Lega Sicilia, Germanà: la mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” basata su tre pilastri

N ota della Lega Sicilia e senatore Germanà su presenza siciliana e mozione su autonomia e infrastrutture al Congresso della Lega a Firenze (5 e 6 aprile).  La mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” si basa su tre pilastri. Un piano straordinario di investimenti infrastrutturali con particolare attenzione al potenziamento dell'Alta Velocità .  PALERMO, 4 apr 2025 - Sedici delegati eletti al Congresso regionale di Enna il 14 marzo scorso, dieci tra parlamentari nazionali e regionali, e nove commissari provinciali: sono i numeri dei delegati della Lega siciliana presenti al Congresso federale del partito che si terrà alla Fortezza da Basso a Firenze il 5 e il 6 aprile.   Una delegazione, quella siciliana, che ha già riportato un primo successo: la mozione depositata dai rappresentanti dell'Isola su autonomia e infrastrutture è stata sottoscritta da esponenti di partito di tutta Italia. “Siamo orgogliosi di avere presentato un...

TOMASELLO : IN CASO DI PROCESSO ATREJU SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE

Negli ultimi giorni, come ormai spesso purtroppo avviene,il nostro Ateneo é balzato nelle cronache Nazionali (Repubblica, Corriere, e infine il servizio de “Le Iene” dello scorso 16 Febbraio) per la vicenda che ha visto il Docente del Dipartimento di Scienze Cognitive, Dario Tomasello, essere accusato da Giuseppe Fontanelli, associato dello stesso Dipartimento, di plagio per aver copiato da altri testi in occasione del concorso per l’abilitazione da Prof. “Ordinario”, non conseguita da quest’ultimo al contrario del Prof. accusato

Messina, 18 Febbraio 2016 - L’associazione universitaria "Atreju - La compagnia degli Studenti" intende esprimere il proprio punto di vista:
Dalla documentazione emersa, e dall’accuratezza con la quale gli organi di informazione hanno diffuso e comparato l’opera del candidato Tomasello con quelle oggetto del presunto plagio, non abbiamo alcuna difficoltà a sottolineare come i fatti risultino quantomeno paradossali, singolari, ed in controtendenza dei più elementari insegnamenti che da piccoli i nostri insegnanti a scuola ci hanno trasmesso, attraverso i quali non era ammissibile consegnare un compito in classe “conforme” a quello di un compagno o ad un libro di testo, specialmente utilizzando (come in questo caso sembra avvenire) le medesime parole stile del miglior “copia-incolla” dei giorni nostri.

Non possiamo, ne vogliamo entrare nel merito della diatriba tra il Prof. Tomasello, il Prof. Fontanelli, e il Prof. Amoroso (autore dei testi plagiati che ha esposto denuncia penale contro il Prof). Il dibattito non ci appassiona e non possiamo essere in grado di esprimere un giudizio sulla base di atti e fatti che non possiamo conoscere fino alle radici, che certamente sono più profonde del mero momento concorsuale.

Tornando però all’ironico esempio studentesco, vi ricordate cosa succedeva se si veniva colti in fragranza di …”copiato”? Nella migliore delle ipotesi la Prof di turno dopo averti deriso davanti ai tuoi compagni ti metteva un bel “3”.
E’ proprio questo il punto della vicenda che come Associazione studentesca intendiamo stigmatizzare: Se esiste uno scandalo, lo scandalo é di chi é stato chiamare ad esprimere un giudizio sulla vicenda: Il Ministrero dell’istruzione e della ricerca (MIUR).
Quest’ultimo infatti, sebbene l'Università gli abbia fatto pervenire gli atti ed i documentati contestati così come li abbiamo visti in TV, non soltanto ha lodato il Professore per “l'originalità dei lavori”, ma ha anche dichiarato che: "Ritiene di non dover modificare il giudizio reso".

Pertanto, prendendo atto del giudizio,ci chiediamo e chiediamo al MIUR: quali sono stati i criteri utilizzati nella formulazione di un tale generoso giudizio sull’opera?
Ciò che fa più rabbia é che come al solito, a rimetterci siamo noi studenti, il cui titolo di studio viene sempre e comunque denigrato e sottovalutato da scandali mediatici come questi che, fondati o meno, offuscano e cancellano il nostro sudore impegno quotidiano.
L’Associazione Atreju dunque, per dare voce a questo sentimento di rabbia e come atto simbolico volto dimostrare che ci sono studenti che non possono più restare inermi di fronte a tutto questo, dichiara fin da adesso che se ci dovesse essere il rinvio a giudizio per il prof.Tomasello, Atreju si costituirà parte civile, e chiediamo al Rettore che l'Università stessa si costituisca parte civile per tutelare i diritti degli studenti, che indipendentemente dall'esito del giudizio saranno sempre gli eterni sconfitti.

Andrea Fiore
Presidente dell'Associazione Universitaria “Atreju – La Compagnia degli Studenti”

Francesco Torre
Rappresentante degli Studenti in seno al Senato Accademico

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