Assistiamo in queste ore al tentativo di mistificare la realtà da parte di protagonisti di lungo termine della vita politica cittadina, peraltro direttamente coinvolti con rappresentanti dei loro partiti nei recenti, disgustosi episodi
Messina, 21/12/2015 - I fatti sono evidenti, le immagini che le telecamere hanno consegnato all'opinione pubblica raccontano con assoluta chiarezza la maniera in cui molti esercitano il ruolo di rappresentanti dei cittadini dentro le istituzioni. Lo spettacolo della transumanza, condito da brindisi e zampognari, ha aggiunto aspetti folcloristici al teatrino di una politica che tenta disperatamente di continuare a tenere in scacco la città.
Fatti che mettono con le spalle al muro larga parte della classe dirigente che da decenni ha fatto il bello e cattivo tempo, e che confermano ancor di più il significato che la vittoria di Renato Accorinti ha avuto, dando un messaggio di speranza e di pulizia ai messinesi: basta con questi metodi, è possibile amministrare in maniera diametralmente opposta.
Registriamo peraltro che la necessità di apparire in tv impedisce a Carbone, commissario del PD messinese, di informarsi su cosa sia effettivamente accaduto e continui ad accadere dalle nostre parti, raccontando verità parziali che mirano solo ad aumentare la confusione, rischiando altresì di delegittimare chi a Messina invece si è sobbarcato l'onere di intraprendere percorsi nuovi e di reale cambiamento.
Più in generale, leggiamo di una insolita convergenza di esponenti della vita politica a sostegno della mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, mentre registriamo da parte degli stessi un assoluto silenzio sullo svuotamento di un partito effettuato con uno schiocco delle dita.
Il tentativo poi di addossare anche minime responsabilità al Sindaco in merito ai comportamenti indecorosi dei consiglieri comunali si commenta da solo, rientra nella solita abitudine di stravolgere la realtà che però questa volta è miseramente fallito: fortunatamente la stampa ha stigmatizzato certe falsità.
E su questo scenario incombe il Masterplan, con la gestione di prossimi importanti e ricchi appalti che nel nostro territorio potrebbe materializzarsi.
Anche per questo oggi più che mai è necessario creare una rete tra tutti i soggetti che si indignano e non vogliono che la città precipiti nuovamente nel disastro morale.
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