Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ARDIZZONE QUERELA FIUMEFREDDO, LE CARTELLE DI RISCOSSIONE SICILIA AL CENTRO DELLA VICENDA

Palermo, 14 gennaio 2016 – Il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone,  ha sporto querela per diffamazione a corpo politico nei confronti del presidente di Riscossione Sicilia Spa, Antonio Fiumefreddo, per la pubblicazione sulla stampa dell'elenco dei deputati regionali con le relative posizioni a ruolo con Riscossione Sicilia. Al centro dell'azione giudiziaria nei confronti di Fiumefreddo sono pure le frasi dette dal presidente di Riscossione Sicilia dopo che l'Ars non approvò la ricapitalizzazione della società. Il presidente Ardizzone si è recato ieri  a Palazzo di giustizia, dove ha consegnato al procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, una querela per diffamazione a corpo politico nei confronti di Antonio Fiumefreddo. Ardizzione era accompagnato dall'avvocato Enrico Sanseverino. Come detto, la qurela di Ardizzione riguarda la pubblicazione dell'elenco dei deputati regionali con le relative posizioni a ruolo con Riscossione Sicilia e le affermazioni di Antonio Fiumefreddo dopo la mancata approvazione da parte dell'Ars dellla ricapitalizzazione della società.

Come si ricorderà, lo scorso 29 dicembre 2015, il M5S mise a segno un emendamento che blocca i finanziamenti a Riscossione Sicilia, emendamento che è passato col voto segreto: 36 favorevoli, 33 contrari e che Crocetta considera: "Atto gravissimo, la società sarà costretta a portare i libri in Tribunale". Riscossione Sicilia, la società che gestisce i tributi rischia ora la bancarotta. L'emendamento del M5S all'Ars cassa una norma di bilancio che assegnava 2,5 milioni di euro per la ricapitalizzazione della società.

“Continuare a finanziare Riscossione Sicilia è come versare acqua in un secchio bucato”. Così, la deputata M5S all’Ars Claudia La Rocca, commentò l’operazione di continua ricapitalizzazione della partecipata della Regione, diventata inutile oltre che insostenibile. Da qui l’emendamento a prima firma Giancarlo Cancelleri che ha avuto il via libera a sala d’Ercole, stoppando il previsto contributo di due milioni e mezzo a favore della società e mandando ancora una volta sotto il governo.
“Da tre anni – afferma La Rocca – in commissione sentiamo gli stessi discorsi, ma senza che si arrivi mai a una reale soluzione. Dall’assessore all’ultimo dei deputati invochiamo un piano industriale che non è mai arrivato. E’ evidente che Riscossione abbia un problema strutturale, e non è certo con ulteriori finanziamenti che si risolvono. Quest’anno sta chiudendo con un passivo di oltre 11 milioni e mezzo di euro. Dovevamo tirare il sasso in queste acque stagnanti, speriamo sortisca l’effetto che finora non c’è stato”.

Il 7 gennaio 2016, con un comunicato, Dino Fiorenza, deputato segretario dell'Assemblea Regionale Siciliana, con riferimento alla vicenda dei debiti di alcuni parlamentari regionali nei confronti di Riscossione Sicilia, dichiarava: "In merito alla vicenda relativa ai debiti di alcuni parlamentari regionali nei confronti di Riscossione Sicilia, credo necessario precisare che ho contestato, nei tempi e nei modi previsti dalla legge, alcune cartelle relative a presunte contravvenzioni mai notificate e a contributi alla cassa professionale, a mio avviso non dovuti. Le cartelle esattoriali in oggetto sono state quindi contestate innanzi al Tribunale competente, che in alcuni casi si è già espresso a mio favore. Chiunque quindi utilizzi il termine di "evasore" fiscale riferito al sottoscritto, si assume quindi la responsabilità che ne consegue anche in termini di possibile querela. Tengo inoltre a precisare di non aver ricevuto alcuna comunicazione di pignoramento."

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