Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

OSPEDALE DI GIARRE, CROCETTA: “OPPORTUNO ATTENDERE I RISULTATI DELLE ELEZIONI”

Palermo, 31 mag. 2016 - La vicenda dell'ospedale di Giarre e degli altri piccoli ospedali siciliani , è stata oggi oggetto di un incontro nel corso del quale sia il presidente Crocetta che l'assessore Gucciardi hanno confermato la volontà di tenere in piedi le strutture dei piccoli ospedali, puntando a farli divenire centri di offerta sanitaria, specializzati destinati a migliorare la rete dei servizi e la qualità del servizio sanitario.
“Nel piano sanitario regionale – dice il presidente – la Regione siciliana è l'unica in Italia ad aver introdotto il modello degli ospedali riuniti come elemento di una struttura sanitaria a rete distribuita, evitando inutili duplicazioni dell'offerta. Puntiamo a una sanità di eccellenza, che coinvolgerà Giarre così come gli altri piccoli comuni siciliani. Il governo – continua il presidente – ha bloccato lo smantellamento indiscriminato dei piccoli ospedali che avrebbe portato a una penalizzazione dei cittadini nelle varie realtà provinciali. Siamo rammaricati – continua Crocetta – dei tentativi strumentali di coinvolgere il governo regionale in polemiche locali e persino elettorali. Stiamo definendo la rete dei servizi e sarà compito nostro, insieme ai manager, incontrare i sindaci per concordare con loro un percorso.

Ci sembra opportuno attendere i risultati delle elezioni per poter discutere con i rappresentati che saranno legittimamente eletti. Appare inopportuno – aggiunge il presidente – convocare incontri nel corso della campagna elettorale, per non prestarci ad alcuna strumentalizzazione. In ogni caso, resta ferma la volontà di non chiudere Giarre né altri piccoli ospedali. Ognuno di essi avrà un ruolo, la rete degli ospedali contribuirà ulteriormente alla qualità della sanità siciliana, che già negli ultimi due anni è uscita dal buio, raggiungendo il 9° posto in Italia per la qualità dei servizi, la prima del sud, superando – conclude Crocetta – anche alcune regioni del centro”.

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