Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

FAI, FEDERAZIONE ANTIRACKET: GRAZIE ALLA MAGISTRATURA E ALLE FORZE DELL'ORDINE PER L'OPERAZIONE “GOTHA 6”

Comunicato stampa del presidente della FAI, Federazione delle Associazioni Antiracket ed Antiusura Italiane, Pippo Scandurra. Ringraziano la Magistratura e le Forze dell'Ordine per l'operazione “Gotha 6”, 13 ordinanze di custodia cautelare a carico di esponenti della cosca mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto); in particolare, il Procuratore della Repubblica, dott. Guido Lo Forte, che ha coordinato le indagini

Barcellona Pozzo di Gotto, 03 Febbraio 2016 - Il presidente della FAI Pippo Scandurra, unitamente ai presidenti della FAI Antiracket di Barcellona Pozzo di Gotto, Stefano Vento, della FAI Antiracket di Milazzo, Francesco Arcadi, e della FAI Antiracket di Terme Vigliatore, Salvatore Barresi, ringraziano la Magistratura e le Forze dell'Ordine per l'operazione “Gotha 6” (13 ordinanze di custodia cautelare a carico di esponenti della cosca mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto); in particolare, il Procuratore della Repubblica, dott. Guido Lo Forte, che ha coordinato le indagini insieme ai Sostituti Procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia dott. Vito Di Giorgio e dott. Angelo Cavallo, ed i Carabinieri del ROS e del comando provinciale di Messina per l'alta professionalità e generosità profusa nel lungo, complesso e delicato lavoro finalizzato a liberare il territorio del barcellonese dai condizionamenti mafiosi.

Non è sufficiente indignarsi, riempire le piazze, alzare le mani per manifestare; occorre un vero riscatto. Il contrasto alla mafia, al racket, riguarda tutti e le associazioni antiracket nascono per sostenere ed assistere le vittime. Tutti gli imprenditori sono invitati alla collaborazione ed alla libertà d'impresa con le denunce. I collaboratori di giustizia hanno descritto le modalità di estorsioni ed omicidi che venivano eseguiti nei diversi territori con uno spessore criminale fatto di crudeltà, che anche in epoca recente si è manifestato. Essere mafiosi non vale; vale la vita nell'onestà, nella legalità! Ora il testimone passa alla città: che ciascuno si assuma la responsabilità di cittadino, di imprenditore, facendo nel proprio ruolo la propria parte. Magistratura e Forze dell'Ordine l'hanno dimostrato. Adesso è il momento di impegnarsi e di reagire.

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