Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

EXPO 2015: AL CLUSTER BIOMEDITERRANEO 3 GIORNI SU NUOVE POLITICHE DEL MARE

Expo: al Cluster Biomediterraneo ha preso il via oggi la tre giorni sulla cooperazione transnazionale nella nuova programmazione europea. Show cooking, presentazioni e video tra le iniziative collaterali

Milano, 29/10/2015 - Nuove politiche del mare per salvaguardare la biodiversità e gli ecosistemi marini e nel contempo assegnare un ruolo finalmente di vero protagonismo al settore della pesca. Ad Expo se lo chiedono esperti e referenti internazionali all’interno del Cluster BioMediterraneo dove stamani si è aperta la tre giorni del seminario d’approfondimento promosso dalla rete dei Gac siciliani (gruppi di azione costiera) per discutere delle nuove opportunità per lo sviluppo locale costiero attraverso la cooperazione transnazionale nella nuova programmazione europea. Il Fep, il fondo europeo della pesca, ha introdotto nuove misure per il sostegno dei piani strategici delle zone costiere mirando alla valorizzazione del mare come risorsa-sistema. In Sicilia sono undici i Gac che, ciascuno secondo le proprie peculiarità, consentono di valorizzare complessivamente le zone costiere e in generale i territori. Da Est ad Ovest, i vari Gac siciliani (Il sole e l’azzurro, Isole di Sicilia, Golfi di Castellamare e Carini, Dei due mari, Torri e tonnare, Golfo di Termini Imerese, Golfo di Patti, Riviera etnea, Costa dei Nebrodi, Golfo di Gela, Ibleo) operano attraverso azioni che mirano anche al sostegno dello sviluppo economico delle zone costiere implementando la filiera che non può fermarsi alla semplice pesca in mare.

All’interno del seminario i rappresentanti istituzionali dei vari Paesi europei che si affacciano nel mar Mediterraneo, insieme agli esperti del settore, hanno avviato i gruppi di lavoro per arrivare alla sottoscrizione del protocollo d’intesa per la costituzione dell’Itinerario Europeo del Pescato che valorizzerà coste e territori. “E’ un nuovo modo di intendere le politiche del mare – ha spiegato Dario Cartabellotta, responsabile unico Cluster BioMediterraneo aprendo oggi pomeriggio la sessione plenaria alla presenza dei rappresentanti istituzionali dei vari Paesi europei – Il Mediterraneo è il luogo dove si incrociano le diverse culture e dove è ancora forte ed importante il rapporto tra l’uomo e il mare, dove la pesca è un’attività importante che riguarda l’economia.


Lo sforzo che oggi si deve fare è quello di ripartire dalla cultura marinara nel segno della cooperazione. Un ruolo che spetta ai Gac eleggendo la pesca a strumento economico di valorizzazione dei territori”. Ed in quest’ottica l’enogastronomia diventa la base per la promozione del prodotto ittico. Un esempio diretto lo si è avuto oggi a pranzo con il primo degli show cooking previsti. Ospite lo chef stellato Vincenzo Candiano, della Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla, ha proposto uno straordinario piatto con gamberoni scottati su crema di cipolla di Giarratana e formaggio Ragusano Dop, limone candito e riduzione di liquirizia. Il folto pubblico presente, che ha gradito questa bontà poi posta in degustazione, ai microfoni di Lorenza Fumelli di Agrodolce e del giornalista Michele Barbagallo ha dichiarato di voler scegliere la Sicilia come meta preferita per le prossime proprie vacanze.

Un’azione di promozione che ha ben funzionato tra sapori e storie millenarie alcune delle quali raccontate nel libro "Alimentaria Historiae: note in margine alla cultura gastronomica siciliana" a cura del Co.Ri. Bi. A e dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, presentato a margine dello show cooking e accanto ad una tavola imbandita di prodotti tipici dell’isola, dal pomodoro di Pachino al Cerasuolo di Vittoria, dal cioccolato di Modica alla frutta martorana, dai formaggi storici ai salumi dei Nebrodi. Al termine dello show cooking Cartabellotta ha invitato sul palco il commissario del padiglione Libano, Simon Jabbour e il delegato del Ministero dell'Economia libanese, Georges El-Khoury, sancendo il gemellaggio tra la Sicilia e il Libano.
Domani è prevista la presenza del ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, dei sottosegretari Giuseppe Castiglione e Simona Vicari nonché i vertici dei dipartimenti del Ministero e della Regione per quanto riguarda il settore della pesca. Nel pomeriggio saranno illustrate le buone prassi realizzate dai Gac siciliani. Venerdì, per la giornata conclusiva, spazio invece al confronto tra le esperienze dei Gac della Sicilia, della Calabria e della Campania.

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