Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

"MALALUNA" DI VINCENZO PIRROTTA: UN CANTASTORIE A TINDARI




"Malaluna", in scena domenica 23 agosto per il Festival "Teatro dei Due Mari" di Tindari (Messina). Dopo il successo di "All’alba Ettore muore due volte", il puparo e cantastorie Vincenzo Pirrotta torna a calcare il palcoscenico del Teatro Antico di Tindari con lo spettacolo "Malaluna", in scena domenica 23 agosto, ore 21.15, per il Festival "Teatro dei Due Mari"

22/08/2015 - Pièce musical-teatrale per chitarra e percussioni (suonate da Luca Mauceri), "Malaluna" è un flusso continuo di memorie e di immagini evocate da Pirrotta con il corpo e soprattutto con la voce, vero e proprio strumento musicale che con timbri e tonalità diverse riesce a ricreare le sonorità mediterranee e i rumori quotidiani e al contempo arcaici di Palermo, raccontata dall'autore con l’animo dell’innamorato e il piglio del testimone.

È il capoluogo siculo il grande protagonista della narrazione, con la sua anima meticcia, per metà occidentale e per metà ancora araba, con le sue tante contraddizioni e la sua umanità varia e dolorosa.
Fra "Pasque mafiose", in cui il capretto diventa un essere umano sgozzato per vendetta, le "bottane" di piazza Marina, vedove bianche di pescatori che non riescono a tenere a freno il desiderio, uomini accalcati come formiche alla festa di Santa Rosalia e le voci tumultuose del mercato, Pirrotta racconta la "sua" Palermo attraverso veloci istantanee fotografiche che riescono a descrivere l’insieme sfaccettato e altrimenti inafferrabile della città.

Il ritratto che ne viene fuori è quello di una Palermo a due facce, un po' dottor Jekyll e un po' mister Hide, illuminata da una luna bella e vagamente ostile, luminosa e allo stesso tempo oscura. Da una parte l'immagine di una città straordinaria e piena di colori, dall'altra la realtà “sconcia, slabbrata e brutale” della mafia e della sopraffazione.

«Questo spettacolo - racconta il protagonista, allievo di Mimmo Cuticchio ed erede della tradizione dei cuntisti - è nato qualche anno fa con Peppe Lanzetta dall'intenzione di raccontare Napoli e Palermo, due città cosmopolite che si scontrano con una classe politica che non sa tenere conto della loro grandezza. Poi la produzione si è disinteressata al lavoro e io ho deciso di proseguire da solo. Vi ho aggiunto nuovi segmenti e altri monologhi, ampliando e arricchendo lo spettacolo. Attraverso racconti terribili, in "Malaluna" vogliamo mettere a confronto la città moderna con il ricordo di una Palermo che non c'è più, denunciando i cambiamenti che hanno avvilito la parte poetica di questo luogo».

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