Rifiuti, M5S all'Ars: «Inceneritori soluzione obsoleta e dannosa, nuove preoccupazioni dall’Ue»

Rifiuti, M5S Ars a Schifani: « Inceneritori  soluzione obsoleta e dannosa, e arrivano nuove preoccupazioni dall’Ue». Palermo, 09/04/2025 -   – «La Sicilia merita politiche ambientali all’avanguardia, non un ritorno al passato con impianti inquinanti, mascherati da falsa innovazione. Proprio in questi giorni, sull'inceneritore di Roma, apprendiamo dalla stampa, sono arrivate nuove perplessità  dall’Ue , che ha evidenziato molte criticità sull'impianto, tra cui l'impatto ambientale significativo e preoccupazioni sull'emissione di  CO₂  e sui danni alla salute umana». Così i deputati M5S all'Ars Cristina Ciminnisi,  Jose  Marano e Adriano Varrica, componenti della Commissione Ambiente, commentano con durezza l’ennesimo annuncio –  spot  pronunciato in video dal Presidente Renato Schifani, e diffuso sui social, sulla realizzazione di due termovalorizzatori a Palermo e Catania. «Chiamarli “termovalorizzatori” – dicono – è un eufemismo per nas...

ABORTI A MESSINA: “UNA VICENDA OSCURA CHE SMENTISCE LA MINISTRA LORENZIN”

Nota del Gruppo Pari Opportunità Cambiamo Messina dal Basso sulla "notizia degli aborti clandestini che secondo gli inquirenti si sarebbero praticati presso gli studi privati dei dottori Giovanni Cocivera e Giuseppe Luppino, rispettivamente dirigente del Reparto di Ginecologia ed Ostetricia e primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell'Azienda sanitaria Piemonte-Papardo"

Messina, 11/05/2016 - La notizia degli aborti clandestini che secondo gli inquirenti si sarebbero praticati presso gli studi privati dei dottori Giovanni Cocivera (*) e Giuseppe Luppino, rispettivamente dirigente del Reparto di Ginecologia ed Ostetricia e primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell'Azienda sanitaria Piemonte-Papardo, rimbalza oggi sui giornali suscitando giustamente scandalo e indignazione.
I due medici avrebbero infatti convinto le pazienti ad abortire privatamente con la motivazione che la mancanza di posti letto e i lunghi tempi d'attesa avrebbero compromesso la possibilità stessa di operarle presso la struttura pubblica. Una vicenda oscura che risalta negativamente le superficiali considerazioni della ministra alla Salute Lorenzin, la quale vanta una sensibile diminuzione del numero di aborti a fronte di un sempre maggiore numero di medici non obiettori. Non è così.

Alla ministra bisogna rispondere che la diminuzione di aborti nel pubblico si accompagna non di rado con un incremento di interventi nel privato, come in questo caso, soprattutto se si considera che in alcune regioni il numero di medici obiettori raggiunge il 90%, pregiudicando nei fatti il diritto
all'aborto.

Come gruppo Pari Opportunità di CMdB ci sentiamo in dovere di rivendicare ancora una volta il diritto all'aborto, la cui mancata tutela continua a comportare la proliferazione di guadagni illeciti, a discapito della salute e della sicurezza delle donne. È inammissibile che ancora oggi una pratica legittima come l'aborto non sia realmente garantita da un sistema sanitario nazionale che è stato
scientificamente depotenziato e reso inefficace.
Mai più speculazioni sui nostri corpi!

* consigliere comunale del Pdl fino al giugno 2013, candidato nel PD nel 2013,

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