Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

LA SARACENA VOLLEY RITROVA LA VITTORIA

Le atlete del presidente Leone battono in casa il Messana Tremoti. Prestazione di squadra per le ragazze di mister Venuto
25/01/2016 - La All Work Saracena Volley, nell’ultima giornata di andata, ritrova la vittoria ed il sorriso. Le ragazze di mister Peppe Venuto hanno conquistato la prima vittoria del 2016 ai danni di una ostica Messana Tremonti. Il risultato finale di 3-1 (25-23; 25-19; 13-25; 25-19) rispecchia perfettamente l’andamento della partita. Il primo set è stato giocato punto a punto. La Saracena Volley è entrata in campo determinata e desiderosa di riscattare le ultime tre sconfitte consecutive rimediate contro Santo Stefano, Liberamente Acicatena e Cresci in rete Messina. Nonostante le numerose assenze per infortunio (Emanuela Mazzurco, Raffaella Miragliotta e Francesca Manfrè) e le giocatrici non al top (Veronica Foraci, Claudia Ferraccù, Alessia Giuffrida e Martina Brigandì), le ragazze del presidente Luca Leone hanno stretto i denti e lottato di squadra dando tutto quello che avevano. Una partita combattuta grazie anche ad una coriacea Messana Tremonti, allenata da Norma Pilota, che ha giocato con grinta e grande agonismo rendendo vita difficile a Foraci e compagne soprattutto con una prestazione maiuscola in difesa.

La Saracena Volley riesce a chiudere, anche se con difficoltà, il primo parziale, partendo subito forte nel secondo. Andate subito avanti (14-5) hanno poi mollato per rifiatare facendo avvicinare pericolosamente le avversarie (20-16). Poi lo sprint finale ha chiuso la frazione sul 25-19.
Da dimenticare il terzo set in cui le atlete di casa hanno completamente dimenticato di giocare (13-25). Ma l’attesa reazione è arrivata nel quarto set quando Martina Brigandì e compagne hanno stretto i denti e messo in campo la voglia di riscatto che avevano riuscendo a conquistare l’intero bottino in palio che, oltre per la classifica, serve soprattutto per il morale.
Adesso si può guardare con maggiore tranquillità alle due settimane di pausa per poter lavorare sul piano atletico, ma soprattutto cercare di recuperare le giocatrici infortunate.

«Finalmente – ha commentato il capitano Veronica Foraci – ritroviamo la vittoria. Questi tre punti sono importantissimi per la classifica, ma soprattutto per il morale. Abbiamo giocato di squadra, lottando su ogni pallone. Loro hanno difeso molto bene e ci hanno messo in difficoltà, ma alla fine siamo riusciti a chiudere la partita. Adesso guardiamo ai prossimi impegni».
Moderatamente soddisfatto anche mister Peppe Venuto. «Veniamo da un periodo non molto fortunato sia per i risultati che per il gioco e l’atteggiamento – ha detto. Abbiamo visto qualche miglioramento in questa partita contro una squadra che come noi aveva fame di punti. Abbiamo sofferto, non è stato facile, ma portiamo via i tre punti e questo era quello che contava».
Ottimista per il futuro è il presidente Luca Leone. «Nonostante i problemi ed i numerosi infortuni – ha dichiarato - siamo riusciti a vincere giocando con grande cuore. Il percorso è ancora lungo, mi auguro che si continui su questa strada».

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