Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

PRETE-SANTONE: IL VESCOVO METTE IN GUARDIA I FEDELI: “LE ATTIVITA' SOPRANNATURALI DI DON MINUTELLA SONO INGANNEVOLI E PERICOLOSE"

È arrivata la 'scomunica' del vescovo Michele Pennisi per le pretese attivita' soprannaturali di don Alessandro Minutella, parroco del rione Romagnolo, a Palermo,, definite "ingannevoli e fuorvianti", "manipolatrici" e "pericolose". I suoi seguaci attraverso lui parlerebbero con presenze celesti; un'acqua miracolosa con poteri soprannaturali e terapeutici. La pesante aggressione verbale e le minacce davanti alla Curia, ai danni del vescovo di Monreale, a opera di alcuni fedeli per i quali quel sacerdote e' gia' santo. I fedeli: invitiamo codesto giornale a dare spazio alla versione dei presunti aggressori, dei quali la più piccola di 11 mesi, tre mamme e un disabile. Gli stessi, dopo sette anni di richieste anche scritte e mancate risposte, si sono sentiti in diritto di richiedere la spiegazione della comunicazione data dalla Diocesi di Monreale...

Palermo, 10 set. 2015 - Sale la tensione sul caso del 'parroco-medium' palermitano che asserisce di essere la voce di santi, come padre Pio, e di Maria, la madre di Gesu'. Si tratta di don Alessandro Minutella, parroco del rione Romagnolo, a Palermo, che a Carini, paese della provincia sotto la 'giurisdizione' della diocesi di Monreale, ha creato la Piccola Nazaret, comunita' dove raduna i suoi seguaci ai quali, attraverso lui, parlerebbero quelle presenze celesti, e dove sgorgherebbe un'acqua miracolosa con poteri soprannaturali e terapeutici. Solo che adesso e' arrivata la 'scomunica' del vescovo Michele Pennisi, che ha messo in guardia i fedeli circa le pretese attivita' soprannaturali di don Minutella, definite "ingannevoli e fuorvianti", "manipolatrici" e "pericolose".

Cosa che ha provocato condivisioni e accuse sulla pagina Facebook della diocesi, ma peggio ancora la pesante aggressione verbale e le minacce oggi, davanti alla Curia, ai danni del vescovo di Monreale, a opera di alcuni fedeli per i quali quel sacerdote e' gia' santo. Pennisi ha deciso di non sporgere denuncia, ma dai suoi uffici fanno sapere che e' in atto un confronto con il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, da cui dipende Minutella, per verificare i passi da compiere.
Probabile a questo punto la sospensione.

"Poiche' 'le divine locuzioni' di cui don Minutella e' artefice - spiega Pennisi - vengono ampiamente diffuse online, e rappresentano un serio rischio per il profondo turbamento di molte coscienze, si precisa che sono ingannevoli e forvianti le sue 'profezie' e che la loro diffusione mette seriamente a rischio la genuina devozione popolare verso la Madonna, gli Angeli e i Santi. E' quanto meno strumentale l'invenzione dell'acqua miracolosa, perche' gioca con la sacra sensibilita' dei semplici che vivono seri momenti di prova. Corre l'obbligo di avvertire tutti i fedeli che tali pratiche oltre ad essere contrarie al volere della Chiesa, sono fortemente sospette di manipolazione delle coscienze". Per questo, chiunque assiste a tali "illecite 'funzioni' di don Minutella, al quale era gia' stato vietato formalmente di celebrare l'Eucaristia o altra azione liturgica presso il cosiddetto centro 'Piccola Nazaret' di Carini, corre gravi pericoli per la propria fede". (AGI) .
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Invitiamo codesto giornale che ha dato ampio spazio alla versione di Sua Eccellenza Mons. Pennisi, circa la presunta aggressione “verbale” dallo stesso subita il 10 settembre presso la curia, a dare spazio alla versione dei presunti aggressori, dei quali la più piccola di 11 mesi, tre mamme e un disabile.
Gli stessi, dopo sette anni di richieste anche scritte e mancate risposte circa il centro di spiritualità mariana Piccola Nazareth, presso cui non vi è altro che preghiera, si sono sentiti in diritto di richiedere la spiegazione della comunicazione data dalla Diocesi di Monreale in data 9 settembre 2015.
Se basta questo per qualificarci “fanatici”, o se siamo tali perché andiamo a pregare in quel centro, siamo fieri di esserlo.
Visto che non l’ha fatto personalmente, invitiamo Sua Eccellenza a dirci che fine hanno fatto le richieste e le comunicazioni inoltrate e protocollate, o forse non facciamo parte del popolo di Dio perché seguiamo Gesù Cristo per mezzo di don Alessandro Minutella?
In che cosa siamo stati disobbedienti questo sacerdote e noi?
Fra l’altro, esiste nel carteggio con la curia di Monreale, che sarà tirato fuori al momento opportuno, più di un invito ad andare a pregare in quel luogo, e mai un divieto.
In che cosa consiste questa aggressione verbale?
Grati per lo spazio accordatoci, rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Irene Picone

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