti ma anche protezione quando occorreva, italiani che sono andati a svernare in Colombia e viceversa. Ma c’è anche l’Europa, Germania, Francia Spagna, in luoghi meno di protezione ma più agevoli sul piano dell’investimento. Denaro ha una proiezione di sé stesso assai poco tradizionale, molto imprenditoriale e internazionale. Sicuramente i suoi interessi e spostamenti riguardano almeno 3 continenti, non inventiamo nulla”. Lo ha dichiarato Claudio Fava, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia e deputato del Gruppo Misto, intervistato da Klaus Davi nel corso del programma KlausCondicio in onda su YouTube al link https://www.youtube.com/user/klauscondicio. Alla domanda “La ‘ndrangheta, con la sua rete di franchising internazionale, potrebbe dare una mano a Messina Denaro?”, Fava ha risposto: “Non escludo che la ndrangheta potrebbe dare una mano a Messina Denaro. La ‘ndrangheta ha un’organizzazione capillare, in Australia è stata in condizione di poter determinare anche l’elezione di alcuni sindaci attraverso flussi migratori e insediamenti forti che sono diventati insediamenti criminali e in questo c’è una rete di garanzia e di tutela, oltre che di affari, che la ‘ndrangheta, forse la più grossa multinazionale sulla Terra, garantisce su tutti e 5 i continenti”.

“Non si può affatto escludere che Messina Denaro possa contare su alleati nei servizi e nelle forze dell’ordine, avendo di fronte a noi la storia di un depistaggio su stragi di via d’Amelio e di Capaci che dura da più di vent’anni. Sembrerebbe azzardato escludere che in Italia ci possano essere forme di tutela attraverso depistaggio o attraverso altre complicità”, lo ha dichiarato Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia e deputato del Gruppo Misto, ai microfoni di KlausCondicio, il programma di approfondimento di Klaus Davi, on air su YouTube (https://www.youtube.com/user/klauscondicio). E alla domanda di Klaus Davi “Non potrebbe essere una donna, una delle sue amanti a tradirlo?”, Fava ha risposto: “Il tradimento non ha senso, non credo che Messina Denaro sia stato tradito. La possibilità di tradirlo da parte della sua gente, dei suoi amici e dei suoi fedeli c’è stata per molti anni. Credo che alla fine cadrà quando la rete si stringerà a tal punto che farà qualche passo falso. Provenzano è stato catturato dopo una latitanza che è durata decine e decine di anni. Ed è stato catturato senza ricorrere al tradimento di nessuno”.

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