Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

RICHIEDENTE ASILO SOSPETTATO DELL’ASSASSINIO DELLA COPPIA DI PALAGONIA, RIENTRAVA AL CARA DI MINEO

Catania, 31/08/2015 – Si chiama Kamara Mamadou, 18 anni, originario della Costa d'Avorio, il giovane ivoriano ospite del Cara di Mineo, il giovane sospettato del duplice omicidio di , Vincenzo Solano 68 anni e la moglie Mercedes Ibanez di 70, uccisi barbaramente nella loro villetta di Palagonia, in provincia di Catania. Il giovane ivoriano, ospite del centro di accoglienza di Mineo, è stato fermato dalla polizia, sospettato d’essere l’autore del duplice omicidio dei coniugi di Palagonia: aveva con sé il telefonino e il computer dei due anziani coniugi trovati morti in casa a Palagonia, Vincenzo Solano 68 anni e la moglie Mercedes Ibanez di 70, trovate completamente nude dopo il delitto. Nessun segno di scasso è stato notato dagli investigatori alle porte e alle finestre della villetta. Agli investigatori l’ivoriano avrebbe detto di avere trovato oggetti e indumenti di proprietà delle vittime “sotto a un albero".

La spiegazione non ha convinto gli investigatori e viene vagliata dagli uomini della Squadra mobile e della Scientifica di Catania. Kamara Mamadou al momento è indagato per ricettazione: sui suoi abiti sono state trovate tracce di sangue e in una borsa di plastica effetti personali delle due persone uccise. Il provvedimento di fermo è stato emesso dal procuratore di Caltagirone,Giuseppe Verzera. Ma al vaglio degli inquirenti sono i tabulati telefonici del giovane richiedente asilo, ospite del Cara di Mineo.
L'ivoriano – infatti – indossava i vestiti di Solano, come testimoniato dalle figlie delle vittime. Si pensa che il movente possa essere il tentativo di rapina. Un delitto davveero barbaro che induce gli inquirenti a ritenere che l'ivoriano non abbia agito da solo ma assieme a più complici extracomunitari. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di individuare gli altri possibili autori del delitto, gli eventuali complici. E’ stata la Polizia a fare la macabra scoperta del duplice omicidio dopo il ritrovamento di alcuni effetti appartenenti alle vittime in possesso dell’ivoriano, in particolare del telefonino sottratto a Vincenzo solano, l’uomo sgozzato e morto dissanguato, mentre la moglie è stata lanciata dal balcone.
Mamadou Kamara è il nome del 18enne accusato del duplice omicidio dei coniugi di Palagonia, Vincenzo Solano, 68 anni, e la moglie Mercedes Ibanez, 70 anni. Mamadou Kamara è ospite del Cara di Mineo, sbarcato a Catania l'8 giugno 2015, si era dichiarato profugo.
Il diciottenne fermato dalla polizia è stato bloccato ai controlli di rientro al Centro accoglienza di Mineo, in quanto nel suo borsone sono stati trovati il telefonino, un pc portatile e una telecamera, senza che il ragazzo abbia saputo dare spiegazioni sulla loro provenienza. A Palagonia la squadra mobile della questura di Catania e del commissariato di Caltagirone hanno così avviato prontamente le indagini.

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