Franco Providenti, ex Sindaco della città di Messina: “Cari amici il Presidente Matteo Renzi ha chiesto a me ed a molti altri amici ed iscritti al Partito un parere sull’attività svolta nel primo biennio di governo. Io ho risposto con la nota che di seguito trascrivo, chiedendo il vostro parere”
17/02/2016 – Il primo biennio di attività del Governo Renzi, si chiude con un bilancio sostanzialmente positivo. La definitiva ristrutturazione dell’insegnamento nelle Scuole medie e superiori, la sostanziale tenuta del debito pubblico, l’aumento dei posti di lavoro, l’acquisizione di un prestigio internazionale impensabile negli anni appena decorsi, sono elementi che aiutano la crescita economica e una migliore vivibilità sociale. Mi permetto però di svolgere due osservazioni o sollecitazioni, che mi sembrano assolutamente essenziali per l’ulteriore crescita del paese. La prima, fondata sulla mia esperienza di ex Sindaco della città di Messina, si può esprimere con l’espressione dello scrittore Primo Levi: “Cristo si è fermato ad Eboli”.
O meglio oggi possiamo dire che al sud la ristrutturazione della penisola che può favorire il progresso e lo sviluppo economico si è fermata a Salerno. Più a sud, non arriva l’alta velocità ferroviaria, l’economica è ferma, il grande porto di Gioia Tauro, è ridotto ad uno scalo secondario, utile soltanto a piccoli commerci di dubbia legalità. Il progetto di costruzione del ponte sullo stretto che, coniugato con l’alta velocità potrebbe favorire lo spostamento delle merci provenienti da Suez e diretti al Nord Europa, è fermo. Il Sud resta così un territorio da lasciare in pasto a governi di scarsa moralità o di superficiale approssimazione ai diritti dei cittadini. Chiedo anche a nome di tanti politici onesti e capaci maggiore attenzione alle possibilità di sviluppo del Sud.
La seconda osservazione la rivolgo a Renzi, quale segretario del Partito democratico.
A Messina si è verificata la fuga dei leader, dei consiglieri comunali, con al seguito vassalli e valvassori, verso Forza Italia. Siamo rimasti in pochi, e credo sia necessaria un vera riorganizzazione del Partito, che segni le linee di diversificazione verso il passato e di proposta innovativa verso il futuro. La rappresentanza al Comune è stata decimata, non si riesce a convocare una vera assemblea. La voce del partito è affidata a gruppi di volontari, coraggiosi ma non legittimati. Credo sia urgente un intervento chiarificatore del segretario nazionale.
Grazie ed a presto risentirci.
Franco Providenti
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