Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

EMERGENZA IDRICA A MESSINA: RENZI DICE 'VERGOGNA' E INVOCA L'ESERCITO, ACCORINTI CHIEDE LO STATO DI CALAMITA'

Messina, 30/10/2015 - Il premier Matteo Renzi si scaglia contro i ritardi e le lungaggini che costringono la città di Messina e i messinesi senza acqua già da diversi giorni. Lo riferiscono ambienti della presidenza del Consiglio. Il premier ha definito, riportano le stesse fonti, la vicenda una "vergogna". Perciò anche la decisione di far intervenire l'Esercito Italiano. Il sindaco Accorinti chiede invece "lo stato di calamità naturale". "Stiamo valutando la possibilità di avanzare tale richiesta, non per un tubo rotto ma per dissesto idrogeologico", ha detto il sindaco di Messina, Renato Accorinti, ai microfoni di inBlu Radio, commentando l'emergenza acqua in seguito ad una frana nel territorio di Calatabiano, da dove proviene la rete idrica che approvvigiona la città di Messina. La frana ha provocato numerosi danni alle condutture che giungono a Messina dalla provincia di Catania.
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In relazione alla grave emergenza idrica che sta interessando la città di Messina, si porta a conoscenza che la Prefettura, già lunedi scorso, aveva promosso una dedicata riunione dalla quale era emerso che le criticità sarebbero state risolte nell’arco di 48 ore, essendo già stati avviati gli interventi necessari per la riparazione del danno causato alla condotta idrica di Fiumefreddo, in località Calatabiano (CT). Contestualmente il Comune avrebbe provveduto all’approvvigionamento di acqua alla popolazione secondo un ordine di priorità prestabilito.
Nel pomeriggio di ieri, a causa di ulteriori smottamenti nel luogo della frana, è emersa l’impossibilità di riattivazione dell’impianto nei tempi previsti.

Nella mattinata di oggi, il Prefetto ha convocato una nuova riunione per fare il punto della situazione e concordare eventuali ulteriori iniziative in aggiunta a quelle già assunte .
Lasciata impregiudicata l’attività tecnico riparativa cui avrebbero provveduto i tecnici dell’AMAM, la Prefettura si è soffermata prioritariamente sulla necessità di una più idonea distribuzione di acqua alla cittadinanza chiedendo alla Protezione Civile Regionale ed al Ministero della Difesa ulteriori dieci autobotti oltre quelle già disponibili.
Nel corso dell’incontro sono state ribadite le priorità da tenere presenti nell’ordine della distribuzione, e precisamente: Sicurezza, Sanità, Servizi pubblici essenziali, Carceri, Uffici giudiziari e fasce disagiate della popolazione, senza tralasciare l’esigenza condivisa da tutti di ampliare i punti di distribuzione, coprendo le zone della città meno servite.
E’ stata evidenziata anche la possibilità dell’arrivo di una nave cisterna da Napoli con una portata di acqua pari a circa cinquemila tonnellate da immettere direttamente nelle condotte cittadine.

Nel pomeriggio odierno è stata fatta una ricognizione dell’attuazione delle misure concordate ed è stato riscontrato che l’autoparco municipale ha dimostrato gravi carenze organizzative , risultando che, a distanza di sei ore dalle decisioni assunte dal tavolo tecnico, sono state impiegate soltanto poche autobotti, e sono stati attivati soltanto tre punti di distribuzione in tutto il territorio comunale. Anche l’Ospedale Papardo, che nel corso della riunione aveva rappresentato pressanti esigenze di fornitura idrica, ha lamentato nel pomeriggio di oggi una grave insufficienza nell’approvvigionamento con rischio di chiusura di reparti.
Inoltre l’Amministrazione comunale ha ritenuto di non richiedere l’intervento della predetta nave cisterna.

Per quanto sopra il Prefetto ha deciso di assumere il coordinamento dell’emergenza, utilizzando, come strumento operativo, l’unità di crisi già attivata nella mattinata odierna, che è stata ulteriormente integrata con il Dr. Carmelo Di Vincenzo, Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste che sovrintenderà alle operazioni afferenti ad un razionale piano di distribuzione delle risorse idriche e con l’Ing. Leonardo Santoro , Dirigente dell’Ufficio del Genio Civile che monitorerà i lavori di ripristino dell’impianto, anche al fine di acquisire tempestive e puntuali notizie.
Da questa Prefettura è stata altresì inviata alla Società Marnavi di Napoli formale richiesta per l’arrivo in porto nella serata di domani del suddetto mezzo navale ed a tal fine è stata coinvolta l’AMAM perché appronti immediatamente i necessari raccordi tra la cisterna e la condotta idrica cittadina.

Per quel che concerne l’incremento del numero delle autobotti, la Protezione Civile Regionale ha comunicato che stanno per giungere in città cinque mezzi. Nelle prossime ore si attende anche l’arrivo delle dotazioni dell’Esercito.
Al fine di acquisire utili indicazioni sulle situazioni di maggiore criticità, il Prefetto ha infine incontrato nella serata anche i Presidenti delle Circoscrizioni comunali con i quali sono state concordate le modalità operative per l’approvvigionamento dei rispettivi territori.
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Emergenza idrica nel messinese; Germanà: “L'amministrazione temporeggia senza arrivare ad una soluzione. Ho personalmente coinvolto il sottosegretario alla difesa: il Coi invierà i mezzi.”

“Dopo un confronto con il direttore generale del dipartimento regionale di Protezione Civile, Calogero Foti, ho personalmente coinvolto il sottosegretario alla difesa, onorevole Gioacchino Alfano, affinché si operi nella direzione del coinvolgimento del Coi”, così il deputato regionale del Nuovo CentroDestra, onorevole Nino Germanà, sull'emergenza idrica in corso nel messinese.
“ In una situazione come quella che si sta protraendo nel messinese è doveroso un intervento massiccio ed evidentemente non è nella capacità di chi regge la città operare come è necessario, quindi non posso permettermi di attendere oltre che l'amministrazione temporeggi ulteriormente senza arrivare ad una soluzione. Ho già parlato con il Prefetto che sta preparando proprio in questo momento una richiesta ufficiale rivolta al Comando operativo di vertice interforze affinché si inviino i mezzi di emergenza necessari, con effetto immediato!”, conclude il parlamentare.
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Considerata la ormai grave e perdurante situazione di grave crisi idrica che si protrae ormai da cinque giorni nella nostra città, Futuro a Sinistra Messina, nello stigmatizzare la grave situazione che si è venuta a creare, evidenzia come aldilà delle problematiche tecniche oggettive che hanno causato l’interruzione della rete idrica del Fiumefreddo , la gestione dell’ emergenza che si è venuta a creare sia stata assolutamente inadeguata sia da parte dell’AMAM , quanto dal Comune. Appare evidente come ad una sottovalutazione iniziale del problema , ad un approccio ottimistico assolutamente fuori luogo del Sindaco, che rappresentava una risoluzione del problema in termini brevissimi, esaltando l’intervento e l’approccio tecnico dell’AMAM, si sia invece registrata una pessima informazione e una fuorviante comunicazione alla cittadinanza , insieme ad una totale sottovalutazione della gravità della situazione. Esprimiamo forti perplessità ,quindi sulle modalità che si stanno seguendo dal punto di vista tecnico operativo , quanto sulla ricerca di soluzioni tampone ed interventi alternativi da porre in essere per alleviare i disagi della cittadinanza.

La situazione è al collasso , sono a repentaglio oltre le stesse condizioni di grave pericolo igienico sanitario, le condizioni di normale convivenza civile e di pubblica sicurezza. Appare, altresì, tardivo l’intervento del prefetto che solo oggi ha convocato le parti interessate a fronteggiare la situazione, costituendo l’unità di crisi. Appare chiaro che i disagi si protrarranno ancora per lungo tempo a discapito della cittadinanza allo stremo della sopportazione. Non è più tollerabile che la tredicesima città d’Italia sia ancora approvvigionata dal solo acquedotto del Fiumefreddo e non sia utilizzabile l’acquedotto dell’Alcantera ,sono necessari monitoraggi continui atti a prevenire queste gravi situazioni. Ribadiamo l’importanza del concetto di acqua bene comune, richiamandoci al referendum su acqua pubblica del 2011.
Anticipiamo che nei prossimi giorni l’Onorevole Stefano Fassina presenterà una interrogazione urgente alla Camera dei Deputati sulla questione Emergenza idrica a Messina.
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Rifondazione comunista con una nota a firma del Segretario Regionale Mimmo Cosentino e del Segretario Provinciale Alfredo Crupi:

La popolazione di Messina sta soffrendo enormi disagi, che paiono incredibili nel XXI secolo, per la mancanza d'acqua. Le istituzioni preposte si sono dimostrate inadeguate a comprendere e fronteggiare la situazione creatasi.
Mentre ringraziamo i lavoratori dell'Amam per l'impegno profuso ad ogni livello, chiediamo che vengano accertate eventuali responsabilità e che venga profuso dal Comune un maggiore impegno nel dare le corrette e necessarie informazioni alla cittadinanza e nel garantire l'erogazione idrica possibile in maniera equa per tutte le zone della città, dando la priorità alle strutture sanitarie e alle fasce disagiate della popolazione.

Il Governo nazionale, il Ministero dell'Interno, la protezione civile, il governo Crocetta, hanno accumulato incomprensibili ritardi di fronte ad una emergenza che richiedeva interventi tempestivi e adeguati alla drammaticità della situazione.
Non possiamo però esimerci dall'evidenziare che oggi la popolazione messinese paga il prezzo delle politiche di privatizzazione della gestione dell'acqua e, nello stesso tempo, l'assenza di politiche di prevenzione e messa in sicurezza del territorio. Privatizzazione dei beni comuni e assenza di interventi contro il dissesto idrogeologico sono le espressioni ciniche di politiche liberiste che vanno contrastate, puntando con forza sull'intervento pubblico, sulla cura del territorio e sulla ripubblicizzazione dell'acqua. Tutto ciò richiede scelte chiare e finanziamenti pubblici adeguati, piuttosto che gli sprechi e gli affari che si vogliono foraggiare con il rilancio del Ponte sullo Stretto.
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ASSOUTENTI MESSINA, Associazione di tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici, in linea con gli obiettivi che da sempre l’Associazione persegue, intende tutelare i diritti di ogni cittadino e utente che abbia subito un pregiudizio da questa assurda e drammatica situazione.Pertanto, Assoutenti offre la propria assistenza a tutti i titolari di un contratto di fornitura del servizio idrico per una o più unità immobiliari ubicate nel Comune di Messina che nel corso dell’ultima settimana abbiano subito danni e disagi riconducibili direttamente o indirettamente alla mancata e/o ridotta erogazione dell’acqua dalle condutture comunali.
Nei prossimi giorni sarà inserita sul sito internet di ASSOUTENTI (www.assoutentimessina.it) una guida per consentire ai cittadini lesi di tutelare i propri diritti, anche di natura risarcitoria, e per promuovere le necessarie azioni dinanzi alle competenti Autorità.

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