Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

MESSINA ZERO EURO, I FONDI SOLO AI COMUNI IN REGOLA CON LE COMUNICAZIONI FINANZIARIE 2015

"CapitaleMessina denuncia un ulteriore danno arrecato alla città dalla mancata presentazione dei bilanci 2015: Messina perde i fondi governativi di anticipazione per le spese correnti". "Documento firmato dall'avv. Saro Cucinotta"

Messina, 15.3.16 - "Apprendiamo leggendo la Rivista degli Enti Locali del Sole 24 ore dello scorso 8 marzo che, in ottemperanza al DL 78/2015, il Ministero degli Interni ha disposto, per i Comuni capoluogo, il versamento a titolo di anticipo della complessiva somma di 1,3 miliardi di Euro - esordisce la nota di CapitaleMessina. "Comuni come Roma prenderanno 72 milioni, Napoli ne prenderà 42,3, Firenze 14,5 e così via; questi soldi serviranno a fronteggiare le spese correnti senza dover far ricorso alle anticipazioni bancarie con i relativi oneri finanziari e sono, perciò, molto attesi dalle amministrazioni locali.

Nello scorrere l'elenco di ripartizione dei fondi alle città italiane, alla lettera M arriva la sorpresa: la somma destinata a Messina è pari ad € 0,00!" - afferma Cucinotta -
"Ma l'assenza di attribuzione di fondi alla nostra città non è frutto di discriminazione o colpa del destino cinico e baro bensì conseguenza del fatto che tali somme sono concesse solo ai Comuni in regola con le comunicazioni finanziarie del 2015 e, quindi, è di tutta evidenza che, non avendo neppure approvato il preventivo 2015, la nostra Città, in compagnia di soltanto sei altri Comuni in tutta Italia, non riceverà un Euro".
"Pazienza - afferma l'esponente del movimento politico - vorrà dire che, fintantoché sarà possibile, il Comune si rivolgerà alla banche e pagherà i relativi interessi che, in definitiva, saranno a carico dei cittadini".

"Il tutto - secondo l'opinione di CapitaleMessina - per la comprovata inefficienza ed incapacità della Giunta nel rispettare le leggi dello Stato in materia finanziaria".
"Vorremmo chiedere conto all’Assessore al ramo Signorino, che per anni ha millantato grandi risultati nella gestione finanziaria del comune, di darci spiegazioni di questo ulteriore danno economico arrecato alla città dall'insipienza dell'amministrazione della quale fa parte, ma - conclude Cucinotta - non lo facciamo perché già sappiamo che non saprebbe cosa rispondere".

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