Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

MAFIA DEI NEBRODI 'SENZA TREGUA': DA ALFANO A CROCETTA, A LUMIA, POLIZIA DI STATO INSTANCABILE

Nell'operazione della Polizia di Stato arrestate 22 persone. Alfano: «Lavoro instancabile della Squadra Stato». «Si aspettavano forse uno Stato che si sarebbe limitato a festeggiare il fallito agguato al presidente Antoci ? Si sono sbagliati. Tutto questo è il lavoro instancabile della nostra Squadra Stato, impegnata a ogni livello, a fianco della gente onesta per garantire la sicurezza dei cittadini attraverso una forte azione di controllo del territorio e lo smantellamento delle reti criminali che vi operano». 

30 Maggio 2016 - Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano in relazione all'operazione scattata alle prime ore di questa mattina. “Senza Tregua” è stata condotta dalla Polizia di Stato nell’ambito di un’indagine sulle cosche mafiose dei Nebrodi in Sicilia. Un duro colpo al clan mafioso di Tortorici dei Bontempo Scavo, a pochi giorni dall’attentato commesso nei confronti del presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci. I poliziotti del commissariato di P.S. di Capo d’Orlando e della squadra mobile di Messina hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelari nei confronti di 22 persone, di cui 15 sottoposte a custodia cautelare in carcere e 7 agli arresti domiciliari.

Fra gli arrestati, Foraci Antonio, ritenuto il boss emergente di Tortorici, in rapporto di affari con potenti famiglie di 'ndrangheta calabrese. Le indagini svolte dagli investigatori del commissariato di Capo d’Orlando e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia (Dda) di Messina hanno colpito il clan mafioso di Tortorici, operante tra il settembre del 2013 ed il dicembre del 2014 nella fascia tirrenica della provincia di Messina. Nel corso dell’operazione sgominate altre due associazioni a delinquere dedite al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Hanno collaborato alla vasta operazione i poliziotti del commissariato della Polizia di Stato di Messina,della squadra mobile e dei reparti di Prevenzione crimine di Palermo e Catania.
L’operazione “Senza Tregua” discende dalla precedente denominata “Rinascita”, e mira a stroncare il ritorno dell’organizzazione mafiosa tortoriciana e vede la Polizia di Stato continuare a fronteggiare “senza tregua” ogni nuovo tentativo di riorganizzazione.

Crocetta:” Grazie a nome di tutti i siciliani a magistratura e forze dell'ordine

Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, nel complimentarsi con la procura Antimafia di Messina e le forze dell'ordine per il blitz effettuato sui Nebrodi che ha portato all'arresto di 23 persone accusate di estorsioni, spaccio di sostanze stupefacenti, associazione a delinquere di stampo mafioso, ringrazia a nome di tutti i siciliani le autorità inquirenti per l'azione di pulizia avviate sui Nebrodi.
“I siciliani e i cittadini dei Nebrodi – dice il presidente - sono stanchi delle vessazioni che sono stati costretti a subire da una mafia, quella tortoriciana, barbarica e crudele, che ha creato forti collegamenti con cosa nostra siciliana e con la 'ndrangheta. L'operazione è un grande successo. Sono convinto che nelle prossime settimane altre operazioni importanti potranno avvenire, soprattutto nella direzione della identificazione dei killer e dei mandanti dell'attentato a Giuseppe Antoci e alla sua scorta. Lo Stato fa sul serio, nessuno pensi di avere sconti. L'azione per il ripristino della legalità e della giustizia è a tutto campo – conclude Crocetta - anche attraverso i controlli amministrativi che stiamo ulteriormente potenziando in tutta la Sicilia”.

Mafia: pronta la risposta dello Stato

I provvedimenti scattati dopo l’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci che commenta: la risposta non si è fatta attendere. Questa è la conferma che lo Stato c’è e va avanti senza indugi dichiara Antoci che ringrazia per l’operazione il Questore di Messina Giuseppe Cucchiara, unitamente alla Squadra mobile ed il Commissariato di Capo d’Orlando, con il sapiente coordinamento del Procuratore Guido Lo Forte.
E’ un ulteriore passo dello Stato che avanza e che combatte con risultati chiari e inequivocabili la volontà delle associazioni mafiose di controllare il territorio.


“È la migliore risposta che lo Stato poteva dare dopo l’agguato a Giuseppe Antoci. Un grazie va alla Dda di Messina, alla Polizia di Stato e al questore per il lavoro sistematico e capillare che hanno svolto”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, commentando i 23 arresti eseguisti oggi in provincia di Messina.

“Quella dei Nebrodi – aggiunge – è una mafia ricca, potente e pericolosissima. Ha ragione il procuratore Lo Forte quando dice che aver considerato per molti anni la mafia messinese una mafia di second’ordine è stato un errore grossolano. Come si evince dalle indagini abbiamo di fronte un’organizzazione criminale capace di controllare il territorio, di fare grandi affari e di intrattenere rapporti con la ‘Ndrangheta”.
“I Nebrodi – conclude Lumia – sono una realtà bellissima in cui possono prosperare legalità e sviluppo. È questa la missione che bisogna portare avanti, dando seguito agli impegni presi durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi a Sant’Agata di Militello alla presenza del ministro dell’Interno e alle iniziative antimafia prese dalla Regione Siciliana. Un metodo di lavoro da applicare a tutti i territori della Sicilia, della Calabria e delle Regioni meridionali”.

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