Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SCORIE NUCLEARI: NO ALLA SICILIA PATTUMIERA, NO ALLA SICILIA COLONIA

Gli Indipendentisti Fns rinnovano la loro totale avversione a quanti pretendono di destinare le miniere siciliane dismesse a depositi di scorie e di rifiuti nucleari
24/08/2015 - In questi giorni, nonostante le ferie augustali, negli ambienti istituzionali ed in quelli politici, governativi e non, italiani e siciliani, si è tornati a parlare della imminente possibilità di “collocare” in Sicilia i depositi di rifiuti e di scorie nucleari, “prodotti” nel Centro e nel Nord Italia. Se ne parla, ovviamente, dall’alto verso il basso e nel consueto clima di arrogante decisionismo che ben conosciamo. Le località prescelte sembrerebbero essere le miniere dismesse dell’ENNESE e del CENTRO-SICILIA” in genere. Miniere, queste, a loro volta pericolose e sulle quali – com’è noto – non si sono placate le polemiche e le preoccupazioni per ciò che nel passato è stato fatto. E per quanto ancora oggi rappresentano.

A Roma e nel Nord Italia si dà per scontato che le complicità della classe politica ascarizzata, e comunque dominante in Sicilia – (a prescindere dalla coloritura dichiarata da questo o da quel partito e talvolta anche dalle etichette sicilianiste e/o pseudo-sicilianiste adottate e/o recitate) – aldilà di qualche protesta formale, finiranno con il rendersi preziose e riusciranno ad avvalorare qualsiasi decisione dovesse venire adottata in materia dal Governo Italiano. Così come, del resto, è avvenuto ed avviene da 154 anni a questa parte. A prescindere dallo Statuto Speciale di Autonomia. A prescindere dalla volontà, dagli interessi generali e dai diritti fondamentali del Popolo Siciliano. A prescindere dal diritto alla vita ed alla salute del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana. Si pensi – a solo titolo di esempio ed a prescindere da ogni altra considerazione – all’altissimo tasso di SISMICITA’ del Territorio Siciliano.
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Gli Indipendentisti FNS ritengono, per essere più chiari, che la ipotesi della SICILIA PATTUMIERA possa diventare, - continuando di questo passo – la classica goccia che farà traboccare il vaso.
Il Popolo Siciliano, - provocato ed indignato, - sarà capace di impedire, una volta per tutte, che la Sicilia venga trattata come “COLONIA INTERNA” dello Stato Italiano, costretta ad essere asservita ad interessi estranei ed ostili a quelli della stessa Sicilia.
Ci sia consentito di ricordare che questo è, peraltro, l’orientamento riaffermato solennemente a CALTAGIRONE, in occasione della celebrazione del 15°Congresso FNS. E che in tal senso si muove la Segreteria Nazionale del Partito, guidata dal dinamico Segretario Politico Francesco PERSPICACE.
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Insomma: la QUESTIONE SICILIANA, lasciata vergognosamente fuori dalla porta a Sala d’Ercole, a Palazzo d’Orleans ed in tante altre Istituzioni presenti in Sicilia, diventa, di giorno in giorno, sempre più scottante e sempre più ”attuale”. Ed obbliga il Popolo Siciliano tutto a guardare più in alto, a guardare al proprio futuro,a guardare all’Europa ed al Mondo. E ci obbliga a delegittimare quanti detengono ed usano il potere ed ogni altro mezzo in funzione ANTISICILIANA.
Per essere più espliciti, confermiamo, pertanto, che le SCORIE ed i “RIFIUTI” (nucleari e non), se malauguratamente dovessero arrivare in Sicilia, sarebbero restituiti al mittente con le spese …. a carico. E non solo!

Ai rappresentanti dell’ASCARISMO militante e dell’ANTISICILIA raccomandiamo di non “allargarsi troppo”. Anzi: a costoro ed ai loro mandanti rinnoviamo l’invito a …. METTERE GIU LE MANI DALLA SICILIA!!!

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