Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

BROLO, IL SINDACO RICCIARDELLO: "E’ UN ACCOZZAGLIA DI NOTIZIE NON VERITIERE"


Nota del sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, a precisazione dell’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud di sabato 19 marzo 2016, a firma del corrispondente locale Giuseppe Condipodero

Brolo (Me), 23/03/2016 - E’ un accozzaglia di notizie non veritiere, o che affondano la loro realtà in anni passati.
Si dice che al cimitero di Brolo non ci sono più posti.
Si dice che al cimitero di Brolo quei pochi che ci sono, siano andati a persone non residenti. Si dice di furti che si registrano nell’ambito del camposanto brolese, recenti e misteriosi portati avanti da “chi rubando oggetti nei luoghi della memoria aggiungono dolore al dolore”.
Si parla di necessaria custodia e sorveglianza.
Forse di quanto si scrive sulla Gazzetta del Sud, l’unica cosa sulla quale concordo è il necessario rispetto per i defunti e per chi resta a pregarli.
E quanto si scrive invece è un insulto alla memoria, un voler speculare sul dolore di altri. Non è corretto.

E proprio per questo rispetto che oggi mi preme puntualizzare alcuni aspetti.
Quest’Amministrazione, da quando è in carica, non ha MAI venduto, attraverso gli interventi dell’ufficio tecnico, che conferma quanto scrivo, a nessuno non residente in questo comune loculi o posti per tombe o inumazioni varie.
Quest’Amministrazione ha assistito a tumulazioni di non residenti in quanto c’era stato in passato chi aveva permesso che loculi e posti venissero venduti ai non residenti.
E di questo non ci si può assumere la colpa, né si potevano revocare quegli atti.
Quest’Amministrazione si sta attivando, ed è storia amministrativa di pochi mesi fa, per far realizzare nuove cappelle atte ad ospitare nuovi loculi, nel pieno rispetto delle regole, delle priorità, del rispetto dei defunti.

Questa Amministrazione ha l’impegno con i suoi cittadini di tenere il cimitero pulito, decorso, vigilato, e lo fa quotidianamente e non solo in occasioni di festività o celebrazioni.
In maniera costante e quotidiana.
Ed è sotto gli occhi di tutti.
E andiamo alla favola dei furti.
Il custode di quei luoghi ne sconosce l’esistenza, nessuno ha negli ultimi anni denunciato tale insulto alla memoria ai Carabinieri.
Si è vero che furti si sono registrati, ma in altri tempi ed è per questo che oggi il cimitero di Brolo è custodito, salvaguardato, chiuso di notte.
Ora non si vuole né speculare, né replicare, né accusare chi ha scritto quell’articolo, ma semplicemente raccontare fatti veri.

Una necessaria puntualizzazione e chi leggerà ne trarrà le debite considerazioni.
Giocare sui morti e speculare sulla “memoria” è sciacallaggio.

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