Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

RIFORMA PA, IL GRANDE BLUFF: PARALISI DEI SERVIZI, LESIONE DEI DIRITTI

Roma, 05/08/2015 - “Un’altra pseudo riforma si aggiunge alla lunga lista dei provvedimenti inefficaci concepiti da questo Governo unicamente per gettare fumo negli occhi dei cittadini attraverso una pura operazione di “marketing”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale della UILPA, Nicola Turco, aggiungendo: “Ma gli addetti ai lavori sono ben consapevoli dell’inconsistenza di questo prodotto, lontano anni luce da quello spirito riformatore che avrebbe dovuto permeare un’operazione tanto delicata, destinata ad incidere sui livelli di qualità dei servizi erogati alla collettività, sulle condizioni di lavoro degli operatori nonché sul ruolo stesso esercitato dalla Pubblica Amministrazione per lo sviluppo e la competitività del Paese, di cui avevamo auspicato una spinta propulsiva per favorire la ripresa dell’economia.”

Prosegue Turco: “Siamo di fronte ad un “nulla di fatto”, al triste risultato di un’operazione condotta a senso unico, con una metodologia al di fuori di ogni logica democratica di confronto, mirata unicamente a mantenere inalterati sprechi e privilegi a detrimento di efficienza, funzionalità, valorizzazione delle professionalità”.

“Vogliamo ricordare a Matteo Renzi”, continua il Segretario generale della UILPA, “che riformare significa in primo luogo razionalizzare, tagliare gli sperperi e le spese inutili e, quindi, azzerare tutti quei costosissimi incarichi di consulenza derivanti da contratti stipulati con personale estraneo alla Pubblica Amministrazione; tutto ciò in favore della valorizzazione delle professionalità esistenti all’interno attraverso una logica meritocratica che, applicata anche alla dirigenza, si avvalga di sistemi di valutazione oggettivi, imparziali, scevri da favoritismi e manipolazioni personalistiche. Ed ancora, ridurre i centri di spesa, le società partecipate, intervenire in modo concreto e non aleatorio su quelle municipalizzate”.

“Con il recupero di tali risorse”, incalza il Segretario generale della Uilpa, “si sarebbe potuto finanziare adeguatamente il rinnovo del contratto, in assenza del quale non è ipotizzabile costruire alcuna riforma e valorizzare le risorse umane della P.A”.

“Così non va!”, afferma Turco. “I cittadini devono sapere che dietro gli annunci, le slide, i tweet, esiste una verità ben diversa, una realtà a tinte fosche. La riforma Renzi/Madia è destinata a produrre danni enormi, con ripercussioni gravissime non soltanto per i lavoratori ma per i cittadini tutti. La riduzione delle Prefetture e degli uffici periferici dello Stato, la soppressione del Corpo forestale dello Stato sono soltanto gli esempi più lampanti dell’arretramento dello Stato sul territorio e della minore tutela della collettività”.

“Restano invece ignorati da tale riforma”, aggiunge, “gli interventi per arginare le corruttele e per potenziare la lotta contro l’evasione fiscale, i miliardi di euro che ogni anno vengono sottratti alle casse dello Stato non sono stati considerati un problema da risolvere subito”.

Il Segretario generale della UILPA ammonisce: “Non consentiremo a nessuno di addossare ai dipendenti pubblici le colpe dello scadimento dell’offerta all’utenza e, tantomeno, di quei malfunzionamenti e di quelle inefficienze che costituiscono il frutto di scelte politiche scellerate, assunte in modo del tutto unilaterale, rifiutando qualsiasi forma di confronto con chi nella Pubblica amministrazione vive ed opera da sempre con profonda conoscenza di quei problemi e di quelle criticità che oggi rimangono il vero nodo irrisolto dalla Riforma della PA”.

Conclude Turco: “Ci chiediamo se il Premier si renda conto che l’inevitabile calo di popolarità trova le sue radici anche e soprattutto tra gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici”.


Commenti