Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

PREFETTURE, ASSEMBLEA NAZIONALE AL MINISTERO DELL’INTERNO

Cgil Cisl Uil: “Capo di Gabinetto conferma decreto. La mobilitazione crescerà: no alla soppressione delle 23 sedi”. Enna tra le sedi che potrebbero essere soppresse

Roma, 30 ottobre 2015 – “Chiediamo il ritiro immediato dello schema di decreto che prevede la soppressione delle 23 Prefetture. Siamo pronti a far crescere la mobilitazione per impedire l’arretramento dello Stato dal territorio e per tutelare i lavoratori degli uffici territoriali del governo”, così Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa alla grande assemblea nazionale che si è tenuta oggi al Palazzo del Viminale. Assemblea che ha visto protagonisti, oltre ai delegati sindacali ed Rsu delle prefetture a rischio anche i rappresentanti della politica e delle istituzioni locali.

Durante l’iniziativa, una delegazione di Cgil Cisl e Uil è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Ministro Angelino Alfano: “Lo schema di Dpr è stato confermato, mettendo così fine alle polemiche sollevate dallo stesso ministro, che negava addirittura l’esistenza del testo, quando proprio dai suoi uffici ci era stato inviato ufficialmente. La forte protesta dei lavoratori, insieme a quella delle 23 comunità locali che si vedrebbero private di presidi essenziali di legalità e sicurezza, ha fin qui congelato l’iter di approvazione del provvedimento che, come ha comunicato il capo di gabinetto, è oggetto di ulteriori approfondimenti. Ora ne chiediamo il ritiro”.

Per questo Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa sono pronte ad intensificare le azioni di contrasto e sensibilizzazione: “Contro questa ipotesi di arretramento, che si associa alle proteste in atto contro il taglio del Fua e a quella generale per il diritto al rinnovo del contratto, faremo crescere la nostra mobilitazione in tutti i posti di lavoro e stiamo già programmando una nuova iniziativa nazionale. Non ci fermeremo fin quando non otterremo risposte concrete nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori”.



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