Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PROCESSO TERNA: “FINALMENTE IL GIORNO PER FARE CHIAREZZA SULL’ELETTRODOTTO SORGENTE- RIZZICONI”

Comunicato "Mamme per la Vita” su inizio processo contro Terna ed ex dirigenti della Soprintendenza di Messina per le violazioni commesse in relazione alla costruzione in contrada Serro Tondo di Saponara del pilone n. 40, sequestrato a Febbraio 2015 dal GIP del Tribunale di Messina e dissequestrato dal P.M. Liliana Todaro a Luglio 2015"

Saponara, 22 febbraio 2016 - "Finalmente è arrivato il giorno in cui si può iniziare a far chiarezza su una delle irregolarità dell’elettrodotto Sorgente- Rizziconi, infatti domani avrà inizio il processo contro Terna e per gli ex dirigenti della Soprintendenza di Messina per le violazioni commesse in relazione alla costruzione in contrada Serro Tondo di Saponara del pilone n. 40, sequestrato a Febbraio 2015 dal GIP del Tribunale di Messina e dissequestrato dal P.M. Liliana Todaro a Luglio 2015, nonostante la conferma del sequestro da parte del tribunale del riesame". Così si legge in una nota a firma del comitato “Mamme per la Vita”.

"E’ contestata con la citazione in giudizio la violazione delle norme di salvaguardia del Piano Paesaggistico dell’ambito 9 e la distruzione delle bellezze paesaggistiche, per avere realizzato in area sottoposta alla massima tutela il pilone 40, la cui autorizzazione, rilasciata anni prima, aveva perso efficacia con la pubblicazione del piano perché l’intervento era in contrasto con lo stesso", si legge ancora.

"Purtroppo - prosegue la nota - il Comune di Saponara, nel cui territorio ricade il sostegno n. 40 aveva scelto la via del silenzio, piuttosto che muoversi come bene ha fatto l’Associazione Mediterranea per la Natura. Il Piano Paesaggistico dell’ambito 9, anche se ancora in regime di salvaguardia, ha oggi un ruolo molto forte nella lotta contro l’inceneritore previsto a San Filippo del Mela da Edipower perché è alla base del diniego pronunziato dalla stessa Soprintendenza, sul progetto della società Edipower/A2A. E’ proprio per l’importanza che ricopre questo Piano di tutela che dobbiamo e vogliamo incitare tutte le Istituzioni e le Autorità competenti a sostenerlo e a farlo approvare definitivamente dalla Regione Sicilia".

"Noi di “Mamme per la Vita” - conclude la nota - non ci arrenderemo e continueremo a lottare civilmente, come abbiamo fatto sino ad oggi, informando, sensibilizzando e anche, ove necessario, protestando duramente per tutelare il nostro territorio e la salute delle nostre famiglie, nella speranza di lasciare ai nostri figli un mondo migliore".



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