Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

BOOKCITY MILANO 2015: ARMENIO EDITORE, UN SICILIANO ‘PICCOLO PICCOLO’ E LA VERITÀ CHE... MANCA

Milano, 27/10/2015 – C’è una coscienza collettiva negli uomini che non riposa, che non si quieta; capace di riscrivere la storia, di vivisezionarla, di sovvertire gli oroscopi. E’ la coscienza che, per dirla con le parole di Gesualdo Bufalino, permette agli uomini di “bestemmiare uno scempio”, ma pure di gioire e stupirsi per l’architettura radiosa “dell’arcata di un ponte”, “d’un muro di sassi”. "Così discorde è l’uomo, così indistinguibile in lui la cecità dalla luce”. E le umane giornate sono piene di “sordi che non vogliono sentire”, di “vedenti che non vogliono vedere”.
A Milano lo scorso 25 ottobre si è conclusa la quarta edizione di Bookcity Milano 2015, con una grande partecipazione di pubblico: 150.000 persone, eventi, incontri, letture ad alta voce, mostre e seminari dedicati al libro e alla lettura. Dal Castello Sforzesco agli altri spazi della città metropolitana: biblioteche, librerie, teatri, spazi insoliti e prestigiose sedi, come la Biblioteca Affori, ubicata al piano nobile di Villa Litta Modignani, una dimora aristocratica di fine Seicento, magnifica sede in stile tardo barocco, con un salone affrescato e i soffitti a cassettoni.
Qua si è svolto, il 25 ottobre alle ore 16, “A spasso con la legalità”, incontro con gli scrittori Luciano Armeli Iapichino, Gherardo Colombo e Claudio Savoldi Bellavitis. L’incontro, curato da Armenio Editore, ha avuto lo scopo di “passeggiare” fra libri ispirati a fatti realmente accaduti, assieme agli Autori e ai personaggi che questi fatti “li hanno attraversati, approfonditi, vissuti...”.
L’Uomo di Al Capone di Luciano Armeli Iapichino (Armenio Editore, 2014), Le vene violate di Luciano Armeli Iapichino (Armenio Editore, 2011), Lettera ad un figlio su Mani Pulite di Gherardo Colombo (Garzanti, 2015) e Il Conte di Claudio Savoldi Bellavitis (Armenio Editore, 2015), sono i libri attorno ai quali si è sviluppato il dibattito, attraverso letture, interventi, considerazioni a voce alta.
Nel programma di Bookcity Milano 2015, Armenio Editore ha presentato, assieme all’Autore, la nuova veste grafica del volume "Le vene violate" di Luciano Armeli Iapichino. All'incontro, presentato da Milena Ziino Colanino, hanno pure preso parte Gianluca Manca (fratello di Attilio Manca) e Valerio Barghini, giornalista de Il Giornale, che ha moderato l’incontro.
Bookcity Milano 2015, Rassegna dell'Editoria Europea, ha saputo così distinguere la “cecità dalla luce”, scancellandosi dalla categoria dei “sordi che non vogliono sentire”, dei “vedenti che non vogliono vedere”. Nell’epoca in cui nel nostro Paese un solo padrone dell’editoria detiene il 37%, Bookcity Milano 2015 consente ai cosiddetti piccoli editori di avere un proprio dignitosissimo spazio, per presentare la propria produzione, spesso di contenuto e qualità elevati e fuori dal coro.
E’ il caso dei volumi L’Uomo di Al Capone e Le vene violate di Luciano Armeli Iapichino; Il Conte di Claudio Savoldi Bellavitis (Armenio Editore, 2015), volumi di recente pubblicazione ‘sfuggiti’ al controllo dell’editoria imperante che spesso preferisce rendere “indistinguibile la cecità dalla luce”.

E’ merito di un “piccolo editore” – infatti – se una vicenda tragica e irrisolta come quella di Attilio Manca, il giovane urologo di Barcellona Pozzo di Gotto ucciso dalla mafia (e non solo), è tutt’oggi studiata, indagata e dibattuta, perché su di essa non scenda l’oblio, perché la ricerca della verità non cessi prima che essa abbia visto la luce.
I familiari del giovane Attilio non hanno mai smesso di cercarla quella verità, non risparmiando le energie e i mezzi. Gianluca Manca, fratello di Attilio, nella nuova veste grafica del libro di Luciano Armeli, “Le vene violate”, arricchito dai magnifici disegni di Loretta Galvan, ha inserito un accorato appello rivolto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
“[…] A Lei, Presidente siciliano […] chiedo: non si ponga (almeno Lei) in una posizione di chiusura totale verso gli umili; non si trinceri dietro i muri del palazzo istituzionale per non udire il loro urlo di sofferenza; non chiuda con il Suo silenzio quella bara sul volto tumefatto di mio fratello che altri hanno già cercato di saldare per sempre con il metallo dell’ignominia […]. Se ai nostri occhi non è più data la possibilità di gioire dell’affetto del nostro congiunto, che ci resti, se non altro, la speranza di poter guardare quelli onesti di un Presidente coraggioso che ci porga la mano.”
Editori 'piccolo piccoli', allora, editori di borgata o di campagna? No editori fuori percentuale, semmai. Editori come Antonino Armenio che scavano nel solco ostico della verità e ne estraggono con fatica pietre, schegge di ordigni micidiali, strumenti di guerre bestiali e crudeli, dove “seppellire” è la parola d’ordine. Seppellire perché la verità venga messa a tacere, perché nell’uomo rimanga “indistinguibile la cecità dalla luce”. Possibilmente per sempre!

Così Armenio Editore, pubblicando L’Uomo di Al Capone di Luciano Armeli Iapichino, scava nelle mancate verità di un’America spaccona e di un povero cristo di Galati Mamertino, convinto che il “comandare è meglio del fottere”, al quale la scuola non ha fatto in tempo a far capire l’equivoco: cioè, che il “lavorare è meglio del fottere". E dove la scuola non è arrivata possono arrivare un editore, uno scrittore e un libro.
Così Claudio Savoldi Bellavitis, con il suo volume Il Conte (Armenio Editore, 2015), torna sulle mancate verità di una vicenda che si identifica con una saga familiare fatta di aristocratiche strafottenze, di raffinate infingardaggini, di impensabili audacie che nella Milano da bere riempivano i salotti di ricevimenti esclusivi e pettegolezzi, i giornali di cronache criminose e i tribunali di dispute legali e familiari senza sentenze definitive né verità.

Tre libri della ‘legalità’ e un editore siciliano 'piccolo piccolo', Armenio Editore, al quale Bookcity Milano 2015, Rassegna dell’Editoria Europea, ha fatto bene a dare uno spazio così importante, nell’anno di Expo 2015 che, se non riuscirà a sfamare il Pianeta di cibo lo avrà fatto almeno con la letteratura e la conoscenza. Perché l'editore è parte di quella "coscienza collettiva" che non riposa, che non si quieta; capace di riscrivere la storia, di vivisezionarla. E’ la coscienza che può rendere distinguibile "la cecità dalla luce” e aiutarci a scoprire la verità che... Manca!

d.m.c.

Commenti