Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

BEPPE ALFANO: “UN MISTERO SU CUI FARE PIENA LUCE PER FAR EMERGERE TUTTA LA VERITÀ”

Giuseppe Lumia, componente Commissione parlamentare antimafia, ricordando il giornalista ucciso dalla mafia a Barcellona P.G. l'8 gennaio 1993: "La morte di Beppe Alfano rappresenta ancora un mistero su cui bisogna fare piena luce per far emergere tutta la verità”
Roma, 08 gennaio 2016 – “Beppe Alfano è stato un giornalista coraggioso che si è battuto per la verità. Non chiuse gli occhi di fronte ad una realtà, quella della provincia di Messina, fortemente compromessa da un sistema criminale composto da affaristi, mafiosi, politici collusi e massoni. Grazie alle sue inchieste ha, addirittura, intuito la presenza nel territorio di alcuni importanti capi di Cosa nostra in latitanza”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, ricordando il giornalista ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) l'8 gennaio del 1993.

“Come è spesso accaduto in casi simili – aggiunge – Beppe Alfano fu lasciato solo, anche da persone che lui conosceva benissimo in politica e in magistratura. Ed è proprio in questi due ambiti che devono ancora emergere ruoli e responsabilità. Senza dubbio la morte di Beppe Alfano rappresenta ancora un mistero su cui bisogna fare piena luce per far emergere tutta la verità”.

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