Messina, 14 agosto '15 - Le dimissioni dell’Assessore Mantineo confermano quanto la Cisl ha sostenuto nel recente passato, soprattutto in ordine nella riorganizzazione della struttura amministrativa del Comune di Messina che non risponde alle esigenze della collettività e soprattutto non da risposte ai bisogni della collettività. La scelta dell’assessore Mantineo, che deteneva la delega ai servizi sociali e anche al personale, per la Cisl è l’ennesima riprova che non ha mai partecipato alle scelte organizzative operate dalla Giunta Accorinti e dal Direttore Generale.
"Chissà perché dopo le dimissioni dell’esperto dei servizi sociali Tonino Ceraolo - sottolinea Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica - oggi si dimette l’assessore che lega la sua decisione alle impossibilità ed alle disfunzioni del dipartimento. Un settore strategico ed importante che sin dall’insediamento della giunta Accorinti è stato oggetto di tante disfunzioni e disservizi, dalla gestione dei servizi sociali, alla utilizzazione dei fondi PAC alla programmazione del Distretto Socio-Sanitario".
Nel corso degli anni ogni accordo raggiunto con l’assessore su servizi sociali, personale, precari, fondi PAC o cantieri di lavoro, ricorda il sindacato, è stato puntualmente disatteso o addirittura stravolto perché evidentemente le strategie del Comune di Messina vengono decise da “una sorta di cerchio magico” del quale evidentemente non ne fa parte l’Assessore dimissionario.
"Le dimissioni dell’assessore Mantineo, che i rumors già volevano da tempo - aggiunge Emanuele - non possono essere paragonate a quelle dell’assessore Cucinotta o di Todesco e del rifiuto di Conti Nibali. Evidentemente Accorinti, ma più di lui, il Direttore Generale devono interrogarsi su ciò che bisogna fare per far funzionare la macchina amministrativa sapendo che anche la legge sull’anticorruzione, oggi, impone di correggere il tiro".
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