Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

GIANNINI (BALLARÒ): “RAPPORTI INCESTUOSI, RELAZIONI MOLTO PIÙ LARGHE DELLA CERCHIA DELLA FAMIGLIA BOSCHI”

"La Rai mi può licenziare. Il Pd, con tutto il rispetto, proprio no". Massimo Giannini risponde alla polemica sollevata da alcuni esponenti del PD sulla scorsa puntata di Ballarò. La polemica era nata dall'espressione "rapporti incestuosi", pronunciata dal conduttore a proposito del rapporto tra banche e governo, il caso di Banca Etruria e il presunto conflitto d'interessi del ministro Maria Elena Boschi

03/02/2016 - E' inaccettabile "... lo dico con tutta franchezza, che per contestare un programma che evidentemente, per qualche ragione, si considera fuori linea si usi un argomento così strumentale. Io ho parlato di rapporti incestuosi per definire quel groviglio di relazioni politiche, affaristiche e finanziarie molto più larghe della cerchia ristretta della famiglia Boschi e del tutto privo del significato letterale che Anzaldi e gli altri esegeti del Partito Democratico hanno voluto leggervi. Lo ha capito chiunque, lo hanno capito tutti, lo capirete tutti, ma evidentemente nel Pd c’è qualcuno che fa finta di non capire e utilizza questo episodio come una clava contro Ballarò, vezzo – peraltro – non nuovo. Ma non capisco proprio adesso di cosa dovrei chieder scusa pubblicamente dal momento che come si direbbe in gergo di tribunale il fatto, semplicemente, non sussiste. Resto convinto di un fatto: non spetta alla politica decidere i Palinsesti . Non spetta ai partiti decidere chi può lavorare nella più importante azienda culturale di questo Paese. A meno che non si debba dare ragione a Roberto Saviano quando scrive: “Ciò che sotto Berlusconi era inaccettabile, adesso è grammatica del potere. La Rai mi può licenziare, il Pd, con tutto il rispetto, proprio no". 

Massimo Giannini replica così, prima della puntata di Ballarò, alla polemica sollevata dall’esponente Pd e segretario della commissione di Viglianza Rai Michele Anzaldi che aveva chiesto il suo licenziamento per aver definito «incestuoso» il rapporto fra governo e Banca Etruria. Il conduttore su Twitter, in apertura della puntata di Ballarò ha detto: «Non so se ridere o piangere, di cosa dovrei chiedere scusa? È l’ennesimo attacco a chi cerca di fare informazione. Non spetta alla politica decidere i palinsesti».
Roberto Saviano lo scorso 27 gennaio aveva scritto sulla sua pagina Fb: "Il Pd tramite Michele Anzaldi, segretario della Commissione di vigilanza Rai, emana un nuovo editto bulgaro chiedendo il licenziamento di Massimo Giannini, auspicando querele e sperando che la Rai tranquillizzi gli italiani piuttosto che fare servizio pubblico. Tutto a dimostrazione che ciò che sotto Berlusconi era inaccettabile adesso è grammatica del potere. È questa la "nuova" Rai di Renzi? Cacciare chi non è allineato?".

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