Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

GIACOMO LEOPARDI E GIUSEPPE PAMBIERI, UNA SFIDA PER EXPO 2015 COME BAN KI-MOON


"L'Infinito Giacomo”: vizi e virtù di un inedito Leopardi. Giacomo Leopardi protagonista assoluto del terzo appuntamento del festival “Teatro dei Due Mari” di Tindari, in scena domenica 2 agosto fra i reperti archeologici della Villa Romana di Patti. Lo spettacolo, dal titolo “L'infinito Giacomo”, con la regia di Giuseppe Argirò e la performance di Giuseppe Pambieri

Patti (Me), 03/08/2015 – Expo Milano 2015 lancia la “Sfida Fame Zero. Uniti per un mondo sostenibile”, per costruire un mondo in cui tutte le persone abbiamo accesso, sempre, a cibo sicuro e nutriente, perché possano condurre una vita sana, senza compromettere i bisogni delle generazioni future. "Sfida Fame Zero" è il progetto lanciato nel 2012 dal Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-Moon.
 Ed è un fiorire di proposte gastronomiche, di festival della gastronomia, di trasmissioni culinarie e di ricette strane, nuove, spesso improbabili, altre volte immangiabili.

E pensare che questo nostro ‘affamato’ Paese ha tra i suoi figli più celebrati e importanti chi in 49 ricette, raccolte in due foglietti di carta ingiallita e custoditi nella Biblioteca Nazionale di Napoli, ha tramandato in versi sublimi un elenco di prelibatezze da gustare e tramandare ai posteri, come il Passero solitario e L´infinito. E’ il conte Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro Leopardi, nato a Recanati il 29 giugno 1798 e morto a Napoli il 14 giugno 1837, poeta, filosofo, scrittore, filologo, il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale.

Il poeta (forse) più malato di tutti i tempi, affetto da seri problemi fisici e profondi disagi psicologici, gobbo (la malattia gli causò la deviazione della spina dorsale, con una doppia "gobba"); problemi cardiaci e respiratori, crescita stentata; problemi neurologici alle gambe e alla vista; parestesie e mancanza di sensibilità nervosa, febbri ricorrenti, stanchezza continua, ma non sofferente di cattiva digestione (almeno una volta arrivato a Napoli).
Tanto che l’edonismo gastronomico sembra sia stata una sua prerogativa o ‘conquista’, tanto che nei foglietti di cui sopra, Giacomo Leopardi indugia a poetare su prelibatezze gastronomiche, culinarie e ricette, con “minuziose descrizioni di ingredienti, procedimenti, dettagli degni del più raffinato ed esigente buongustaio”. Ed ecco ieri sera a Patti, in provincia di Messina, tra le vestigia della splendida Villa Romana, materializzarsi sul palchetto da ‘oratore’ uno dei più grandi interpreti delle poesie di Giacomo Leopardi, attore di prim’ordine e voce recitante come poche ne abbiamo a portata di mano. Giuseppe Pambieri, protagonista di un viaggio nella vita, nell’esistenza e nell’arte di Giacomo Leopardi, nella poesia precocissima della verità e del dolore.

L’infinito Giacomo di Giuseppe Pambieri e Giuseppe Argirò (coautore e regista), spettacolo inaspettato e magico, da ascoltare col registratore alla mano per tornarsene a casa con una magnifica raccolta delle maggiori e più conosciute poesie di Giacomo Leopardi, lette e interpretate da un magistrale Giuseppe Pambieri, per oltre un’ora compenetrato nella vita del grande poeta, con una forza recitativa fuori dal comune.

Un racconto… raccontato dallo stesso poeta, confidenzialmente… confidato al pubblico come a compagni di viaggio, su un treno che in fondo nessuno dei tanti aveva preso, ed eccoli là a dirsi quanto la vita può rendere infelici, quanto essa possa essere ingiusta e traditrice; quanto possa essere ghiotta di bugie e di verità, di cattiverie e bontà. Quanto un popolo possa essere vittima di governanti corrotti e malfattori; quanto l’uomo possa essere ingordo e criminale. Quanto il potere sia spregevole e sempre uguale, incapace di cambiare perché somigliante solo a se stesso: al potere!
Una serata di luna piena ed afa, ieri sera a Patti Marina, tra ruderi e memoria. Una di quelle serate magiche e temute, in cui una performance come quella di Giuseppe Pambieri, nei panni e per conto di Giacomo Leopardi, può rinfrescare l’anima e la mente, allontanarti dalla croce dei telegiornali, dagli impostori in essi immortalati e dei quali si è costretti ad ascoltare le gesta, le corruzioni, i latrocini, le vicende giudiziarie, le assoluzioni e i proscioglimenti. Senza sapere, senza ricordare che poco più in là, a un chilometro da quei catechismi mediatici, usati dal potere per addomesticare le masse, c’è la bellezza, la cultura, la grandezza della poesia e della storia: c’è la verità.

E perfino la buona cucina: 49 ricette nelle quali il ‘malatissimo’ poeta dell’Ottocento, si mostra poeta felicissimo, trasferitosi a Napoli, ospite dell´amico Antonio Ranieri, della quale città Leopardi descrive il degrado con parole assai amare ma ne apprezza la vitalità, la gente, le tradizioni e la cucina; le bellezze della campagna napoletana, i profumi di timo e del rosmarino, fiori di zucca fritti, cacio cotto, gelati e dolci. Dolci e gelati.
Tortellini di magro, capellini al burro, bodin di capellini o di latte, formaggi, zenzero e rosmarino, dolci e gelati, in una serata soltanto, assieme a un grande attore (Giuseppe Pambieri) e ad un repertorio poetico unico e assai gradito: Ultimo canto di Saffo, L'infinito, Alla luna, La ricordanza, Il Passero solitario, La vita solitaria, Alla sua donna, A Silvia, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio.

Tutto in una sola magica serata firmata Leopardi, Pambieri e Argirò.

Mimmo Mòllica
_____________

Commenti