Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

ANTIRACKET TESTIMONI DI GIUSTIZIA: POSSIBILE LA MOBILITÀ IN COPERTURA VERSO ALTRI ENTI O REGIONI

Stamane alle ore 09.30, L’Associazione Consumatori “Club Antiracket” è stata ricevuta, presso l’Assemblea Regionale Siciliana, dal Presidente della Commissione Antimafia regionale on. Nello Musumeci in merito alle notorie vicende di disagio lavorativo dei testimoni di giustizia assunti dalla Regione Siciliana

Messina, 21/04/2016 - Durante l’incontro, la delegazione della nostra associazione, composta dalla sottoscritta dott.sa Manuela Calbo n.q. di Presidente e dal responsabile giuridico avv. Valentino Gullino, ha evidenziato e rappresentato le difficoltà ed i timori di taluni testimoni di giustizia che hanno voluto investirci della problematica, oggi dipendenti della pubblica amministrazione regionale ed attualmente assegnati nella sede siciliana in Roma, per la discutibile gestione della loro posizione lavorativa e per i chiari rischi a cui sono esposti permanendo l’attuale posizione lavorativa, che vede tutti i testimoni di giustizia assunti dalla Regione siciliana collocati in un'unica e nota sede e quindi esposti a serio rischio.

La riflessione ovvia, nasce dalla delicata situazione di chi, per spirito di giustizia, ha sacrificato il proprio quieto vivere sociale, per testimoniare contro le mafie, subendo cambio di generalità o nome di copertura e rinunziando definitivamente a poter vivere sul proprio territorio regionale, ed oggi si trova esposto, anche e soprattutto per il clamore mediatico che il Governo regionale ha voluto dare alla loro vicenda, ad una situazione di precaria sicurezza personale e per chi con loro, nella sede romana, condivide attività e mansioni lavorative.

Il Presidente Musumeci, da subito attento all’importante questione e cogliendo le preoccupazioni di chi si è rivolto a “Club – Antiracket”, ha chiarito il grande impegno e lavoro della Commissione Antimafia che sta valutando ed esaminando “a 360 gradi” i vari disagi e le preoccupazioni lamentate e denunziate anche dall’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, chiarendo che l’iter amministrativo e normativo che consentirà l’eventuale mobilità di questo personale presso altri Enti o regioni ove risiedono in copertura, è già stato avviato ed esitato dagli organi parlamentari preposti, ripromettendosi di dare pubblica notizia sugli ulteriori e futuri sviluppi dell’attività della Commissione Antimafia in merito.

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